Gatto in casa

Cosa dice la legge

Sebbene ormai sia opinione comune che un gatto sia un approfittatore, un solitario indipendente che asseconda l'uomo solo per poter ottenere in cambio cibo, esso continua a rimanere uno dei nostri animali preferiti. I gattofili ne sono consapevoli: qualsiasi cosa si tenti di fare per non diventare schiavi dei gatti è inutile, loro diventeranno come al solito, gli effettivi padroni di casa e i proprietari saranno anche contenti di servire, riverire ed amare il proprio gatto.

Ovviamente prima di decidere di prendere un gatto bisogna riflettere sul fatto che comporta degli impegni e obblighi che non vanno sottovalutati: prime tra tutti l’esigenza di educarlo nel modo più vantaggioso ed alcune responsabilità legali.

Per garantire benessere, tranquillità e salute per l’intera comunità, la Legge sugli Animali da Compagnia del 1998, prevede alcune responsabilità a carico di proprietari di gatti. Eccole di seguito:

- Tutti i gatti devono essere identificati tramite una forma di identificazione che permette alle autorità locali di accertare il nome del gatto ed indirizzo o numero telefonico del proprietario;

- Ai gatti è proibito l’accesso a riserve naturali di fauna protetta e area di preparazione/consumo di cibi;

- Si deve prevenire che gatto interferisca con la pace, serenità e agio di qualsiasi persona in qualsiasi posto, oppure danneggiare ripetutamente qualsiasi cosa fuori della proprietà sulla quale viene tenuto abitualmente, di portare in casa il nuovo gattino pensate ai rischi in cui potrebbe incorrere: cavi elettrici, candele, caminetti, sigarette, ferri da stiro, lavatrici ecc, considerando che un gattino riesce a raggiungere posti impensabili e pertanto occorre assicurarsi che qualsiasi oggetto pericoloso sia fuori della sua portata.

gatto dormiente

Il comportamento dei gatti

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Cosa preparare

gatto che guarda Consapevoli della scelta di avere un gatto, prima del suo arrivo, bisogna esser pronti a preparare prima di tutto un angolo tranquillo e caldo, dotato di cesta e cuscino, oppure, nel caso di un micetto molto piccolo, una scatola con i bordi alti non più di 30 cm andrà bene, così il gattino si sentirà sicuro e protetto; vanno poi messe a disposizione in posti raggiungibili senza fatica due ciotole di acciaio inossidabile (per il cibo e l’acqua), disposte in modo che non possano rovesciarsi; serve poi una lettiera con uno strato di 5 cm, composta di materiale naturale, (per esempio a base di argilla) che deve avere un forte potere assorbente e antimicrobico.

Appena giunto a casa il vostro micetto, sarà un po' sospettoso e smarrito; servirà, almeno all’inizio tenerlo permettendogli di uscire in una sola stanza, in modo da farlo ambientare, poi piano piano gli si permetterà di esplorare il resto della casa, una stanza per volta e solo quando sarà lui a prende l’iniziativa. In attesa che si ambienti bisogna coccolarlo in continuazione per calmarlo e giocare con lui, questi gesti serviranno per fargli capire che di noi si può fidare.


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La corretta alimentazione

I bisogni nutrizionali di un gattino sono più vincolanti rispetto a quelli di un gatto adulto, un cibo a base di carne fornirà le proteine e gli altri fattori nutritivi essenziali in questo fondamentale periodo della crescita. Dopo che gli si è offerto il cibo non bisogna disturbare mai un gatto; per questo motivo è meglio che le ciotole con il cibo e l'acqua siano posizionate in luoghi tranquilli e non di passaggio. E’ inoltre importante assicurarsi che il micio abbia sempre a disposizione dell’acqua fresca e pulita, in special modo nei mesi estivi. La ciotola dell’acqua, in particolare, và sistemata almeno a due metri da quella che contiene il cibo, in questo modo il gatto non associa automaticamente l'acqua al cibo. Un consiglio: siccome generalmente i gatti mangiano solo per fame quasi mai per avidità, ma qualche pietanza succulenta potrebbe scatenare in loro un attacco di gola, è sempre meglio controllare che non mangi più del dovuto.

Un gatto da amare per tutta la vita comporta che il suo proprietario chieda informazioni sulla sua razza sulle caratteristiche comportamentali o, in mancanza di meglio, sui suoi genitori. Il controllo costante delle sue condizioni fisiche permetterà di fargli le dovute vaccinazioni con i conseguenti richiami, contro il cimurro felino, contro le infezioni del tratto respiratorio superiore e contro la leucemia felina. Inoltre somministrerà al vostro gatto terapie antiparassitarie contro molti tipi di acari ed ascaridi.

Per sollevare correttamente un gatto da terra è necessario mettere una mano sotto il torace dietro alle zampe anteriori, posizionare l'altra mano sotto la parte posteriore per sostenere meglio il peso e sollevarlo. Se è ancora un cucciolo, il micetto può essere sollevato per la collottola, cercando sempre di sostenere la parte posteriore, invece un gatto adulto che si sente sollevato in questo modo si comporterà in maniera aggressiva.


L'educazione

Per educare un gatto bisogna sempre tenere in mente che una unica ricompensa potrebbe avere maggior appiglio e successo rispetto a ripetute punizioni e che, con la punizione si rischia di danneggiare seriamente le relazioni che si vogliono con lui. Abituare un gattino a servirsi della sua cassetta della lettiera è molto semplice; molti gattini, se fortunati, son già stati abituati dalle loro mamme, ma se il vostro gattino non capisce come usare la sua lettiera, solitamente basterà, non un po’ di occhio, portalo velocemente nella lettiera ogni volta che sembra essere in procinto di defecare. Non serve molto, il più delle volte dopo un paio di giorni al massimo comincerà ad utilizzarla da solo. Nessun gattino si avvicinerà al suo padrone se si attende una punizione; solo l'amore e i premi ( leggi bocconcini più golosi del solito), possono convincerlo a correre dal padrone quando, per esempio, viene pronunciato il suo nome. Bisogna sempre chiamare il gatto per nome, sin da quando è piccolissimo. Questa cosa deve esser fatta con regolarità anche al momento del pasto o delle coccole, perché così inizierà ad associare il suo nome ad esperienze piacevoli. Con un po’ di pazienza si può provare ad aggiungere la parola "vieni" subito dopo il nome; usando questi suoni appena prima di appoggiare per terra la sua ciotola con il cibo. Quando avrà iniziato a capire il significato del comando, si deve premiare il suo comportamento con una ricompensa e con una buona dose di coccole.


Il bagno ed i viaggi

Se si deve uscire o partire con il gatto c’è bisogno di avere un trasportino abbastanza spazioso, ben areato, a prova di fuga e semplice da pulire. Il trasportino deve essere mostrato al micio sin da quando è piccolo per farglielo diventare familiare, permettendogli di entrarvi e di uscirvi come vuole, in piena libertà. Si dovrà iniziare a trasportarlo per percorsi brevi e poi, piano piano, si aumentano progressivamente le distanze: se il gatto si lamenta, bisogna tranquillizzarlo con voce calma e coccole, ma non si deve farlo uscire dal trasportino per nessun motivo, altrimenti il micio penserà che strillando ed implorando potrà uscire e lo farà per tutta la durata del viaggio. Bisognerebbe sempre evitare di lasciare il gatto in macchina da solo e, se proprio si deve, è il caso di parcheggiate l'auto all'ombra e lasciare più finestrini aperti, specialmente d'estate, per permettere una buona ventilazione, lasciando ovviamente il micio chiuso nel trasportino.

Per portare il gatto all'estero si deve tener a mente che ciascuno Stato ha norme precise che regolano l'ingresso e la gestione dei gatti: in genere, la maggior parte dei Paesi europei richiede un certificato che dimostri la completezza del piano vaccinale eseguito dal medico veterinario nell'anno in corso. Se si vuole portarlo nel Regno Unito, il gatto dovrà essere sottoposto ad una quarantena di 6 mesi imposta per legge. Se si vuole partire senza il gatto si hanno due possibilità: o premunirsi affinchè, durante l’ assenza da casa, ci sia qualcuno vada a controllare ed accudire il gatto, oppure si può decidere di portare il gatto in una pensione. La pensione, per quanto seria e tenuta perfettamente, può costituire comunque un trauma per lui, perché si troverà in un ambiente sconosciuto con persone ed animali, e quindi odori, diversi da quelli che abitualmente incontrava.


Gatto in casa: Riconoscere il linguaggio del gatto

Il gatto in casa dialoga con il suo proprietario con alcuni suoni riconoscibili, a cui possiamo nella maggior parte dei casi, associare un bisogno o uno stato d’animo. Il "RonRon", è una serie di contrazioni rapide dei muscoli della laringe e del diaframma, che compare a partire da una settimana di vita. È il segnale che emette il gatto per far capire il suo gradimento e la sua sottomissione nei confronti del padrone; il ”Miagolio che significa domanda, o sconcerto, o lamento, o rifiuto; il Brontolio ed il Soffio sono utilizzati in caso di aggressione o difesa.

Il gatto è un animale splendido, ma ha un carattere davvero particolare, per cui la riuscita della convivenza non è mai scontata, non parliamo infatti, per il gatto, di un animale domestico nel senso stretto del termine, ma piuttosto un "animale alla pari". Fatto sta che sicuramente ogni gatto è convinto di essere assolutamente superiore al suo padrone e, purtroppo, per quanto si tenti l’imposizione, non c'è alcuna speranza di fargli cambiare o smussare questa sua improbabile convinzione.


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