Latte di mucca

Informazioni generali e storiche

Il latte di mucca è riconosciuto come uno degli alimenti principi della tavola, ideale a tutte le età e ricco di componenti che non possono far altro che bene. Nonostante ciò, recenti studi hanno confermato che il latte vaccino non è poi così salutare come si è da sempre creduto, soprattutto in virtù del fatto che le mucche, per produrre latte in quantità sempre maggiore, sono soggette ad un vero e proprio sfruttamento da parte degli allevatori, che comporta l'assunzione di vari medicinali e di cibi altamente proteici. Ad oggi, però, resistono ancora di fianco ai detrattori motivati dalle nuove scoperte, coloro che considerano il latte la panacea di tutti i mali.

Ad ogni modo, l'assunzione del latte di mucca per l'uomo non è cominciato subito, in quanto, a rigor di logica, nessuna specie animale è solita nutrirsi del latte di un altro mammifero. Nonostante ciò, è stato solo nei ultimi 7.000 anni che l'uomo ha cominciato ad introdurre il latte di mucca nella propria dieta, andando così a perpetrare una sorta di mutazione genetica che ha poi permesso agli umani di imparare a digerire il lattosio. Tutto ciò avvenne intorno al Neolitico, quando si cominciarono ad allevare i primi animali da pascolo nelle zone del Vicino e del Medio Oriente.

In Italia, quando si parla di latte, si intende sempre e solo quello di mucca, chiamato anche latte vaccino, che è alla base della commercializzazione più ampia. Il nostro paese è, infatti, culturalmente molto legato al latte come alimento, tant'è che viene considerato alla stregua del pane ed essenziale per l'alimentazione di tutta la famiglia, nonché fonte di reddito e volano economico per coloro che dispongono di pascoli per l'allevamento.

In altre culture differenti dalla nostra, dove l'allevamento di bovini non è possibile o comunque non contemplato, l'intolleranza al lattosio raggiunge una percentuale molto alta, compresa fra l'80 ed il 100% della popolazione, in quanto questa sostanza non facilmente assimilabile da un organismo non abituato e quindi non mutato per questo tipo di alimentazione.

Mungitura della mucca

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Lattazione e mungitura

Mucche La mungitura è un momento molto importante per tutti gli allevatori, poiché va eseguita secondo metodi e tecniche specifiche al fine di avere un prodotto sano e privo di impurità. Naturalmente, le mucche producono il latte solo ed esclusivamente in seguito ad una gravidanza, quindi è necessario che la vacca venga periodicamente fecondata seguendo cicli che, sebbene redditizi per l'allevatore, sono sfiancanti per l'animale. Infatti, le mucche cominciano ad essere fecondate intorno ai 15 mesi, se razze dedicate solo alla produzione di latte, più tardi se invece parliamo di mucche destinate alla carne. La gestazione della mucca dura 9 mesi e, alla nascita del vitello, comincia la prima lattazione che dura circa 10 mesi.

Durante la prima settimana di lattazione, la vacca non produrrà latte per uso umano, bensì il colostro, un liquido molto simile al latte, ma indicato solo per la nutrizione del vitello poiché ricco di anticorpi essenziali che permettono all'animale di rinforzarsi dopo la nascita. Trascorsa una settimana, il vitello viene allontanato dalla mamma e nutrito manualmente. La lattazione massima si ha partire da 30 giorni dopo il parto e si mantiene sugli stessi livelli per diversi mesi, cominciando poi a scemare lentamente.

A tre mesi dal parto, però, le mucche vengono nuovamente fecondate per far si che la produzione non diventi anti – economica, mantenendosi quindi su di una media di un parto all'anno, con 305 giorni di lattazione e solo 60 di “asciutta”, ossia il periodo in cui la mucca non viene né munta né si trova in stato di gravidanza.

La mungitura è da sempre stata realizzata in maniera manuale e tale pratica rimane ancora in vigore nel caso di piccoli allevamenti, dove acquistare macchinari automatici diventa una spesa notevole, difficile poi da ammortizzare. Il processo di mungitura deve essere realizzato due volte al giorno, al mattino e alla sera, seguendo un ritmo e un tempo ben preciso (circa 6 – 7 minuti) e svuotando completamente le mammelle, altrimenti la mucca potrebbe ammalarsi di mastite e quindi avere infiammazioni molto dolorose che poi si ripercuoterebbero anche sulla qualità del latte.

La produzione media di latte da parte di una mucca da carne è abbastanza limitata, attestandosi intorno ai 10 litri al giorno, mentre le razze da latte possono raggiungere anche i 60 – 70 litri al giorno.


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Composizione e trattamenti del latte

Fattoria didatticaLa qualità del latte è assolutamente essenziale, in quanto questo prodotto dovrà essere privo di batteri, o quanto meno raggiungere una presenza compresa al di sotto dei limiti consentiti, senza la presenza di cellule somatiche derivate da eventuali mastiti in corso, ma con un elevato contenuto di grassi e proteine.

La composizione del latte è molto varia, con un apporto calorico notevole grazie alla presenza di grassi (principalmente saturi), proteine, glucidi, ecc., che fanno di questo alimento un vero e proprio “pasto” soprattutto per i più piccoli.

Per garantire una facile e più igienica assimilazione del latte di mucca, nel tempo sono stati introdotti e testati differenti tipi di trattamenti sul latte, dalla pastorizzazione classica a quelle HTST fino ad attivare al trattamento UHT e alla microfiltrazione.


Latte di mucca: I pareri contrastanti

Mungitura automaticaNuovi studi hanno permesso di confutare alcune dicerie e credenze sul latte e sui componenti nutrizionali, primo fra tutti il calcio: infatti, non è affatto vero che il latte si presenta come l'alimento con più calcio in assoluto, in quanto conterrebbe né più né meno calcio di tanti altri cibi.

C'è poi un problema da non sottovalutare e che parte dall'inteso sfruttamento delle mucche, che vengono spinte a produrre latte in modo eccessivo per la propria natura, al fine di capitalizzare al massimo la rendita. Per questo motivo, gli allevatori somministrano alle vacche alimenti super proteici, dopati con antibiotici e medicine varie al fine di non far ammalare l'animale che altrimenti dovrebbe esser messo in fase di asciutta e quindi non più redditizio.

Lo stress di continui parti e medicinali, nonché le condizioni delle gabbie di allevamento si ripercuotono sulla qualità del latte e su chi lo beve, innestando un circolo vizioso che, secondo alcuni autori, porterebbe anche a diverse malattie nell'uomo.


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