Il cincillà è un animale molto pulito e non necessita di molte attenzione da parte del padrone. L’unica accortezza è quella di garantirgli una volta ogni due settimane la possibilità di fare il bagno di sabbia che consiste nel far rotolare l’animale in una particolare sabbia che separa il pelo per renderlo più bello e pulito I cincillà non vanno mai lavati con l’acqua perché potrebbero contrarre il raffreddore o muffe da pelo bagnato. Basta prevedere all’interno della gabbia un contenitore con “sabbia per cincillà”, che viene venduta nei negozi di animali e lasciare che l’animale vi si rotoli dentro per dieci minuti al giorno per pulirsi il pelo. La sabbia, peṛ, non deve contenere talco. La gabbia va disinfettata una volta a settimana e ripulita dagli escrementi ogni giorno.
I cincillà sono animali molto resistenti e quindi non necessitano di particolari cure. Vanno portati dal veterinario almeno una volta all’anno per un check up completo. Tra le malattie più diffuse tra i cincillà ci sono sicuramente l’alopecia che determina la perdita di pelo ed è causata principalmente da carenze alimentari; il blocco intestinale che porta ad una perdita di appetito con feci maleodoranti ed è dovuto ad una dieta sbagliata; il colpo di calore che comporta salivazione abbondante e depressione; la congiuntivite che pụ essere causata da scarsa igiene e corpi estranei nell’occhio; la costipazione che è causata da una dieta troppo secca; il fur chewing che, invece, è l’autoconsumo del pelo dovuto allo stress. Ci sono infine e le micosi dovute alla presenza di batteri vari. Altra malattia frequente nei cincillà è la corizza che spesso degenera in bronchiti e polmoniti. I sintomi più comuni sono la lacrimazione, lo scolo nasale e gli starnuti. L’animale va tenuto al caldo e gli si devono somministrare antibiotici sotto controllo di un veterinario. I cincillà, infine, sono soggetti a pulci e parassiti che ne possono rovinare il pelo.
I cincillà sono animali erbivori e in natura si nutrono di erba medica, semi e frutta. In casa l’alimentazione dei cincillà è costituita essenzialmente da fieno fresco e mangime in pellet per cincillà. A questi alimenti vanno aggiunti anche pezzetti di mele, prezzemolo, broccoli, carciofi, radicchio, finocchio, ananas e frutti di bosco. Vanno evitati invece tutti i cibi grassi o fritti, i cereali, i farinacei e le verdure troppo acquose come la lattuga, l’aglio, il peperoncino, i latticini, le patate germogliate o le parti verdi. Una o due volte a settimana possono essere somministrate uvetta e frutta secca di cui sono molto ghiotti. Il fieno non deve mai mancare nella dieta dei cincillà poiché il solo pellet non apporta sufficienti fibre all’animale. Le fibre sono fondamentali per la regolarità intestinale. L’acqua va cambiata una volta al giorno. I cincillà sono animali molto delicati quindi bisogna stare molto attenti ai cambiamenti della dieta perché potrebbe risentirne. Gli alimenti nuovi vanno inseriti nella dieta gradualmente per non scombussolare l’equilibrio dell’apparato digerente dell’animale.
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