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Un altro motivo per cui il cane può abbaiare è l’eccitazione: è il caso ad esempio dell’abbaio festoso al ritorno a casa del padrone, o dell’abbaio che precede la pappa. O, ancora, i cani abbaiano per paura, quando vedono qualcosa che li inquieta o li indispettisce (come ad esempio l’aspirapolvere)… in tal caso sta a noi cercare di tranquillizzare l’animale, e di fargli prendere confidenza con la fonte delle sue preoccupazioni. Molto frequente è anche l’abbaio ‘territoriale’, quello con cui il cane difende il proprio territorio al cospetto di qualche presenza estranea, che sia una persona, un altro cane o un gatto. L’abbaio è anche uno dei mezzi con cui il cane sfoga il suo stress o la sua frustrazione: potrebbe abbaiare perché è affamato, perché ha la necessità di uscire per i suoi bisognini, perché lo stiamo sottoponendo a qualche gioco o a qualche attività fisica che lo sta stancando eccessivamente, o perché passa troppo tempo da solo in casa e quindi si annoia. In alcuni casi, sebbene più rari, l’abbaio può essere anche manifestazione di una sofferenza fisica; se sospettiamo qualcosa del genere, portiamo il cane dal veterinario per un controllo, che ci aiuti a capire dov’è il problema. Capire le ragioni che stanno alla base dell’abbaio del proprio cane è il primo passo che un buon padrone deve compiere. Vediamo come dobbiamo comportarci per insegnargli a non abbaiare.
Molto spesso i padroni, non sapendo come comportarsi quando il cane comincia ad abbaiare, adottano atteggiamenti sbagliati, che causano proprio l’effetto opposto. Uno degli errori più frequenti è quello di coprire gli abbai del cane con le proprie urla, per farlo smettere: quando urliamo, il cane penserà che stiamo ‘abbaiando’ insieme a lui, e quindi non solo non percepirà il rimprovero, ma tenderà ad abbaiare ancora più forte. Ma l’errore peggiore che si possa commettere è un altro: dare al cane un biscottino/croccantino per farlo smettere di abbaiare. Pensiamoci bene: cosa facciamo quando vogliamo insegnare qualcosa al cane? Lo ricompensiamo. Il cane, quindi, percepirà l’elargizione del premio come una ricompensa per aver fatto la cosa giusta. In breve tempo imparerà ad abbaiare ogni volta che vuole qualcosa, considerandolo un atteggiamento positivo, sicuro che noi correremo da lui a suon di coccole e spuntini. Ma quindi, come dobbiamo comportarci? Semplice: ignorandolo. Come prima cosa, assicuriamoci che l’abbaio non rappresenti in quel momento un reale bisogno del cane: abbaiare per avvertirci che deve fare i bisognini, ad esempio, è un atteggiamento positivo e che va incoraggiato. Quando siamo sicuri che il cane sta abbaiando solo per attirare la nostra attenzione, e non per reale necessità, cerchiamo di ignorarlo il più possibile: non urliamo, non cerchiamo di coccolarlo, non guardiamolo nemmeno. Sentendosi ignorato, dovrebbe smettere in poco tempo, e capire che l’abbaio non è un comportamento produttivo. Al massimo, cerchiamo di distrarlo lanciandogli un gioco o causando qualche rumore che attiri la sua attenzione. Altra cosa che possiamo insegnargli, inoltre, è l’abbaio a comando. Utilizziamo comandi semplici, come ad esempio “Parla!” e “Silenzio!”, e, quando il cane risponde correttamente al comando, ricompensiamolo e lodiamolo. Una volta
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