maiale calabrese

Il Maiale Calabrese

Il Maiale Calabrese è una razza di suino caratterizzata, dal punto di vista estetico, dal colore nero del manto di questo particolarissimo animale.

Questa razza è, purtroppo, oggi, in via di estinzione e, per tale motivo, si spera che essa possa ottenere presto il riconoscimento di razza in via di estinzione, in quanto tale tutelabile, anche sotto un profilo legislativo.

Le cause principali della scomparsa di questo animale sono sicuramente il massiccio utilizzo che delle stesso viene fatto nel settore alimentare (sono, infatti, famosissimi i salumi che vengono prodotti con le carni del suino nero calabro) e la scarsa fertilità delle femmine di questa specie (si pensi, infatti, che una femmina non riesce quasi mai a partorire più di cinque cuccioli per parto).

Sicuramente, inoltre, ha in ciò influito la scarsa tutela che,fino a pochissimo tempo fa, era destinata alla cura e al mantenimento di questa particolarissima razza suina.

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Caratteristiche del maiale calabrese

maiale calabreseIl maiale nero di Calabria si caratterizza in quanto animale estremamente rustico, tanto da risultare quasi addirittura selvaggio e simile, in moltissimi atteggiamenti, al più selvatico cinghiale.

Questo animale, dal punto di vista fisico, si caratterizza per una corporatura massiccia, formata da uno scheletro estremamente resistente e forte.

Dal punto di vista caratteriale, invece, questa razza si caratterizza per un comportamento molto pacifico e tranquillo; si tratta, infatti, di un animale assolutamente adatto alla vita d’allevamento, cosa che lo rende ancora più appetibile dal punto di vista della produzione alimentare.

Inoltre, contrariamente a quanto accade in moltissime altre specie animali, il maiale calabrese è un animale abbastanza attaccato alla “famiglia” e la femmina sviluppa un fortissimo istinto di maternità.

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Alimentazione e allevamento del maiale calabrese

Nonostante il rischio di estinzione che, come già ricordato, risulta estremamente reale in relazione a questa particolare razza suina calabre, questo animale continua ad essere utilizzato moltissimo in tantissimi settori della produzione alimentare.

Solitamente, questi animali sono posseduti da allevamenti privati, siti in zone agresti, solitamente collinose.

Lo scopo principale dell’allevamento è, ovviamente, la crescita dell’animale ai fini della macellazione: questa viene svolta all’incirca nel tredicesimo mese di vita dell’animale; la macellazione richiede, ovviamente, delle cure e delle tecniche particolari che servono a garantire l’utilizzo soltanto di quelle parti dell’animale che sono considerate più pregiate.

Per garantire la qualità della carne, è richiesto agli allevamenti di maiale calabrese il rispetto di alcuni requisiti riguardanti l’alimentazione dell’animale.

Esso, infatti, non deve essere nutrito con alimenti industriali ma soltanto con prodotti assolutamente naturali come orzo, grano, cereali, patate, castagne e ghiande. È importante anche il controllo del quantitativo di cibo giornaliero per evitare che l’animale sviluppi un eccesso di tessuti grassi.

Molti allevamenti, oggi, per salvaguardare tale razza suina, propongono una particolare forma di adozione a distanza del maialino calabrese: l’animale viene seguito dall’associazione o dall’allevamento, presso cui risiede,e sarà invece sostenuto economicamente dall’adottante.

Solitamente, la quota per il sostentamento viene scelto dallo stesso adottante.


Origini del maiale calabrese

Il maiale nero di Calabria ha origini piuttosto antiche anche se non è ben nota la data della sua prima comparsa nel territorio, in particolare perché, in origine, non si trattava di una zona, quella del territorio calabrese per l’appunto, sottoposta ad ampi studi archeologici.

Questo animale si presume abbia avuto origini in zone africane prossime alla nostra penisola ed è sicuramente figlio di incroci con quella che è la razza suina per così dire “ordinaria”.

Il maiale nero di Calabria fu, fin dalle origini, molto apprezzato per le sue carni tenere e saporite e, per questo motivo, tutte le popolazioni che si trovarono nel territorio provarono ad allevare questa particolarissima e molto apprezzata razza suina.

Sin dai primi allevamenti, questi si caratterizzarono per un’organizzazione estremamente rigida e precisa, in quanto si voleva curare al massimo quello che era lo sviluppo di tale animale.

Ben presto l’animale fu anche oggetto di esportazioni in tutto il territorio europeo e, da quel momento,vi fu la diffusione di numerosissime sue sottospecie, che si differenziavano principalmente per caratteri prettamente fisici.

Nonostante questa diffusione, nessuno di questi ceppi derivati è stato mai considerato pregiato come quello d’origine, per cui sicuramente ancora oggi rimangono estremamente conosciuti quelli che sono i pregi del suino nero di Calabria.

Come già sottolineato, però, questo “vanto” è sicuramente uno dei motivi fondamentali dell’estinzione repentina che sta colpendo questa particolarissima razza suina; per questo motivo bisognerebbe augurarsi un ridimensionamento definitivo di quello che è l’uso che di questo animali si fa in vari settori industriali, in particolare, ovviamente, in quello alimentare.




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