Serpenti biscia

Caratteristiche

La biscia è un serpente appartenente al genere Natrix e fa parte della famiglia dei colubridi. Si tratta di un serpente prevalentemente europeo con abitudini acquatiche. Il nome Natrix, infatti, deriva dal latino ‘natare’, cioè nuotare. In Italia sono presenti tre specie di bisce: la biscia dal collare, la biscia tessellata e la natrice viperina. Le bisce non sono serpenti velenosi e si nutrono principalmente di rane, rospi e pesci che ingeriscono senza ucciderli, ma stordendoli con una sostanza utilizzata per aiutare la digestione e che nel caso dei serpenti del genere Natrix ha anche proprietà tossiche. Si difendono principalmente usando la tecnica della tanatosi, ovvero, si fingono morte posizionandosi con la pancia verso l’alto e contemporaneamente secernono dalla cloaca un fluido maleodorante che ha lo scopo di allontanare l’aggressore. Difficilmente si difendono mordendo. Non sopportano le basse temperature quindi vanno in letargo da ottobre a marzo.
Biscia del collare Natrix Natrix

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Habitat naturale

e distribuzione

biscia tessellata La biscia è un ofide tipicamente europeo. Si trova anche in Africa e in Asia minore, ma, vive principalmente in Europa, dalla Penisola Iberica fino ai Monti Urali e dalla Scandinavia all’Italia meridionale. Alcune specie sono presenti anche in Sicilia e Sardegna. E’ un serpente che si adatta ad habitat diversi, ma, avendo abitudini acquatiche preferisce le zone adiacenti a corsi d’acqua e laghi. Le natrici tessellate possono vivere anche in acqua salata.

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La riproduzione

Natrix tessellata La stagione degli amori inizia ad aprile o maggio, dopo il risveglio dal letargo invernale. Si tratta di una specie ovipara e, dopo l’accoppiamento la femmina depone le uova nei mesi di giugno e luglio. I piccoli nascono dopo 2 mesi e mezzo. Ogni covata può avere dalle 8 alle 40 uova che per schiudersi richiedono una temperatura di almeno 21 gradi. Di solito la femmina sceglie buche con vegetazione in decomposizione come luogo per la deposizione delle uova. Appena nate le bisce misurano circa 18 centimetri e sono subito indipendenti dalla madre


Specie più comuni

Natrix natrix Le specie più comuni sono la biscia dal collare e la biscia tessellata. Sono entrambi serpenti non velenosi. La prima ha la livrea verde scuro o marrone ed è caratterizzata dalla presenza di una sorta di collare gialle dietro la testa a cui deve il nome, appunto, di ‘biscia dal collare’. Come la natrice tessellata anche la biscia dal collare è una grande nuotatrice. La seconda, invece, si riconosce per la livrea marrone tendente al gricio tessellata di macchie più scure. La pancia invece è più chiara e ha la testa più stretta rispetto alla biscia dal collare. Le bisce solitamente non superano gli ottanta centimetri di lunghezza, anche se ci sono stati ritrovamenti di esemplari che superavano il metro di lunghezza.


Serpenti biscia: Biscia viperina

Biscia viperina La biscia o natrice viperina è una varietà piuttosto diffusa; le bisce di questo tipo hanno un corpo massiccio, anche se non supera, di solito, il metro di lunghezza. Sul dorso presenta delle squame carenate di colore diverso, dal verde al giallo, al nero fino al grigio. Sui fianchi il colore diventa giallastro con macchie scure lungo tutto il corpo. Sul ventre hanno grosse squame dai toni rossastri, marroni o bianchi con ulteriori macchie marroni.

Questa biscia caccia prevalentemente di giorno; si nutre di piccoli anfibi e pesci. Per gli anfibi di dimensioni più grandi la natrice viperina aspetta che la preda passi a poca distanza per afferrarla con la bocca, dotata di sottili denti che, grazie alla loro inclinazione, ne impediscono la fuga. Le prede vengono inghiottite vive, in quanto le bisce viperine non sono velenose.

Questa specie è diffusa principalmente, In Italia, in Liguria, in Piemonte nelle zone meridionali, in tutta la Sardegna, nella zona dell'Oltrepò pavese e in provincia di Piacenza. Ci sono state segnalazioni anche in Umbria.



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