croccantini

L’alimentazione del gatto domestico

Proprio come avviene per le persone, anche per gli animali una corretta alimentazione è alla base di una vita lunga e prospera; va da sé quindi che, quando scegliamo di occuparci di un animale domestico, che dipenderà da noi in tutto e per tutto, è nostro preciso dovere fornirgli un’alimentazione che sia il più corretta possibile.

Innanzitutto, vi sono delle semplici regole generali da seguire sempre. La prima, è tenere la ciotola del cibo ben lontana dalla lettiera: anche in natura, felini ben più grandi e grossi dei gatti non mangiano mai vicino al luogo in cui hanno fatto i loro bisognini. Altra regola fondamentale è fare attenzione alla ciotola: è preferibile sceglierla in un materiale tipo metallo o ceramica, e non in plastica, dato che quest’ultima emana spesso –per il finissimo olfatto del gatto- un fastidioso odore; ricordiamo inoltre di sciacquare regolarmente la ciotola, evitando però di usare saponi e detersivi. Altresì molto importante è la temperatura del cibo: non somministriamo mai al gatto alimenti freddi di frigorifero, né alimenti troppo caldi. L’ideale è la temperatura ambiente.

Per quanto riguarda invece il fabbisogno nutrizionale vero e proprio, va detto che molto varia in base all’età del gatto e al suo quadro clinico (ad esempio in caso di gatti castrati/sterilizzati). In linea di massima, l’alimentazione di un gatto adulto sano dovrebbe essere principalmente a base di proteine, ma comprendere anche, nelle giuste dosi, grassi, minerali e vitamine.

L’alimentazione casalinga è senza dubbio una scelta praticabile, ma richiede molta attenzione, e magari un consulto veterinario se non siamo grandi esperti di alimentazione felina; il rischio di squilibri alimentari infatti è dietro l’angolo, e, alla lunga, potremmo causare seri danni al nostro gattino (ad esempio, un’alimentazione povera di calcio porterà sicuramente gravi problemi all’apparato scheletrico in età avanzata). In caso decidessimo di percorrere questa strada, comunque, via libera a carni di diversi tipi e tagli, a pasta e riso purché molto cotti, a piccole dosi di tonno in scatola e uova, a latte e yogurt (se tollerati), a lardo, olio e verdure cotte. Assolutamente da evitare, invece, alimenti troppo conditi o piccanti, sughi, sale, salumi, dolciumi, ossa, aglio, cipolla.

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I cibi preconfezionati: croccantini o cibo umido?

croccantini Come si è visto, alimentare un gatto con cibo casalingo non è una cosa semplice. Può essere una soluzione abbastanza economica, e soprattutto ci dà conoscenza assoluta di quello che il nostro micio mangia, ma richiede una notevole spesa di tempo e di energie, oltre ai già sopracitati rischi di squilibri nutrizionali.

Ed è qui che ci vengono in aiuto i ben noti cibi industriali: facilmente acquistabili nei negozi di animali, promettono di fornire al nostro amico a quattro zampe tutti i nutrienti di cui ha bisogno, minimo sforzo col massimo risultato.

Tra i cibi confezionati, possiamo scegliere tra croccantini e cibo umido. Quest’ultimo, che si presenta in forma di paté o di morbidi e profumati bocconcini, è senz’altro il preferito dai gatti, poiché più appetitoso e più simile al cibo fresco. E’ anche vero che però il cibo umido tende a deperire velocemente se lasciato nella ciotola, e inoltre può lasciare residui nella bocca del nostro micio, causando alla lunga placca e tartaro e intaccando la salute della sua dentatura.

Attenzione anche alla marca di cibo che scegliamo! Non sempre le più famose sono le migliori. Impariamo a leggere l’etichetta, ed evitiamo di somministrare al nostro gatto cibo di scarsa qualità.

Pro e contro dei croccantini

Andiamo invece a vedere quali sono i vantaggi, e quali gli svantaggi, dell’utilizzo di croccantini.

Innanzitutto, a parità di qualità, le crocchette sono più economiche rispetto al cibo umido (ciò non ci autorizza a scegliere crocchette scadenti solo perché costano poco, qui ci si riferisce sempre ad alimenti di buona qualità).

Ancora, le crocchette sono poco deperibili, e in tal modo permettono di andare incontro a una delle esigenze alimentari del gatto: quella di mangiare poco e spesso durante il giorno, proprio come avviene in natura. Mentre infatti non è possibile lasciare il cibo umido nella ciotola per tutto il giorno, le crocchette possono essere tranquillamente lasciate a disposizione 24 ore su 24 (esistono addirittura dei distributori automatici di croccantini, utili proprio a tale scopo): in tal modo il gatto potrà magiare quanto vuole e quando vuole. L’abitudine del gatto a mangiare (e quindi evacuare) spesso aiuta a prevenire l’accumulo di detriti e la formazione di calcoli.

I croccantini aiutano anche a mantenere sana la dentatura del micio, evitando la formazione di tartaro.

Attenzione! Il cibo secco, come il nome stesso suggerisce, ha una bassissima percentuale di liquidi. Diventa quindi fondamentale lasciare costantemente a disposizione del gatto un’abbondante ciotola di acqua fresca!

Concludendo, si può dire che la scelta migliore (nonché quella generalmente più adottata) sia un’alternanza tra cibo umido e secco, facendo dei croccantini l’alimento principale del gatto, ma concedendo 2-3 volte a settimana qualche bocconcino di cibo umido, sia per soddisfare il palato del nostro micio, sia per non farlo abituare a un solo tipo di cibo. Teniamo presente anche che qualsiasi cambiamento nella dieta dell’animale va fatto in maniera graduale.

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Come scegliere i croccantini

croccantiniCome facciamo a sapere quali croccantini scegliere, tra le tante marche e tipologie disponibili?

Una prima discriminante ce la dà l’età/condizione del nostro gatto. Esistono infatti crocchette specifiche per gatti giovani, per gatti anziani, per gatti in sovrappeso, e così via: scegliamo quindi quelle più adatte all’età e allo stato di salute del nostro micio.

E poi, come si è già detto in precedenza per i cibi umidi, e fondamentale la lettura dell’etichetta. Dimentichiamoci delle varie pubblicità viste in tv riguardanti questa o quell’altra marca, e armiamoci invece di pazienza e spirito critico: non sempre pubblicità e qualità vanno di pari passo.

Le cose da notare sono: il primo elemento citato nella lista degli ingredienti, la posizione della carne nella lista degli ingredienti, la presenza della dicitura ‘carne’ e basta, piuttosto che ‘carne e derivati’.

Si è già detto infatti che il gatto è un animale carnivoro: è pertanto necessario che nell’etichetta la carne sia al primo posto (ciò vuol dire che è presente in percentuale maggiore all’interno del prodotto), seguita da carboidrati e vegetali. Per quanto riguarda invece i famigerati ‘derivati della carne’, altro non è che un modo più elegante di definire gli scarti: ossa, nervi, grassi e altri scarti di produzione, tritati, lavorati per essere resi più appetibili (spesso con sostanze non esattamente salutari) e trasformati in crocchette. Sicuramente non vogliamo che il nostro gatto si nutra di scarti, anche se ciò vuol dire un minimo di risparmio economico.

Ricapitolando: carne al primo posto (e che sia carne e basta, non derivati), e a seguire carboidrati e vegetali.

Seguendo queste semplici regole, non sarà difficile orientarci nel modo del cibo per animali, e stilare una dieta su misura per il nostro micio.


Preparare croccantini casalinghi

croccantiniE se invece siamo ormai convinti dei vantaggi dei croccantini (pulizia dei denti, bassa deperibilità ecc.), ma proprio non ci va giù il non sapere con precisione cosa c’è dentro? Se ancora ci rode il dubbio che potrebbero esserci sottoprodotti di origine animale, coloranti, conservanti?

E’ presto detto: croccantini home-made!

Ebbene sì, le meraviglie del web… dando una scorsa a un qualsiasi motore di ricerca su internet, è possibile trovare delle ricette che permettono di preparare croccantini in casa, per chi è proprio deciso a coccolare il proprio micio oltre ogni limite. Certo, l’inconveniente è lo stesso già citato per la generica alimentazione casalinga: la difficoltà di bilanciare correttamente i vari nutrienti.

E’ anche vero, però, che una volta trovate le dosi adatte dei vari alimenti, possiamo preparare croccantini in grande quantità e conservarli, liberandoci così dall’inconveniente di dover cucinare il pasto per il gatto ogni giorno.




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