Anglo-Francais de Petite Vénerie

Anglo-Francais de Petite Vénerie

Questa razza, come dice il nome stesso, ha avuto origine da un’unione in primo luogo tra cacciatori francesi ed inglesi ed in secondo luogo da un incrocio tra cani da caccia francesi e cani da caccia inglesi. Nell’800 le razze originate da incroci tra cani inglesi e francesi sono state davvero tante ma solo poche di queste sono state fissate negli anni e allevate fino ai giorni nostri. Gli Anglo-Francais sono un gruppo davvero grande di razze di cani da inseguimento, che si suddivide in tre Grandi Anglo-Francais ed in un Piccolo Anglo-Francais. La differenza principale tra queste due tipologie è chiaramente la taglia: i “grandi” superano abbondantemente i 60 cm al garrese, mentre i “piccoli” sono cani di media taglia che non vanno oltre i 55-56 cm.

Il grande problema dell’Anglo-Francais de Petite Vénerie è stato, sin dai tempi più remoti, quello di essere considerato una razza inferiore, una razza che raggruppava semplicemente tutti gli Anglo-Français di piccola taglia. Le sue abilità venatorie hanno però fatto conoscere sempre di più questa razza negli anni, particolarmente tra i cacciatori di lupi e di lepri, vera specialità dei piccoli Anglo-Francais. A dire la verità, il percorso dell’Anglo-Francais de Petite Vénerie non è stato dei più semplici anche sul piano burocratico. Ci sono voluti infatti molti anni prima che venisse riconosciuto come razza e che venisse accettato nelle esposizioni, alla pari dei più grandi “Anglo-Francais”.

Il primo standard di razza fu proposto soltanto attorno al 1960 e si dovettero aspettare diversi anni, per la precisione il 1978, prima che questo venne riconosciuto. In quell’anno, con la nascita del primo club dell’Anglo-Francais de Petite Vénerie, ci fu anche l’impulso necessario per fare riconoscere ed ufficializzare lo standard.

foto anglo francais

Clumber Spaniel Portachiave in una confezione regalo

Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,57€


Caratteristiche dell’Anglo-Francais de Petite Vénerie

L’incrocio tra cani da caccia francesi ed inglesi ha conferito all’Anglo-Francais de Petite Vénerie la perfetta combinazione delle migliori caratteristiche di entrambi: resistente come un pointer inglese, abile nel muoversi come un bracco francese. Nella caccia alla lepre ed alla volpe, il cane da caccia deve avere un insieme di caratteristiche che pochi cani hanno: deve essere tranquillo e vivace a seconda del momento, veloce ma preciso e soprattutto molto, molto attento perché ha a che fare con animali molto furbi. Solitamente questo cane vive e caccia in muta ed è fedelissimo all’uomo, al quale ubbidisce incondizionatamente ma non è un buon cane da compagnia, non perché sia una razza che crea problemi, quanto perché dà poche soddisfazioni in quell’ambito.

La grande resistenza di questo cane (è davvero instancabile) sopperisce in parte al fiuto non proprio infallibile. L’ambiente ideale per questa razza sono gli spazi aperti e vive bene in giardini ed in canili spaziosi, mentre soffre molto la vita di appartamento. La compagnia degli altri cani per l’Anglo-Francais de Petite Vénerie è fondamentale.

Standard dell’Anglo-Francais de Petite Vénerie

L’aspetto generale di questa razza è quello di un cane solido ma leggero allo stesso tempo. La testa è piuttosto allungata e stretta, con la bozza occipitale poco accentuata, mentre il cranio è corto e convesso ma non bombato. Il muso è stretto e mediamente lungo e termina con un tartufo nero ben evidente, con narici larghe. Gli occhi dell’Anglo-Francais de Petite Vénerie sono grandi e scuri mentre le orecchie sono lunghe e pendenti, di media larghezza e attaccate più basse della linea degli occhi. Il collo è corto, senza giogaia mentre il corpo è magro e snello, con costole lunghe ed arrotondate, torace discendente e dorso lungo e dritto. Gli arti anteriori sono dritti e magri mentre i posteriori hanno cosce ben sviluppate. La coda è di medie dimensioni, lunga e attaccata alta. Il mantello deve avere pelo corto, fitto e liscio e sono ammessi tre tipi: tricolore, bianco e nero, bianco e arancio. Al garrese l’Anglo-Francais de Petite Vénerie deve essere alto tra i 48 ed i 56 cm con 2 cm di tolleranza. Il peso di questa razza si aggira intorno ai 25 kg.


  • Foto Border Terrier Conosciuto e diffuso già nel settecento nelle campagne inglesi, il Border Terrier venne notato per la prima volta da un gruppo di cinofili inglesi a fine ottocento. Questo cane, come rivelano numerosi...
  • foto del boxer Per cercare le origini profonde del Boxer bisogna andare molto indietro nel tempo, addirittura all’epoca dei fenici, che sembra furono il primo popolo a portare in Europa i molossi, cani con la testa ...
  • foto bull terrier Nella metà dell’800 in Inghilterra e in molte città d’Europa era diffusissimo un passatempo atroce e triste: i combattimenti fra cani. Quando i combattimenti tra cani incominciarono a perdere spettato...
  • foto terranova Le origini di questo grande molosside sono di difficile identificazione. Originario del Canada, sembra che il Terranova abbia tra gli antenati degli esemplari del Mastino del Tibet e degli esemplari d...

Always Be Yourself Unless You Can Be A Basenji Then Be A Basenji: Walking Journal

Prezzo: in offerta su Amazon a: 6,44€


Alimentazione dell’Anglo-Francais de Petite Vénerie

Questo cane necessita di una razione alimentare giornaliera di 400-500 g di alimento che variano a seconda dell’attività fisica che questo esegue. Come sempre si consiglia di dividere la razione in due pasti negli adulti e in tre pasti nei cuccioli.


Malattie dell’Anglo-Francais de Petite Vénerie

L’Anglo-Francais de Petite Vénerie è un cane resistente, che non soffre di particolari malattie genetiche. Vive in media una decina di anni ed ha un pelo corto che non ha bisogno di grandi cure. Quando è cucciolo è sempre meglio sottoporlo ad una visita medica scrupolosa vaccinarlo contro alcune pericolose malattie come cimurro, parvovirosi, rabbia, parainfluenza e leptospirosi. Infine è sempre opportuno effettuare periodicamente delle sverminazioni per prevenire i vermi intestinali del cane.




COMMENTI SULL' ARTICOLO