Svezzamento Gatti

Un passaggio delicato

Dopo il periodo in cui i cuccioli succhiano solo il latte materno, che può durare dai 30 ai 50 giorni, durante il quale il gattino cresce a ritmi impressionanti cibandosi del primo latte (colostro) e poi del vero latte, può iniziare lo svezzamento, esso per i gattini (cosi come per i bimbi) è un periodo temporaneo, in cui si passa dall'alimentazione con il latte materno (o artificiale) all'alimentazione vera e propria, che poi verrà tenuta per tutta la vita. E’ un cambiamento basilare per la salute psicofisica del micetto, per cui bisogna fare molta attenzione ed attuarlo, nel modo corretto. Esso rappresenta una necessità fisiologica, sia per il gattino sia per la madre, il micetto ha bisogni nutrizionali crescenti, mentre la lattazione inizia a calare verso la quinta-sesta settimana dopo il parto ,l'alimentazione a base di latte diventa quindi insufficiente a soddisfare i fabbisogni del cucciolo, contemporaneamente, il gattino evolve, le sue capacità digestive si sviluppano e il suo organismo propende verso un'alimentazione solida.
gattino curioso

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Un passaggio delicato

Decidere quando cominciare lo svezzamento dipende da diversi criteri, alcuni dei quali in contrapposizione fra loro: per mamma gatta, soprattutto nel caso di tanti cuccioli, uno svezzamento precoce evita di esaurire le proprie riserve; per il cucciolo, lo svezzamento rappresenta un grande stress per il cambiamento del tipo di alimentazione, il distacco dal nido materno, i nuovi sapori, ecc,. La precocità dello svezzamento non è necessaria finché il latte è disponibile in quantità sufficiente e il cucciolo non miagola continuamente per fame. Certamente lo svezzamento può iniziare quando la velocità di crescita dei gattini cala, allora l'assunzione di alimenti solidi è certamente obbligatoria, essa sarà controllata e dovrà aumentare regolarmente. Si può rendere necessario iniziare uno svezzamento molto precoce, quando ci si trova in determinate circostanze (gattini orfani, peritonite felina infettiva…). Ma se si opera nel modo migliore e i gattini sono nutriti con attenzione, avrà poca incidenza sui cuccioli più resistenti, anche se il numero dei malati può aumentare nei cuccioli più deboli, soprattutto in caso di alimentazione insufficiente.

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    Sulle orme di mamma gatta

    Mamma gatta allatta i suoi cuccioli solitamente per una trentina di giorni , dopo si può iniziare lo svezzamento, per alcuni gattini il passaggio dalla suzione alla masticazione è molto naturale, altri invece tentano di alimentarsi leccando il piatto o la ciotola. A partire dalle 4-5 settimane di vita, il cucciolo può iniziare ad interessarsi al cibo della madre, cominciando col leccare gli alimenti vicino alla bocca della madre. Per iniziare lo svezzamento si dà al gattino un alimento finemente triturato ed ammorbidito, riducendo gradatamente la componente liquida e con il passare dei giorni si offre pasti con consistenza sempre più densa. Oppure si comincia dando al cucciolo qualche cucchiaino di latte addizionato con l’aggiunta di croccantini o normale omogeneizzato di carne o pesce, nelle quantità di 2 parti di latte e una di cibo secco oppure una di latte e due di cibo umido. Riducendo la quantità di latte così nell’arco di una settimana o poco più, si può già dare al cucciolo il primo vero pasto fatto di carne o pesce ben cotti con riso molto cotto. C’è bisogno di riscaldare il cibo preparato e metterlo in una ciotola poco profonda poi incoraggiare il cucciolo, spalmando un pò di pappa sulle sue labbra, facendo attenzione a che non entri nelle narici, oppure intingere il dito nella ciotola e metterglielo in bocca in modo che il gattino assapori ciò che poi trova nella sua ciotola.


    Svezzamento Gatti: L'utilizzo del biberon

    Tutto ciò detto, riguarda un gattino che ha avuto la fortuna di stare con la sua mamma per 30 giorni almeno, ma se si porta a casa un trovatello molto piccolo è necessario che lo si alimenti con solo latte artificiale per il primo mese. Ideale è il latte in polvere per gattini che si trova in farmacia, se ne trovano diverse marche ed in genere sempre ottime, per prepararlo seguire con cura le istruzioni riportate sulla scatola, ma solo per la prima e la seconda poppata è meglio che si aggiunga un po' di acqua in più rispetto a quanto suggerito, per dare ai micetti il tempo di adattarsi a questa pappa e non andare in diarrea. Il latte in polvere va usato appena preparato e quello che resta non va assolutamente usato per una nuova poppata, il latte va sempre somministrato con il biberon, caldo. Un altro attrezzo ,( se non si ha il biberon a portata di mano) per somministrare il latte all’orfanello è la siringa, privata naturalmente dell’ago, perché il flusso del latte è minore e quindi è anche minore il rischio che vada di traverso.

    Quando il micetto è stato allevato con il biberon, con un latte sostitutivo, la settimana precedente l'inizio dello svezzamento è bene calare il numero di poppate giornaliere (passando ad esempio da 4 a 3 biberon al giorno) e, dopo ogni poppata, offrire al cucciolo una ciotola con del cibo solido bagnato con latte maternizzato. Durante la settimana prescelta per lo svezzamento (intorno alla quinta settimana), prima di somministrare il biberon si metterà a disposizione del gattino del cibo solido. A seconda di come si comporta, 1 o 2 biberon al giorno possono ancora essere necessari: il peso del cucciolo è determinante, e deve sempre aumentare, il gattino andrà pesato al mattino, prima del primo pasto della giornata. Poi aumenterà piano piano la quantità di cibo lasciato nella ciotola per il micetto, prima sotto forma di pappina liquida, poi bagnando sempre meno l'alimento solido con il latte e sostituendo progressivamente il latte con acqua. Alla fine della settimana, l'alimento solido sarà inumidito solo con acqua. Lo svezzamento deve avvenire in modo progressivo, non dovrà tuttavia durare troppo a lungo, la preparazione va iniziata tra la 4 e la quinta settimana, ed il tutto deve essere completato a 7 settimane.

    Lo svezzamento è un male certamente per i micetti ,ma è importantissimo per il ciclo della vita e rappresenta al tempo stesso un passaggio obbligato verso l'indipendenza , anche se fa patire al cucciolo un periodo di fortissimo stress.



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