Asini

L'asino è da sempre stato un fedele ma non rispettato lavoratore a fianco dell'uomo. Sfruttato per secoli, vede la sua prima domesticazione fra il 7.000 e il 4.000 AC nelle zone della Numidia e del basso Egitto. La sua prima apparizione in Europa è, invece, più tarda, in quanto i primi ritrovamenti appartengono esclusivamente all'Età del Bronzo e all'Età del Ferro. Oltre che in Africa, l'asino era un animale facilmente riscontrabile anche in altre regioni orientali come la Siria, la Mesopotamia, la Persia, la Russia e la Mongolia.

Il mulo, ossia l'incrocio fra un asino e una giumenta, pare abbia fatto la sua prima apparizione nell'Asia Minore subito dopo l'immigrazione mongola.

Numerose sono le testimonianze sia scritte che grafiche ritrovate dagli archeologi nelle zone interessate dalla prima domesticazione (e non solo) degli asini: ciò fa capire l'importanza che questo animale assolveva all'interno della comunità, ... continua


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      prosegui ... , da semplice mezzo di trasporto a produttore di latte, carne e pelli. Nella cultura popolare l'asino ha assunto molteplici varianti: c'è infatti chi nel tempo ha adorato questo animale come un vero e proprio dio praticando l'onolatria (in voga soprattutto nei paesi orientali ed africani), e chi invece lo ha associato all'uomo in modo dispregiativo, sottolineando erratamente l'ignoranza e la testardaggine.

      Molto simile al cavallo col quale divide la stessa famiglia tassonomica degli Equidi, l'asino ha caratteristiche fisiche differenti quantomeno per dimensioni e robustezza rispetto al suo parente a quattro zampe. Infatti gli asini sono animali molto forti seppure più piccoli, contraddistinti da orecchie piuttosto lunghe, una testa grande e quasi sempre sproporzionata, una criniera pressoché assente e il pelo non ben distribuito. Gli zoccoli sono piuttosto alti, mentre la coda appare poco pelosa se non nella parte terminale dove è caratterizzata da un ampio ciuffo di lunghi peli.

      Più piccoli rispetto ai cavalli, gli asini hanno un manto generalmente di colore grigio, fatta eccezione per muso, contorno occhi e ventre che spesso sono bianchi; inoltre i ciuchi con manto grigio sono contraddistinti da un particolare disegno a croce di colore nero sulla schiena che viene chiamata “croce di Sant'Andrea”. Alcune razze particolari possono però avere colori differenti rispetto al classico grigio come l'asino dell'Asinara, piccolo e tutto bianco ad eccezione del muso rosa; oppure l'asino di Berry, completamente nero; oppure ancora come l'asino delle mulattiere del Poitou, che ha un colore marroncino; oppure come lo Kiang che ha un manto rossiccio.

      L'asino è stato da sempre definito come un animale testardo, stupido e poco socievole: invece questo animale si presenta come l'esatto opposto rispetto a questa erronea convinzione. Infatti gli asini sono animali molto obbedienti e timidi, con una grande capacità di apprendimento, estremamente curiosi e fedeli ed oggi molto utilizzati anche nella pet therapy. Si tratta di un animale molto legato al proprio padrone, del quale tende ad assimilare comportamenti e carattere: se infatti il proprietario si dimostrerà poco amabile nei suoi confronti, l'asino reagirà di conseguenza imponendosi nelle sue intenzioni. Di qui la classica testardaggine del ciuco.

      Pur essendo da sempre considerato il cavallo dei poveri, l'asino ha l'innata capacità di adattarsi a qualsiasi condizioni climatica ed ambientale, anche la più impervia, e si accontenta di cibi anche poco nutrienti e di foraggio povero. In Italia fino a qualche decennio fa, rappresentava il motore dell'economia rurale insieme con i bovini, capace di resistere a lavori duri e pensati, come il trasporto di carichi e l'impiego nei mulini per muovere la mola. Nel tempo però, a causa della meccanizzazione progressiva dell'agricoltura, l'asino è stato progressivamente sostituito: così dopo esser stato intensamente sfruttato e malmenato, sono molte oggi le razze di asini che rischiano l'estinzione, in particolar modo quelle autoctone delle isole italiane.

      In Italia gli allevamenti asinini sono destinati principalmente alla produzione di latte: infatti questo pregiato alimento si è da poco riscoperto dopo un lungo periodo di oblio. Proprio il latte d'asina, lo stesso in cui la leggenda racconta che Poppea facesse il bagno per mantenersi sempre giovane e bella, è oggi un alimento molto ricercato grazie alla facile assimilazione, alla quantità di zuccheri presenti e alle caratteristiche che lo rendono molto simile al latte materno, esulando da quello vaccino che contiene proteine allergizzanti per molti bambini.

      Per quanto riguarda l'accoppiamento, sono diversi gli ibridi che scaturiscono dai vari incontri fra razze diverse:

      - Mulo: incrocio fra un asino maschio e una cavalla femmina (giumenta). Si tratta di un animale molto docile e forte, ideale per trasportare carichi pesanti anche in zone impervie;

      - Bardotto: incrocio fra un cavallo maschio e un'asina. Questa unione dà origine a un animale non molto grande e anche abbastanza debole;

      - Zebrasino: si tratta di un particolare incrocio fra asini domestici e zebre.

      Tutti gli ibridi sono, ovviamente, sterili in quanto il patrimonio genetico risulta differente.

      In alcuni paesi, e in maniera minore anche in Italia, l'asino viene utilizzato anche come animale da carne con la quale si realizzano soprattutto insaccati.