Pastore della Brie

Storia del Pastore della Brie

Anche se il nome di questa razza fa presumere che le sue origini siano legate alla regione francese della Brie, in realtà la razza è talmente antica che è assai difficile dire con precisione dove questa abbia avuto origine. La prima testimonianza di questa razza la ritroviamo nel 1809, nei quaderni “Cours d’agriculture” dell’abate Rozier, il quale identifica le due tipologie di cani pastore presenti a quell’epoca sul territorio: il Pastore della Brie ed il Pastore della Bauce. Rozier nei suoi libri, oltre ad identificare e descrivere le due razze, esalta anche le qualità di questo cane, parlando della sua incredibile resistenza, della sua grande dedizione al lavoro e delle sue ottime caratteristiche di cane pastore. A differenza del Pastore della Bauce, cane che doveva più che altro controllare e sorvegliare il gregge e le abitazioni, il Pastore della Brie viene descritto come un vero e proprio conduttore di greggi, in grado di dirigere gli spostamenti di centinaia e centinaia di animali con una compostezza ed un’abilità senza eguali.

Se le abilità ed il carattere del Pastore della Brie sono rimaste immutate e si sono trasmesse negli anni a tutte le generazioni, lo stesso non si può dire delle caratteristiche estetiche di questo cane. Già Rozier faceva notare nei suoi libri come questi cani presentassero caratteristiche estetiche molto differenti gli uni dagli altri e per diversi anni la forte eterogeneità degli individui è stata una grossa pecca di questa razza. Inoltre nella civiltà contadina non erano certo le caratteristiche estetiche che interessavano agli allevatori, quanto le abilità e le capacità lavorative dei cani.

Questa confusione fu però chiarita nel 1896 quando l’allora Ministero dell’agricoltura sovvenzionò un gruppo di ricerca per definire finalmente lo standard ufficiale del Pastore della Brie. Tramite questa commissione di specialisti nacque anche il Club francese del Cane da Pastore il quale si prefiggeva di migliorare la razza, il suo allevamento e l’addestramento tramite concorsi, esposizioni e pubblicazioni.

Per diversi anni lo standard del Pastore della Brie distingueva tra due varietà, una fatta di cani a pelo lanoso ed una composta di cani a pelo arruffato ma in pochi anni gli esemplari a pelo lanoso scomparvero per gli inconvenienti che questa tipologia di pelo comportava.

In Francia come all’estero il successo di questa razza è stato immediato, in parte per la bellezza ed in parte per la simpatia di questo cane.

foto del Pastore della Brie

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Caratteristiche del Pastore della Brie

Cane che appare di primo acchito molto calmo e tranquillo e conquista subito i cinofili per la sua dolcezza e per l’aspetto un po’ buffo. Molto sorprendente in questa razza è la contrapposizione tra la mole imponente del Pastore della Brie ed il suo carattere dolce ed affettuoso con il quale si fa amare da tutti i componenti della famiglia. Questo grosso cagnone infatti si lega moltissimo al nucleo famigliare ed ai suoi componenti ed ama trascorrere molto tempo con loro. La grande intelligenza di cui il Pastore della Brie è dotato lo rende in grado di adattarsi ad una miriade di situazioni diverse: docile ed instancabile con i più piccoli, fermo ed imponente con le bestie, tranquillo e pacato quando il contesto lo richiede. Inoltre gli intrusi non avranno molto da scherzare quando si troveranno di fronte ad un Pastore della Brie sul “chi va là”: l’istinto da pastore lo rende infatti un grande cane da guardia che difende senza paura l’abitazione e le persone che conosce.

Il movimento, il contatto con il padrone e la vita all’aria aperta sono fondamentali per questo cane che soffre oltremodo la solitudine e gli spazi chiusi. L’addestramento del Pastore della Brie è invece veloce grazie alle grandi capacità di apprendimento e di memoria di questo cane che assimila rapidamente gli esercizi e gli insegnamenti. Tuttavia bisogna iniziare presto con l’educazione cercando di trovare il giusto mix di fermezza e durezza nei confronti dell’animale.

Standard del Pastore della Brie

Cane dall’aspetto rustico e possente, dotato di forti muscoli e proporzionato nell’insieme. La testa del Briard è grossa, forte e lunga con stop ben marcato, cranio grande e muso corto rispetto al cranio, terminante con un tartufo nero e grosso. Gli occhi di questo cane devono essere orizzontali di taglio e a mandorla, aperti, grandi e di colore scuro. Le orecchie sono invece ad attaccatura alta, solitamente tagliate e portate dritte. Il corpo è dotato di petto largo e profondo, dorso dritto e groppa leggermente arrotondata e di poco inclinata. Gli arti sono muscolosi, con ossa grandi e appiombi regolari. La coda del Pastore della Brie forma un uncino all’estremità ed è solitamente portata bassa. Il mantello ha pelo lungo e mosso e può essere di tutti i colori ma sono preferiti quelli scuri.


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    Alimentazione e malattie del Pastore della Brie

    Il Pastore della Brie ha bisogno di una razione alimentare di 500-600 grammi di alimento secco al giorno. Il mantello va spazzolato e curato almeno due volte alla settimana, abituando il cane sin da piccolo a questa pratica. Non servono toelettature particolari ma bisogna ridurre al minimo il numero di bagni che indeboliscono ed impoveriscono il pelo.



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