Allevamento serpenti

Quali serpenti allevare?

L’allevamento dei serpenti richiede tempo e pazienza. Come prima cosa bisogna conoscere bene le abitudini e le esigenze della specie che ci si accinge ad allevare in casa per evitare che l’animale possa ammalarsi, soffrire o diventare aggressivo e quindi pericoloso. In Italia, in generale, è proibito tenere in casa o allevare serpenti velenosi. Tra le specie più ricercate ci sono quindi quelle appartenenti alla famiglia dei boidi, ovvero boa e pitoni, e quelle appartenenti alla famiglia dei colubridi, come il lampropeltis, detto anche “falso corallo”, il serpente del grano, l’elaphe guttata e affini. Tutti serpenti non velenosi, e facili da accudire. L’unico inconveniente per i boidi può sorgere a causa della grandezza, dal momento che gli esemplari di questa famiglia arrivano a raggiungere diversi metri di lunghezza. Tra le specie consigliate, in questo, caso c’è sicuramente il pitone reale che si ferma solo a due metri di lunghezza.
elaphe guttata

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Terrario

pitone I serpenti vanno tenuti all’interno di apposite teche che vengono dette terrari e che possono ospitare uno o più serpenti contemporaneamente a seconda della specie. Infatti, esistono delle specie che non possono essere tenute insieme ad altri serpenti altrimenti combatterebbero tra di loro uccidendosi. Le dimensioni del terrario devono essere adeguate alla specie da ospitare. Al suo interno temperatura e umidità devono rispecchiare quelle proprie dell’habitat naturale di origine del serpente. Se ad esempio si tratta di un serpente originario delle foreste tropicali, allora temperatura e umidità devono essere le stesse anche all’interno del terrario. Il terrario va riscaldato e illuminato tramite lampadine ad incandescenza, tappetini e rocce riscaldate. L’umidità viene prodotta introducendo una bacinella di acqua all’interno della teca. Appositi termometri dovranno monitorare continuamente temperatura e tasso di umidità nella teca. Fondamentale poi è la pulizia del terrario per evitare che il serpente possa ammalarsi o essere attaccato da parassiti. Il terrario, infine, deve essere a chiusura ermetica e non presentare alcuna via di fuga.

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Alimentazione

I serpenti, a qualsiasi specie essi appartengano, sono carnivori e si nutrono principalmente di mammiferi a sangue caldo come roditori, uccelli e talvolta anche di altri rettili. I serpenti di allevamento si nutrono principalmente di topi vivi o congelati. La seconda opzione è la più comoda e la più sicura per il serpente che, però, potrebbe rifiutare prede già morte e allora toccherà fornirgli topini vivi che possono essere acquistati in appositi negozi specializzati in erpetologia. I serpenti solitamente mangiano una volta a settimana. Nel periodo della muta o prima dell’accoppiamento tendono a nutrirsi di più.


Allevamento serpenti: Accoppiamento

Il periodo per far accoppiare i serpenti è in primavera. Tutti i processi che in natura si verificano automaticamente, nel terrario, invece devono essere indotti. Importante per favorire l’accoppiamento è nutrire abbondantemente i serpenti nelle settimane precedenti. Per far si che l’accoppiamento avvenga e vada a buon fine occorre introdurre la femmina nella teca del maschio più volte fino a quando non comincerà a scacciarlo. Sarà il segno che la fecondazione è avvenuta e che è in fase di sviluppo delle uova.



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