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Il criceto dorato è originario dell’Asia Minore e in particolare delle zone più desertiche e aride come la Siria, l’Iran e l’Iraq. Predilige i climi temperati e tende a ripararsi durante il giorno dalle temperature roventi del deserto in tane scavate nel terreno e composte da numerose stanze e gallerie. Si tratta di un roditore molto schivo e solitario che non ama la presenza di altri esemplari della stessa specie e con i quali litiga violentemente.
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I criceti dorati sono molto precoci e diventano sessualmente maturi già a sei mesi di vita. Non hanno un periodo preciso per gli accoppiamenti, ma, possono riprodursi in qualsiasi momento dell’anno. Le femmine della specie vanno in calore ogni quattro giorni e lo restano per 24 ore. La gestazione dura due settimane e i cuccioli restano con la madre per circa 25 giorni dopodichè lasciano il nido e sono completamente autonomi. L’accoppiamento è preceduto da un lungo rituale di corteggiamento mentre la copula vera e propria dura appena 20 secondi. Subito dopo l’accoppiamento bisogna dividere i due esemplari per evitare che la femmina aggredisca il maschio. Avvenuto l’accoppiamento la femmina comincerà a preparare il nido. In caso di allevamento in cattività il nido sarà allestito nella casetta. Bisognerà fornirgli carta igienica e lana per consentirle di imbottire il nido e renderlo comodo per i nuovi arrivati. Appena nati i cuccioli sono senza pelo, hanno gli occhi e le orecchie chiuse e pesano appena due grammi.
I criceti dorati sono stati in assoluto i primi criceti ad essere stati allevati dall’uomo. Si tratta di roditori per lo più granivori e si nutrono principalmente di semi. Tra gli alimenti che non devono mai mancare nell’alimentazione del criceto dorato ci sono i semi di girasole, l’orzo, l’avena, il grano, il farro, la soia, i semi di lino, i semi di sesamo, le ciliegie, le mele, le pere, le noci, le mandorle e tutta la verdura. Ogni tanto la dieta può essere integrata anche con del formaggio, un uovo sodo, della pasta o del riso non condito. Risultano nocivi, invece, i fagioli, i cavoli, le barbabietole, il cioccolato, il pane, arance e mandarini.
Quando si decide di allevare un criceto dorato in casa bisogna provvedere ad allestire una gabbietta abbastanza spaziosa per poterlo contenere comodamente. I criceti possono essere tenuti in gabbiette a maglie strette, in teche di plexiglass o in terrari di vetro, grandi almeno 60x40 e deve svilupparsi in orizzontale. Al suo interno bisogna prevedere una serie di accessori indispensabili per la loro salute e la loro sopravvivenza come una casetta che possa fungere da nido, una ciotola con il cibo e un beverino per l’acqua fresca. Nel periodo della riproduzione fornire carta igienica per foderare il nido. Fondamentale, inoltre, la presenza di una ruota per consentire al criceto di fare movimento. Bisogna evitare di foderare il nido con cotone che se ingerito causerebbe la morte dell’animale, meglio usare la carta igienica bianca tagliata in pezzi non troppo piccoli. I criceti hanno bisogno di tenersi sempre in movimento, quindi, sarebbe opportuno prevedere all’interno della teca anche altri accessori che possano permettergli di sfogarsi. Importante, infine, prevedere una lettiera per i bisogni. Vanno evitate quelle per gatti perchè troppo polverose. In commercio esistono lettiere appositamente pensate per i criceti in canapa e lino. La gabbietta va posizionata in luoghi tranquilli e lontana da spifferi o da fonti di calore. Al suo interno bisognerebbe mantenere una temperatura media di quindici gradi centigradi. La gabbietta va pulita una volta a settimana.
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