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L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da un preciso rituale di corteggiamento. Il maschio si avvicina alla femmina in calore e comincia ad annusarla e a leccarla sulla testa e sui genitali. Approcci che sono ricambiati dalla femmina che finita la fase dei ‘preliminari’ assume la posizione per l’accoppiamento allargando le zampe posteriori e alzando la coda. Il maschio quindi la monta salendo in groppa e reggendosi sui suoi fianchi con le zampe anteriori. L’accoppiamento è molto veloce e dura solo pochi secondi. Dopo l’accoppiamento bisogna lasciare il maschio nella gabbia della femmina ancora per qualche ora, poiché, si possono avere altri approcci. Il maschio va tolto dalla gabbia quando la femmina comincia ad aggredirlo, segno che la fase del calore è terminata. Dopo ogni accoppiamento il maschio si pulisce accuratamente i genitali. In cattività è sconsigliato far riprodurre i criceti prima dei tre mesi di vita.
La femmina del criceto può portare avanti anche più di una gravidanza l’anno, poiché entra in calore già pochi giorni dopo il parto. Durante la gravidanza bisogna nutrire maggiormente la mamma. La gestazione dura dalle due alle tre settimane a seconda della specie di appartenenza. In questa fase la femmina prepara il nido per dare alla luce i suoi cuccioli. In cattività il nido sarà costruito all’interno della casetta posta nella gabbia, in natura invece cercherà un posto riparato all’interno della tana. Per la preparazione del nido in natura vengono utilizzate foglie, fili di erba, peli e tutto quanto a disposizione per poterlo rendere più confortevole. In cattività, quindi, si dovranno fornire alla femmina pezzetti di stracci e di carta con cui foderare la casetta. Lo stato di gravidanza diventa evidente solo dopo il decimo giorno, quando si nota un ingrossamento dei fianchi della cricetina e anche i suoi movimenti diventano più lenti. In questa fase passa molto tempo nel nido.
Il parto è un momento molto delicato che la femmina affronta da sola dopo aver scacciato il maschio. . In prossimità del parto la femmina non deve essere disturbata. Solitamente avviene di notte e dura meno di mezz’ora. La femmina del criceto da alla luce tra i quattro e i 12 piccoli, a seconda della specie. I criceti appena nati sono grandi solo pochi centimetri, nudi, rosa e ciechi, ma già provvisti di denti incisivi. I piccoli nascono uno per volta e vengono subito accuditi dalla madre che li pulisce leccandoli e provvede a recidere il cordone ombelicale con i denti. I piccoli nascono a intervalli e a volte la madre partorisce fuori dal nido, ma, in seguito provvederà a riunire tutti i cuccioli nello stesso posto. A parto concluso viene espulsa la placenta che viene ingerita per avviare la produzione del latte. Appena nati, i cuccioli cercano subito le mammelle della madre per mangiare. La femmina del criceto ha due file di mammelle disposte lungo la pancia. Ogni fila dispone di 8-10 mammelle. Non bisogna mai toccare i piccoli quando sono nel nido poiché si corre il rischio che la madre non riconoscendone più l’odore li scacci o addirittura li divori. I piccoli vengono nutriti di solo latte fino a 5 giorni, poi iniziano a seguire anche una dieta solida. In questa fase è ancora la madre che li nutre. Restano nel nido fino a due settimane quando aprono gli occhi. Lo svezzamento completo avviene a ventuno giorni. A un mese i piccoli vanno allontanati dal nido e i maschi e le femmine vengono separate. A questa età, infatti, i criceti femmina raggiungono la maturità sessuale, mentre per i maschi bisognerà attendere ancora due settimane.
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