Gazza

Caratteristiche

La Pica Pica, meglio nota come Gazza Ladra, è un uccello rapace appartenente alla famiglia dei corvidi da cui deriva alcune caratteristiche peculiari della specie. La gazza è riconoscibile per il suo piumaggio lucente bianco e nero con riflessi che, a seconda della luce, possono essere verdi o grigio metallico. In particolare la gazza presenta la testa e il dorso neri e la pancia è completamente bianca. Le lunghe ali sono corte, arrotondate e completamente nere ad accezione delle piume esterne che invece sono bianche e che si notano solo quando è in volo. Le zampe sono corte e slanciate e la coda è lunga e nera con riflessi metallici blu. Il corpo è piccolo se comparato alla coda. Il becco e le zampe sono scuri come quelli dei corvi. Si tratta di uccelli di media statura che misurano in media circa quarantacinque centimetri, per un peso massimo di 250 grammi. L’apertura alare è di 50-60 centimetri e gli consente di alternare durante il volo lunghe planate a battiti d’ala più veloci. Il suo volo è dritto e lento e trascorre gran parte della sua giornata sui rami degli alberi. Scende al suolo solo per cercare il cibo e in questi casi si muove saltellando, tenendo sollevata la lunga coda. Non esiste dimorfismo sessuale tra i due sessi, ma, il maschio e la femmina sono pressoché identici. La gazza ladra conta nove sottospecie che sono la Pica pica gallie, la Pica pica fennorum, la Pica pica asirensis, la Pica pica melanotos, la Pica pica mauritanica, la Pica pica bactriana, la Pica picaleucoptera, la Pica pica hemileucoptera, la Pica pica sericea, la Pica pica camtschatica e la Pica pica bottanensis. In California esiste una sottospecie meno nota, detta Pica Nuttali che si distingue per la colorazione del becco che è giallo. Vengono comunemente chiamate gazze, anche se appartengono alla famiglia dei Lanidi, un particolare gruppo di uccelli australiani caratterizzati dallo stesso piumaggio della Pica Pica, da cui però si differenziano per il becco blu e per la coda più corta. La gazza è molto attratta dagli oggetti luccicanti e per questo è stata soprannominata ‘ladra’ nonostante questa fama sia del tutto immeritata.
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Habitat naturale

e riproduzione

gazza La gazza ladra è un uccello tipico del continente europeo e asiatico. Si trova anche in alcune regioni dell’Africa settentrionale e negli Stati Uniti. Predilige le regioni a clima temperato e per questo lo si può trovare in tutta l’Europa Occidentale, in Asia fino al Giappone e nei paesi africani del bacino del Mediterraneo. In Italia è presente in tutte le regioni, eccetto che in Sardegna e sull’Isola d’Elba. Il suo habitat naturale è costituito da prati, cespuglietti, margini dei boschi, frutteti, campi coltivati e in generale da spazi aperti. L’unica discriminante è rappresentata dalla presenza di acqua, le gazze, infatti, non amano i luoghi aridi e con poca acqua. Si adatta alla montagna fino a 1500 metri di altitudine. Non hanno paura dell’uomo e quindi si sono ben adattate anche alla vita in città o in ambienti altamente antropizzati. Si tratta di un uccello territoriale e una volta stabilitosi in un posto difficilmente lo lascia. Tende a evitare le zone colonizzate da rapaci e da cornacchie che saccheggiano e depredano i loro nidi. Per queste ragioni le gazze si stabiliscono e costruiscono i nidi vicino a case e strade, zone poco frequentate da cornacchie e rapaci perché eccessivamente urbanizzate.

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Riproduzione

gazza Le gazze sono una specie monogama, il che significa che le coppie una volta formatesi restano insieme per tutta la vita. La stagione degli amori coincide con l’inizio della primavera. Le gazze solitamente depongono un'unica covata l’anno. Le femmine costruiscono il nido sulle cime degli alberi e depongono in media dalle quattro alle otto uova a covata. Le uova di gazza sono verde scuro con puntini marroni e grigi. L’incubazione dura circa venti giorni al termine dei quali i piccoli vengono alla luce. La cova è affidata solo alla femmina mentre il maschio provvede ad alimentarla. Appena nati i piccoli della gazza sono ciechi e nudi e dipendono in tutto dai genitori che li nutrono con insetti e bacche. La cura dei nidiacei è affidata a entrambi i genitori che li accudiscono per circa tre settimane. In questo periodo i piccoli imparano a volare e poi lasciano il nido. Il nido della gazza ladra è molto voluminoso e pesa circa tre chili con un diametro interno di almeno venti centimetri. E’ diviso in due parti: la parte della coppa costituita da ramoscelli intrecciati con del fango e poi rivestita internamente con dei fili di erba per renderla più soffice e accogliente. La parte della copertura, invece, è costruita solo con ramoscelli intrecciati che servono a bloccare il nido sui rami. La costruzione del nido spetta a entrambi i genitori che raccolgono e intrecciano insieme i ramoscelli. La tecnica per la costruzione del nido è molto particolare poiché, mentre uno dei due membri della coppia tiene il ramoscello, l’altro lo intreccia con gli altri ramoscelli. Si tratta dell’unica specie di corvide che costruisce il nido con un tetto come copertura. La costruzione del nido comincia molto presto, in alcuni casi già nel mese di gennaio. Solitamente i nidi vengono costruiti nella stessa zona frequentata dai genitori, ma, in alcuni casi questi ultimi possono decidere anche di scegliere un posto migliore. Per la costruzione del nido le gazze scelgono alberi ad alto fusto e caratterizzate da una chioma abbondante per riuscire a nasconderli meglio dalla vista dei predatori. Le piante preferite sono i pioppi, i salici, i mandorli, i platani e anche i gelsi. La scelta della pianta naturalmente varia a seconda del luogo e della distribuzione geografica. Spesso i nidi vengono costruiti anche su tralicci dell’alta tensione e sui tetti delle case.


Abitudini

e alimentazione

gazza ladra La gazza ladra è un uccello onnivoro e tende a variare la sua alimentazione in base alle disponibilità ambientali e al periodo dell’anno. La dieta di questi uccelli si basa principalmente su frutta, insetti, uova di altri uccelli e in alcuni casi anche su carogne e rifiuti dell’uomo. Si tratta di una specie estremamente adattabile e abile a modificare le proprie abitudini per riuscire ad adattarsi al meglio al mutamento delle condizioni dell’habitat, del clima e quindi delle disponibilità alimentari. Nel periodo autunnale e invernale ad esempio si nutrono principalmente di vegetali come grano, cereali, e frutta. In estate, invece, la loro alimentazione prevede una cospicua percentuale si proteine animali come insetti, invertebrati, rane, piccoli roditori, lucertole, uova e nidiacei di altri uccelli e serpenti. Tra gli insetti di cui vanno più ghiotte, ci sono i coleotteri, i lombrichi, i ditteri e tutte le larve delle varie specie. A questi alimenti poi si devono aggiungere carogne e scarti alimentari prodotti dall’essere umano. Una caratteristica che nel tempo gli è valsa la fama negativa di uccello furbo e opportunista. Come tutti i corvidi, la gazza tende ad accumulare scorte di cibo nel nido che, poi, consuma gradualmente. Si tratta di un uccello gregario durante l’anno, eccetto che durante la stagione degli amori, quando le coppie tendono a isolarsi per costruire il nido e per accoppiarsi. Sono animali territoriali e una volta individuato il proprio territorio, le gazze tendono a difenderlo da eventuali intrusi. Per comunicare il proprio predominio territoriale tendono a emettere strilli acuti con cui comunicano la propria presenza allontanando eventuali intrusi. Il verso e acuto e starnazzante. Si tratta di un animale guardingo e sospettoso che tende ad appollaiarsi sulle cime degli alberi per controllare il territorio. Scende al suolo solo per procurarsi da mangiare scavando nel terreno. Solitamente vivono in piccoli gruppi che diventano più numerosi durante l’inverno e nel periodo delle migrazioni. Si tratta di un uccello molto intelligente e scaltro. Da alcuni studi effettuati, è emerso, infatti, che la gazza, insieme all'uomo, ai primati e ai delfini, è in grado di riconoscere la propria immagine riflessa in uno specchio. La gazza, inoltre, è in grado di usare gli oggetti come strumenti. E’ stato osservato, infatti, che utilizza le sporgenze dei tronchi per schiacciare i gusci delle noci e delle noccioline per ricavarne il frutto presente all'interno.


Gazza: La simbologia

esemplare di gazza ladra La gazza è un uccello che ha sempre catturato l’immaginario dell’uomo. Nel corso dei secoli è stata associata di volta in volta a una simbologia molto vasta con connotati quasi sempre negativi. Sono numerosissime, infatti, le leggende che la vedono protagonista come foriera di oscuri presagi e di malaugurio. Nel medioevo, ad esempio, la gazza era considerata l’uccello delle streghe e degli stregoni e per questo veniva associata al patibolo. Nella mitologia germanica, invece, era considerata messaggera degli dei e in particolare della dea della morte Hel. Secondo una leggenda cristiana, infine, la gazza è l’unico animale che si sarebbe rifiutato di entrare nell’Arca di Noè, preferendo restare appollaiata sul tetto dell’imbarcazione. Da questa leggenda, a differenza delle altre, deriva una simbologia positiva: quando una gazza costruisce il nido sul tetto di una casa, questo gesto viene considerato di buon auspicio, poiché vuol dire che quella casa non crollerà mai. La gazza si porta dietro da secoli anche l’appellativo di ladra, che deriva dalla tendenza di questo uccello a ‘rubare’ gli oggetti metallici per nasconderli nel suo nido. La gazza, infatti, sarebbe attratta dai metalli per la loro lucentezza, anche se, nel corso di uno studio effettuato, è stato notato che in circa 500 nidi presenti all'interno di un parco, non era presente alcun oggetto metallico. L’appellativo può essere dovuto, anche all'abitudine di saccheggiare i nidi degli altri uccelli in cerca di uova e di nidiacei di cui nutrirsi. Una fama che ha ispirato, scrittori, poeti e musicisti, come il famoso compositore italiano Giacchino Rossini che nel 1817 gli dedicò un’operetta intitolata, appunto, “La gazza ladra”.



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