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L’areale di distribuzione del tritone alpino è molto ampio e comprende tutta la fascia alpina e le zone montane dell’Europa. Lo si può trovare dalla Francia fini alla Danimarca e ad est si spinge fino all’Ucraina, Romania e Bulgaria. In Italia è presente in tutto l’arco alino e sulla dorsale appenninica con due sottospecie, la Ichthyosaura alpestris alpestris e la Mesotriton alpestris apuanus. Il tritone alpino è in assoluto il più acquatico dei tritoni europei e il suo habitat è costituito principalmente da ambienti acquatici situati ad altitudini elevate. Lo si può trovare nei laghi di montagli, in stagni, pozze d’alpeggio, abbeveratoi in pietra e torbiere.
Il tritone alpino è una specie ovipara. La stagione degli amori coincide con l’arrivo della primavera. L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da un preciso rituale di corteggiamento, con il maschio che preme con il muso lungo i fianchi della femmina, Se il corteggiamento va a buon fine, il maschio depone la spermatofora sul suolo e la femmina la raccoglie con la cloaca, dando luogo alla fecondazione. La deposizione delle uova inizia dopo una settimana. Le uova, circa 200, vengono deposte in acqua e vengono attaccate alle foglie situate sui fondali. La schiusa inizia dopo circa due settimane, ma, può durare fino a un mese. Appena nate le larve misurano solo 11 mm e si nutrono essenzialmente di plancton. Lasciano l’acqua per avventurarsi sulla terra quando raggiungono i 45 mm. Vivono sulla terra da giugno ad agosto. Nel periodo eclissale i colori della livrea dei maschi sono meno accesi e la cresta dorsale scompare.
L’alimentazione del tritone alpino è composta essenzialmente da invertebrati acquatici, di uova di rana e di larve di libellula. Quando si trova sulla terraferma, si nutre di mosche, lombrichi e coleotteri. Si tratta di un anfibio dalle abitudini acquatiche che però, trascorre l’inverno sulla terraferma, per poi tornare in acqua in primavera dove si verifica la riproduzione e dove rimane per tutta l’estate.
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