Accoppiamento gatti

La Stagione degli Amori

Non è difficile per noi umani, accorgersi dell’arrivo della stagione degli amori felini. Con lo giungere della primavera fino ad autunno inoltrato, è davvero facile, e a volte anche piuttosto fastidioso, ascoltare i lamenti delle gatte che sono entrate in calore, per non parlare delle urla, a volte tanto stridule che mettono ansia, dei maschi quando si battono tra loro per il predominio del territorio e delle gatte comprese. Con l’allungarsi delle giornate infatti la gatta entra in calore, ovvero raggiungono l’apice del loro naturale ciclo di riproduzione, la natura poi vuole che il loro stato sia sufficiente a radunare nei pressi immediati un buono stuolo di maschi felini. Molto di questo dipende dunque dalla quantità nella giornata di buio e di luce, che agiscono sugli ormoni di questi animali e determinano i mutamenti nelle condotte, delle gatte femmine come, di conseguenza, degli esemplari maschili. Le gatte attirano infatti i maschi utilizzando trascinanti miagolii, accompagnati da una emanazione odorosa particolare, detta “feromone”, un ormone rintracciabile nell’aria soltanto dall’olfatto felino. Essendo quasi mai unici pretendenti, i gatti radunati nei pressi di una micia in calore si dichiarano guerra. E gli strilli, le minacce, e i tanti gorgheggi di sfida spesso rendono le notti fastidiose per chi ha la sfortuna di avere finestre, tetti o balconi nei pressi di questi “duelli amorosi”. I combattimenti che vedono protagonisti i maschi non sono quasi mai effettivamente pericolosi: si tratta solitamente di finti attacchi, tentativi di agguati pieni di soffi, sbuffi e peli ritti su tutto il corpo. Ma se nessuno di loro cede e c’è bisogno di fare sul serio, le liti possono trasformarsi in lotte violente. Più che altro perché ad entrare in gioco sono denti e artigli. Le liti ed i calori ovviamente non sono problemi soltanto dei gatti randagi, ma anche di quelli in casa che non son ostati sterilizzati, dunque verso la primavera c’è da aspettarsi che chi condivide la sua vita con un felino si accorga della sua irritabilità, di una sopraggiunta inappetenza, ma più di ogni altra cosa, delle sue continue e improvvise sparizioni, per tornare a casa un po’ di giorni dopo, recando probabilmente con sé i segni di lotte, come lividi o morsi e graffi. Se l’amata gatta di casa è femmina invece, diventa vogliosa di coccole, smaniosa di attenzioni, una fonte continua di fusa e strusciamenti. La presenza dei primi comportamenti legati alla maturità sessuale nel gatto varia in base a molteplici fattori, come anticipato. Le prime avvisaglie possono variare leggermente, in base al susseguirsi delle stagioni, alla presenza o alla mancanza della luce del sole e anche da razza a razza, si tratta più o meno di intorno ai sei - sette mesi in razze con manto corto (Siamese, Europeo e Burmese in particolare) e più lenti nelle razze con manto lungo (le gatte di razza Persiana e Birmana possono raggiungere la piena maturità anche non prima dei 2 anni).
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Informazioni sull'Accoppiamento

micetti Il calore del gatto si definisce "poliestrale stagionale". Il termine si usa per indicare il fatto che la micia entra “in estro” (in calore) e persiste in questa condizione dai 7 ai 15 giorni, a questi segue un momento di inattività (che generalmente rientra fino a 4 settimane), e poi torna in calore, e di questo passo fino al termine del periodo. La gatta in estro comincia a rifiutare la pappa, a rotolarsi su ogni pavimento di casa, strusciare il collo ovunque può e pigiare il capo contro tutti gli oggetti a portata di zampa, miagola in continuazione cambiando il suo tono solito di voce, a volte i suoi sembrano pianti di bimbi appena nati. In genere si riscopre più calorosa nei confronti dei proprietari, almeno rispetto a quanto non lo sia solitamente, vista anche la riconosciuta indipendenza della razza, si pone in maniera aggressiva meno spesso e quando riceve attenzioni e carezze dal proprietario, assume la classica posa “a sfinge”, tenendo il collo ritto, il bacino alzato, il dorso arcuato e sposta la coda, mostrando le parti intime. Tutto il trambusto solitamente dura solo tre o quattro giorni al massimo, ma in casi particolari, la condizione può ripetersi più di una volta nell’arco dell'anno, anche in più di una occasione nello stesso mese. Il gatto maschio non ha condizioni di estro invece. Tutti i comportamenti insoliti, come il miagolio insistente o se li libera delle sue necessità lontano dalla sua solita cassetta, sono dovuti al fatto che in giro c’è una gatta in calore e lui ne percepisce l’odore. L’accoppiamento vero e proprio non è molto lungo. Si tratta di una penetrazione breve, per altro mal sostenuta dalla femmina perché dolorosa, seguita da molti altri accoppiamenti, con delle pause di appena qualche minuto tra uno e l’altro, che servono per stimolare l'ovulazione. Ed è proprio la grande funzionalità dell’amplesso che giustifica la prolificità delle razze feline. E’ scientificamente provato che una sola gatta sana e feconda può dare luce fino a 200 cuccioli in soli 24 mesi. Se succede che l’accoppiamento non feconda la gatta, questa andrà in calore nuovamente entro 20 giorni.

  • gattino Non esiste una età in cui la sessualità del gatto sboccia, che sia valida per tutti i gatti a priori, ogni micio ha il suo periodo particolare. Questo momento può variare, anche di molto, a seconda de...

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La Gestazione

La gestazione dei felini ha una durata di 60 giorni circa. E’ interessante come, a differenza della specie umana, la gatta possa essere fecondata durante la stessa gestazione da due maschi, se non di più. Questo ha per molto tempo creato non pochi problemi agli allevatori nella fecondazione programmata per avere dei pedigree puri. Il problema è stato risolto effettuando accoppiamenti controllati seguiti poi dall’isolamento della gatta fecondata per il tempo necessario alla gestazione. I cuccioli quindi nascono, in condizioni ottimali e di perfetta salute della mamma, dopo circa una 70ina di giorni, periodo che può accorciarsi, arrivando fino a 58-70 per alcune razze. Se non si è molto preparati sull’argomento esistono comunque delle ravvisaglie che portano a capire che la nostra gatta è incinta. L’aumento ponderale per esempio, o semplicemente il rigonfiamento dell’addome, o anche l’arrossamento dei capezzoli (intorno più o meno alla quarta settimana di gravidanza) e spesso si nota una anche una certa maggiore dolcezza da parte della micia. Se scatta in noi padroni osservatori un qualche campanello di allarme è bene consultare un veterinario che potrà confermare o smentire i nostri dubbi ed eventualmente prepararci a dovere all’attesa. Solitamente al medico basterà palparle l’addome o, al massimo, procedere ad una ecografia. Quando saranno passati una quarantina di giorni, una radiografia permetterà di vedere bene i cuccioli. Quando la data del parto si avvicina diventa previdente cominciare a limitarle le uscite fuori di casa, e magari cominciare a prepararle un comodo giaciglio in un luogo silenzioso e caldo della casa. Basterà uno scatolone di cartone libera sopra e di lato per poter far uscire mamma gatta , per foderarla serviranno ovatta, bambagia, quotidiani stesi, o anche vecchi stracci o coperte, il tutto per rendere la cuccia il più comoda possibile e calda.


Travaglio e Parto

Il periodo del travaglio può prolungarsi da dodici fino a ventiquattro ore. La gatta sarà senz’altro molto irrequieta, respira velocemente, emette suoni insoliti e continuamente fa le fusa. Non è raro che vomiti, o che abbia perdite di sangue o liquido biancastro dai genitali. Dalle mammelle, se stimolate, potrebbe fuoriuscire qualche goccia di latte. Se è già entrata in questo lasso di tempo è necessario che la gattina trovi la cuccia che sia già pronta, dato che, nel caso la si trasferisce improvvisamente, può capitare che si senta di interrompere forzatamente il parto per cercarsi un cantuccio più sicuro, oppure può, nel bel mezzo del travaglio, trasferire altrove i primi cuccioli, rimandando la conclusione del parto, il che non le fa certo bene. Un parto completo ha bisogno generalmente dalle due alle sei ore e il tempo che intercorre tra la l’espulsione completa di un cucciolo e quello seguente può variare dai 30 ai 60 minuti circa. Il tutto comincia da un continuo leccare della vulva, alla cui stimolazione segue una fuoriuscita di una bolla torbida (membrana fetale), dentro la quale è già visibile il primo cuccioletto. L'espulsione del primo micino può coprire dai 30 ai 60 minuti ed è per mamma gatta causa di miagolii acuti. A seguito della espulsione di ogni micetto, avviene la fuoriuscita anche delle membrane ad esso correlate e, ovviamente, della placenta, la micia la perforerà coi denti, in questo modo libererà i gattini, poi farà da sola anche a troncare i cordoni ombelicali. Potrebbe anche succedere che, in seguito all’espulsione dei primissimi cuccioli, la gatta veda il parto interrompersi, e che lo riprenda, senza alcun danno, anche dopo mezza giornata, o anche 24 ore. Per quanto la situazione sia particolare e richieda molta tranquillità e solitudine, non è escluso che la nostra gatta durante il travaglio ed il parto cerchi con veemenza la vicinanza tranquillizzante dei padroni, o di quello a cui in famiglia è più affezionata, il quale può starle accanto, fino a quando lei non cominci spontaneamente a concentrare le sue attenzioni ai neonati. Se la fatca del parto si conclude senza complicazioni, mamma gatta bagna i cucciolotti e i suoi genitali, poi mangia con fame e entra in un atteggiamento molto rilassato.


Accoppiamento gatti: I Neonati

Una ecografia può rivelare abbastanza presto quanti cuccioli la nostra gatta darà alla luce durante il parto, questo servirà a noi per due motivi, sicuramente perché così sapremo quando il parto si sarà concluso (ovvero nel momento in cui l’ultimo micetto avrà visto il mondo), e poi per permetterci di provvedere a cercare altrettanti padroni in attesa di accoglierne uno in casa. La possibilità di sapere quanti cuccioli partorirà la nostra gatta quindi, a livello pratico, ci permette anche di scongiurare problemi legati alle difficoltà durante il parto. A differenza di quanto avviene nell’uomo, le radiografie al ventre della gatta non sono pericolose e non hanno alcun effetto collaterale, fintanto che i cuccioli abbiano avuto uno sviluppo completo, per il quale tocca aspettare almeno la 7° - 8° settimana. Ciò che è invece importante per la salute della mamma e dei gattini è evitare qualsivoglia tipo di farmaci durante la gestazione. Anche per questo la cura e l’attenzione verso la gatta deve essere totale e completa, in modo che abbia il minor rischio possibile di contrarre malattie in quel periodo.



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