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Durante il trasporto il cavallo, soprattutto se ‘vittima’ di un guidatore inesperto, può subire numerosi traumi: rendiamoci conto, infatti, che è costretto a stare per tutto il viaggio in un ambiente buio e sconosciuto, che subisce continuamente accelerazioni, frenate e sobbalzi. Inoltre, a causa degli zoccoli ferrati, la stabilità del cavallo sarà ulteriormente ridotta. Non è difficile quindi immaginare quante contusioni e danni possa riportare il nostro amico a quattro zampe durante un viaggio di media lunghezza. Per cercare di rendergli l’esperienza meno traumatica, cerchiamo di acquistare un trailer che gli assicuri un minimo di libertà di movimento. Inoltre, un buon trailer deve avere proteggi-coda, battifianchi imbottito, fasciature da riposo, finestre per aerare l’ambiente (senza però che il vento finisca direttamente sul cavallo), pavimenti antiscivolo. In un trailer ben attrezzato gli urti saranno ridotti al minimo: certo, l’esperienza di trasporto non sarà comunque piacevole per il nostro cavallo, ma almeno ci assicuriamo che non subisca troppi traumi fisici o danni a lungo termine. Attenzione anche alla disidratazione! Durante il trasporto il cavallo suda molto e tende a non bere, quindi sarà nostro compito assicurarci che non si disidrati: il pericolo concreto non è tanto quello che il cavallo muoia di sete, quanto quello che, a causa dei riflessi rallentati dalla disidratazione, non riesca a tenersi in equilibrio e si faccia male. Infine, il trasporto indebolisce in generale tutto il sistema immunitario del cavallo, che dopo tenderà maggiormente a contrarre infezioni o malattie: riduciamo al minimo questo rischio tenendo il trailer ben pulito, e assicurandoci che abbia un’aerazione ottimale.
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Se dobbiamo trasportare il nostro cavallo, assicuriamoci in primis di poter effettivamente guidare un’auto più rimorchio con la nostra patente. Ci servirà della documentazione apposita e autocertificazioni che andranno vidimate dalla ASL, differenti in caso si tratti di un trasporto a fini economici o meno. Con la patente B possiamo guidare un’auto con rimorchio, e quindi anche un trailer, purché sia omologato: la massa a vuoto del trailer non deve superare quella della nostra auto, e la massa complessiva di automobile, trailer e cavallo non deve superare i 35 quintali. Appurato questo, dovremo anche adattare la nostra guida alla situazione, il che può non essere semplice se siamo abituati a guidare in città. Possiamo fare un esperimento interessante: stando in uno spazio aperto e privo di pericoli, saliamo noi stessi nel trailer, in piedi, e chiediamo a qualcuno di guidare dolcemente l’auto per un po’: in questo modo ci renderemo conto di quanto sia difficile stare in piedi al suo interno, e adatteremo la nostra guida di conseguenza. La parola d’ordine è dolcezza: le accelerate dovranno essere dolci e graduali, così come pure le frenate e le curve, e in generale la velocità non dovrà essere troppo sostenuta. Inoltre, lasciamo che il cavallo si abitui gradualmente al trailer, magari rendendoglielo più familiare con della segatura e del fieno; se c’è spazio, possiamo salire anche noi con lui per un po’, per rassicurarlo. Col tempo, un cavallo ben addestrato si abituerà a viaggiare senza grossi shock.
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