Gatto Comportamento

Essere indipendenti

Anche se il gatto vive a stretto contatto con l’uomo non sarà mai del tutto domestico: l’istinto e il comportamento del vero felino non possono fargli rinunciare alla libertà e all’indipendenza pur amando, a volte senza riserve ,il suo padrone .Ogni singola attività del gatto si riflette nel suo istinto e nelle sue predisposizioni.

La natura lo ha fornito di una particolare conformazione della mascella e dei denti affinchè gli risulti facile tagliare la carne e tritare le ossa delle prede, che cattura grazie alla sua agilità felina. Quando sta per sferrare un attacco la sua espressione è feroce: la bocca è semiaperta ed esibisce al nemico l’eccezionale dentatura, le orecchie sono appiattite contro la testa, gli occhi sbarrati e scintillanti Per assumere un aspetto che faccia paura o impressioni il nemico o il contendente. Il gatto prova ad apparire più grosso di quel che è e quindi si solleva sugli arti, inarca la schiena, gonfia il pelo, rizza la coda e dalle fauci emette un soffio d’avvertimento e un ringhio profondo e gutturale. Questo è il tipico comportamento del gatto quando deve lottare per contendersi una femmina o proteggere il suo territorio.

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Giochi di lotta nei cuccioli

gatti siamesiSi deve notare che i cuccioli, quando giocano tra loro, assumono posizioni simili. Il gatto è affettuoso con chi lo ama, ma mai remissivo, ha comunque un atteggiamento fiero e nobile, è geloso della sua casa e del suo territorio, è disposto a difenderli ad ogni costo. Innanzitutto segna con il proprio odore forte e persistente i confini del proprio settore; nel mondo animale gli odori hanno un’importanza fondamentale e il gatto non perde occasione per impregnare con il proprio tutto ciò che ritiene suo. A volte può capitare che la marcatura del territorio avvenga anche quando si struscia contro le gambe del padrone o contro qualsiasi oggetto che fa parte,( o che il gatto desidera faccia parte), della sua sfera sociale. Agli odori, forse, è anche legato il suo bisogno quasi maniacale di pulizia: la completa toelettatura del pelo elimina quelli che i suoi simili o altri animali gli potrebbero aver lasciato addosso.

Nei cuccioli l’attività del gioco inizia a poche settimane di vita, quando ancora non escono dalla cesta o dal ricovero dove sono nati. Il gioco comincia quindi con i fratellini che, accatastati gli uni sugli altri, si mordono, si graffiano e lottano fra di loro senza farsi mai male. Il cucciolo che ha la predominanza sull’altro tiene fermo con i denti il collo o la testa dell’avversario che si rovescia sul dorso, mostrando la pancia e le parti più vulnerabili del corpo in segno di sottomissione. Nel gioco le parti si possono invertire e tutto è divertimento ed insegnamento; i cuccioli imparano a misurare le capacità dei loro muscoli e a dominarli come a loro fa piacere; i gattini quando giocano sono molto divertenti e belli da vedere, proprio grazie alla fantasia illimitata che dimostrano nell’inventare nuove forme di lotta; ogni novità e ogni oggetto sono occasione di gioco, ogni cosa che si muove va rincorsa e catturata. I cuccioli si fanno agguati l’un l’altro, appiattendosi sul pavimento e poi scattando sulla schiena dell’”avversario”: così facendo apprendono la tecnica della caccia. Non è raro, tra i gatti che vivono insieme in una colonia, che fratelli, anzi soprattutto sorelle delle cucciolate precedenti (o qualsiasi altro gatto adulto) prenda parte ai giochi dei più piccoli, talvolta occupandosene quasi fossero figli suoi, d’altro canto non tutte le madri giocano con i figli, soprattutto se anziane.


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    L'istinto felino

    Anche il gatto più casalingo che non ha mai dovuto stancarsi per procurarsi il cibo e che non sia mai uscito di casa, conosce per natura l’arte della caccia, e ne fa sfoggio. I suoi sensi sono sempre all’erta: un rumore inconsueto, anche lieve, o un movimento sospetto, provocano all’istante un appostamento silenzioso ed uno scatto repentino. Se il gatto è selvatico coglie ogni occasione per procurarsi un goloso pasto, anche quella sbagliata che nasconde un serio pericolo, perché la sua curiosità congenita lo porta spesso a mettersi nei guai. Normalmente è un cacciatore solitario che sa sempre aspettare il momento più opportuno per sferrare l’attacco alla preda: sa bene cosa cerca e conosce gusti ed abitudini delle sue vittime. Il gatto immobile per ore davanti alla tana del topo o nei pressi di un nido d’uccelli pare del tutto innocuo e disinteressato, ma percepisce il più piccolo movimento e raramente lo scatto fulmineo che prontamente ne consegue sarà privo di risultato: Oltre alla pazienza, il gatto utilizza un altro metodo di caccia, cioè quello di perlustrare il territorio in cerca di prese. Cammina lentamente senza far rumore e se qualcosa lo mette in allerta cerca di rendersi meno visibile possibile; una volta intravista la vittima si acquatta appiattendosi tutto sul terreno, si avvicina strisciando silenziosamente e conclude l’agguato con uno scatto rapidissimo. Qualche volta, soprattutto con i topi più piccoli, il gatto gioca per diversi minuti prima di mangiarli, e questa abitudine gli è valsa la fama di animale crudele. Invece il piccolo roditore viene lasciato e riacchiappato perché il gatto, prima di dargli il morso fatale, vuole accertarsi che non vi siano reazioni pericolose. In genere, il gatto caccia tutto ciò che si muove purchè abbia dimensioni ragionevoli; lo stimolo alla caccia, infatti è principalmente visivo. Di norma vengono cacciati topolini ,ratti e piccoli roditori in genere, uccellini, pesci, rettili ( come le lucertole) e piccole bisce, insetti ed altro ancora. Mamma gatta insegna ai piccoli l’arte della caccia e a distinguere ciò che è commestibile: le prede vengono portate nella tana morte o, appena i micini crescono, anche vive, affinchè i piccoli imparino da soli.


    I modi per comunicare

    Il gatto ama la compagnia , sia dell’uomo che di un altro animale , ciò lo prova la sua elaborata forma di linguaggio, inoltre è un animale notturno e in ambiente naturale vive in habitat dove la visibilità è limitata e per questo deve usare un sistema di comunicazione alternativo a quello visivo. Attraverso una vasta gamma di movimenti e posizioni della coda, degli occhi, delle orecchie, del pelo e persino dei baffi, è in grado di trasmettere le proprie intenzioni, le emozioni, lo stato d’animo. Per non parlare poi dei messaggi odorosi o di linguaggio: un intero mondo di informazioni dal quale siamo per forza esclusi, basti pensare a tutti gli spruzzi del gatto e alle grida strazianti delle femmine in calore. Fusa, miagolii, soffi, grida, gemiti: il complesso linguaggio che il gatto usa per comunicarci la fame, la rabbia e l'amore, per sollecitare comunque la nostra attenzione ai suoi bisogni.

    Le “ FUSA” occupano un posto particolare nelle forme espressive del gatto. Alcuni esperti le ritengono vibrazioni delle false corde vocali, due pieghe delle membrane situate dietro le vere corde vocali. Altri affermano che le fusa sono il risultato del movimento sanguigno della vena cava che rimanda il sangue nel cuore dopo aver completato l’irrigazione del corpo; questa vena, situata tra il fegato e il diaframma, sarebbe all’origine delle vibrazioni nel torace e nella trachea. Il significato delle fusa è solo ipotizzabile; potrebbe trattarsi di un retaggio appreso nelle prime fasi di gioco con la madre, così come potrebbe trattarsi di una manifestazione di soddisfazione e felicità dell’animale che ha raggiunto il suo scopo. Si sostiene anche che l’effetto ipnotico del ronzio delle fusa possa aiutare il gatto a calmare ed uccidere la preda .

    il gatto cerca sempre di saltare su tavoli o mobili di casa con l’intento di avvicinarsi sempre più al padrone per meglio comunicare con lui, i suo modo di “parlare” infatti avviene attraverso il muso, con il movimento di occhi, orecchie e baffi e perciò se ha la possibilità di arrivare all’altezza del suo viso, e quindi di mettere il musetto vicino a quello della persona che ama, non se la fa scappare.

    Un altro suono ben conosciuto e gradito dagli appassionati gattofili è il “ronfare”: i gatti comunicano fin dai primi giorni di vita il piacere e il benessere del contatto fisico ronfando in modo continuo, è un suono “tattile”, che si trasmette al contatto con la madre o l’uomo come una leggera vibrazione. I gatti meno vivaci e quelli particolarmente felici possono cercare di ingraziarsi un compagno ronfando in modo molto accentuato e ben udibile anche da una certa distanza, Ronfare, strusciarsi e tenere la coda sollevata sono anche segnali di pacificazione, che vietano l’aggressività dei presenti, e una richiesta di amicizia e di tolleranza.


    Gatto Comportamento: Le Fusa

    Le “ FUSA” occupano un posto particolare nelle forme espressive del gatto. Alcuni esperti le ritengono vibrazioni delle false corde vocali, due pieghe delle membrane situate dietro le vere corde vocali. Altri affermano che le fusa sono il risultato del movimento sanguigno della vena cava che rimanda il sangue nel cuore dopo aver completato l’irrigazione del corpo; questa vena, situata tra il fegato e il diaframma, sarebbe all’origine delle vibrazioni nel torace e nella trachea. Il significato delle fusa è solo ipotizzabile; potrebbe trattarsi di un retaggio appreso nelle prime fasi di gioco con la madre, così come potrebbe trattarsi di una manifestazione di soddisfazione e felicità dell’animale che ha raggiunto il suo scopo. Si sostiene anche che l’effetto ipnotico del ronzio delle fusa possa aiutare il gatto a calmare ed uccidere la preda .

    il gatto cerca sempre di saltare su tavoli o mobili di casa con l’intento di avvicinarsi sempre più al padrone per meglio comunicare con lui, i suo modo di “parlare” infatti avviene attraverso il muso, con il movimento di occhi, orecchie e baffi e perciò se ha la possibilità di arrivare all’altezza del suo viso, e quindi di mettere il musetto vicino a quello della persona che ama, non se la fa scappare.

    Un altro suono ben conosciuto e gradito dagli appassionati gattofili è il “ronfare”: i gatti comunicano fin dai primi giorni di vita il piacere e il benessere del contatto fisico ronfando in modo continuo, è un suono “tattile”, che si trasmette al contatto con la madre o l’uomo come una leggera vibrazione. I gatti meno vivaci e quelli particolarmente felici possono cercare di ingraziarsi un compagno ronfando in modo molto accentuato e ben udibile anche da una certa distanza, Ronfare, strusciarsi e tenere la coda sollevata sono anche segnali di pacificazione, che vietano l’aggressività dei presenti, e una richiesta di amicizia e di tolleranza.



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