Canile

Purtroppo sono pochi i canili che rispettano i loro reali doveri, tanto che, notizie su maltrattamenti che gli animali subiscono in questi edifici, sono quasi all’ordine del giorno. È bello ricordare, però, che esistono anche tanti volontari presso moltissimi canili d’Italia che, dato il loro vero amore per gli animali, cercano di rendere migliore la vita di questi nostri amici a quattro zampe.

Come un cane entra in un canile? Se non sono i responsabili stessi del canile, o i volontari che vi ci lavorano a trovare i cani e portarli in canile, arriva una chiamata in canile. Qualcuno di non indifferente, che ha trovato uno o più cani, lo segnala al canile. I volontari vanno a recuperare il cane e compilano un modulo con i dati di chi ha fatto la segnalazione. Intanto ci si accerta dello stato di salute dell’animale: se il cane sostanzialmente sta bene, ... continua


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      prosegui ... , viene portato direttamente al canile, altrimenti dal medico veterinario. Appena arrivato in canile, si verifica l’iscrizione all’anagrafe canina: si controlla se è tatuato o microchippato. Nonostante il microchip sia obbligatorio per legge non tutti cani lo hanno (la legge demanda i controlli soprattutto alle polizie municipali). Portare il microchip è una convenienza per il proprietario dell’animale e per l’animale stesso, perché permette che l’animale sia ritrovato sempre e velocemente. Infatti, una volta rilevato il numero del microchip, lo si riferisce all’ASL che, inserendolo nel database, risale al nome del proprietario. È innegabile che il microchip, iniettato nell’organismo, abbi un’invasività, ma tra i sistemi di identificazione è quella che ne ha meno.

      L’affollamento nei canili è dovuto anche al fatto che sono pochissime le persone che fanno microchippare il proprio animale, quindi pochissimi gli amali iscritti all’anagrafe canina.

      Se l’animale è in-identificabile, viene accattato nel canile, portato in delle gabbie particolari e resta in “isolamento”, rispetto agli altri cani, per una decina di giorni, tempo necessario per verificare se l’animale presenta delle parassitosi, ma soprattutto per evitare che possa trasmetterle ad altri animali. I cani ovviamente non possono restare nelle gabbie per tutto il tempo: vengono portati a passeggio, lavati, devono essere mantenuti il più possibile in condizioni ottimali, ed è a questo punto che diventa davvero importante il ruolo dei volontari e di tutti quelli che vogliono aiutare il canile.

      Adottare un cane dal canile è uno dei gesti più belli che si possa fare, ma i responsabili prima di poterlo affidare devono esaminare una serie di parametri.