Le cavie sono animali erbivori, il che significa che la loro alimentazione deve essere essenzialmente a base di erba. La dieta dei porcellini d’India domestici comprende fieno e pellet ed erba pressata di buona qualità. Per garantire all’animale la giusta quantità di fibre occorre introdurre nell’alimentazione quotidiana anche frutta e verdura fresca. Importante somministrare ai porcellini d’India anche peperoni rossi e agrumi che contengono vitamina C, una sostanza che il metabolismo delle cavie non riesce a produrre e la cui mancanza può portare alla paralisi degli arti inferiori. Non bisogna però esagerare con le quantità di frutta e carote a causa dell’elevato contenuto di zucchero. Altro alimento che non deve mai mancare è il fieno che, oltre a fornire un buon apporto di fibre, aiuta a limare i denti poiché ha bisogno di essere masticato a lungo. La dieta delle cavie deve quindi comprendere sempre: pellet per cavie, fieno, carote, bietole, broccoli, cavoli, spinaci, insalate, piante di campo, kiwi e arance. Le verdure vanno sempre somministrate crude e ben lavate. Vanno evitate le foglie di patate, le parte verdi di queste ultime e i pomodori che sono tossici per questi animali. Oltre al cibo non deve mai mancare una scodella piena di acqua fresca. Le cavie sono animali molto abitudinari, quindi occorre evitare i bruschi cambi di alimentazione, altrimenti potrebbero rifiutare il cibo o incappare in disturbi intestinali.
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I porcellini d’India sono originari delle Ande e delle regioni dell’America Latina. Il loro habitat naturale, infatti, è caratterizzato da un clima asciutto e stabile tutto l’anno, con giornate temperate e notti fredde. Predilige le zone, dove la vegetazione è più fitta e l’erba cresce alta. Le cavie sono originarie soprattutto dell’Argentina, del Brasile e dell’Uruguay. Vivono anche a grandi altitudini e sono stati avvistati fino 4.200 metri. Le cavie sono animali crepuscolari, escono solo dopo il tramonto per mangiare e durante il giorno restano rintanati nelle tane ed evitano la luce intensa. Non scavano delle buche, ma cercano rifugio in ripari naturali o in tane abbandonate da altri animali. Vivono in piccoli gruppi di massimo 10 esemplari con un unico maschio dominante. Sono animali molto timorosi e corrono a nascondersi nelle tane al minimo segno di pericolo. Quando hanno paura, tendono a restare completamente immobili davanti al pericolo o alla minaccia. Comunicano tra di loro attraverso una serie di squittii, circa undici, ciascuno con un significato ben definito. Inoltre sono soliti marcare il territorio e le femmine con il loro odore o con l’urina.
Le cavie sono molto prolifiche e iniziano a riprodursi già dopo il primo mese di vita. Le femmine diventano sessualmente mature dopo sette settimane di vita. La gravidanza della femmina dura in media due mesi e alla fine vengono alla luce da 2 a sei cuccioli. Maggiore è il numero di cuccioli più questi saranno piccoli e avranno meno possibilità di sopravvivere. Il periodo del calore dura circa quarantotto ore. Il parto dura trenta minuti e dopo il parto, la madre mangia la placenta per tenere pulito il nido ed evitare di attirare i predatori. I piccoli già nascono coperti di peli, con gli occhi aperti e capaci di camminare. Pesano in media dai quaranta ai 100 grammi. Lo svezzamento avviene dopo pochi giorni e già cominciano a mangiare cibo solido. Se si sceglie di far accoppiare due cavie in casa bisogna tenere presente alcune regole base. Non si devono far accoppiare esemplari troppo giovani per evitare problemi di salute. L’età giusta per i maschi è di tre mesi, mentre le femmine possono accoppiarsi già a due mesi. Bisogna far accoppiare solo animali in buone condizioni di salute ed evitare i consanguinei. Le femmine devono accoppiarsi almeno una volta prima dei sette mesi per evitare l’ossificazione del bacino che in caso di parto non permetterebbe il passaggio dei piccoli. In questi casi è necessario intervenire con un taglio cesareo. Non è necessario allontanare il maschio dai cuccioli poiché non li disturba, l’unico rischio è che potrebbe ingravidare nuovamente la femmina causandole problemi di salute. Durante la gravidanza la femmina deve avere abbondante cibo e la possibilità di fare movimento. Una volta nati i cuccioli, la madre non gli presta cure particolari, ma gli consente solo di succhiare il latte e gli lecca la zona perianale per stimolare la defecazione e l’urinazione. Succhieranno il latte per il primo mese di vita dopo di che si potrà passare allo svezzamento con pellet inumidito e carote grattate.
Se si decide di allevare una cavia in casa allora come prima cosa occorre allestire la gabbietta per ospitarla. La gabbia per cavie deve essere il più grande possibile, in modo, da permettere all’animale di muoversi liberamente. Il fondo va cambiato spesso per evitare che contraggano malattie alla pelle delle zampe che non sono protette da cuscinetti o peli. Per la lettiera si può utilizzare il pellet di legno ricoperto da fieno. Nella gabbia bisogna prevedere anche una casetta, o comunque un nascondiglio in cui l’animale possa nascondersi quando si sente minacciato. Le cavie, infatti, sono animali molto timorosi e timidi. In ogni gabbia si possono ospitare due esemplari alla volta, che possono essere due femmine o una coppia. E’ sconsigliato tenere nella stessa gabbia due maschi a causa dei frequenti litigi. I porcellini d’India vanno allevati sempre in coppia, poiché essendo animali molto socievoli, rischiano di soffrire di solitudine, di deprimersi e di ingrassare. I materiali consigliati per la gabbia sono l’acciaio, la plastica o il plexiglas che non possono essere rosicchiati dall’animale. Bisogna stare attenti alla presenza di punte o margini taglienti che possono causare ferite alla cavia. Le cavie hanno sviluppato un’ampia varietà di suoni che compongono un vero e proprio linguaggio. Il caratteristico fischio della cavia, ad esempio, è un modo per richiamare l’attenzione degli altri compagni o una richiesta di cibo. I suoni meno acuti, invece, esprimono piacere e solitamente vengono emessi quando passeggiano o quando vengono coccolate e accarezzate. Con il popcorming, che è una sorta di saltellamento veloce, le cavie esprimono la loro felicità. E’ frequente quando ad esempio si somministra all’animale il suo cibo preferito e in grandi quantità. Per il cibo e per l’acqua è consigliato utilizzare degli abbeveratoi a goccia perché le cavie hanno l’abitudine di rovesciare le ciotole o di farvi i propri bisogni all’interno. La gabbia va posizionata in un posto tranquillo e lontano da rumori eccessivi e confusione che possono spaventare l’animale. Va, inoltre, tenuta lontana dall’esposizione diretta del sole o di fonti di calore poiché le temperature elevate non sono sopportate dall’animale e possono portarlo anche alla morte poiché le cavie non sudano e quindi non riescono a far fuoriuscire il calore dal proprio corpo. La temperatura ambientale, infatti, deve essere compresa tra i 18 e i 26 gradi centigradi e, in ogni caso, non deve mai superare i 27 gradi. L’umidità deve essere compresa tra il 30 e il 70%. In estate quindi bisogna posizionare la gabbia nel punto più fresco della casa, ma, non in prossimità di condizionatori e di correnti di aria essendo le cavie molto sensibili alle correnti d’aria e al freddo. In inverno, quindi, bisogna fare attenzione che la temperatura dell’ambiente in cui si trova la gabbia non scenda al di sotto dei 18 gradi centigradi per non creare problemi all’animale. In questo caso è molto importante che la gabbia e la casetta siano accoglienti e in grado di aiutare l’animale a difendersi dal freddo.
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