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Ma perché dovremmo comprare un cane, quando potremmo tranquillamente prendere uno gratis? Ovviamente, nessuno ci obbliga all’acquisto in allevamento. Va detto però che i cani d’allevamento sono pregiati e dotati di pedigree: ciò vuol dire che appartengono a una razza ben definita, si conosce la loro discendenza, e quindi sarà possibile prevederne già da cuccioli gli sviluppi fisici e caratteriali. Inoltre, il pedigree è requisito fondamentale per la partecipazione alla maggior parte di mostre, expo e gare, quindi se il nostro obbiettivo è prendere parte a eventi del genere, non abbiamo altra scelta se non quella di acquistare il cane in allevamento. Se invece tutto ciò non ci interessa, e vogliamo soltanto un cane carino e affettuoso che ci faccia compagnia, allora possiamo tranquillamente optare per l’adozione. Sia consultando i vari annunci (affissi nelle bacheche di veterinari, pubblicati online ecc), sia recandoci presso un canile, troveremo facilmente cuccioli di ogni tipo da adottare. Potremmo anche compiere il nobile gesto di adottare un cane anziano, salvandolo così dalla vita in gabbia, almeno per gli ultimi anni della sua vita. I meticci non sono cani di serie b: sono anch’essi svegli e intelligenti, e, con la giusta educazione, impareranno a comportarsi bene e a svolgere comandi ed esercizi molto facilmente.
Ma, se abbiamo deciso di acquistare un cane, un allevamento vale l’altro? Assolutamente no. Innanzitutto, una nota di demerito va ai negozi di animali: evitiamo di acquistare cani in questo tipo di negozi… magari spenderemo un po’ meno che in allevamento, ma potremmo ritrovarci con cuccioli malati o problematici, dato che spesso i cani venduti in negozio sono frutto di allevamenti intensivi, cresciuti in condizioni disastrate e trasportati anche peggio. Tutto ciò con le dovute eccezioni: alcuni negozi di animali fanno semplicemente da tramite tra l’acquirente e l’allevamento, e quindi sono perfettamente affidabili. Ma, anche tra gli allevatori, è opportuno distinguere quelli realmente competenti dagli “allevatori della domenica”, quelli cioè che allevano cani per puro tornaconto economico, senza quindi preoccuparsi del benessere e della qualità dei cuccioli che vendono, e che di conseguenza mancano di rispetto all’acquirente stesso. Innanzitutto, meglio scegliere allevamenti riconosciuti dall’ENCI, l’Ente Nazionale Cinofili Italiani (anche se fra i privati è comunque possibile trovare buoni allevatori). Più che altro, diffidiamo di chi alleva troppe razze alla volta: per seguire bene una razza servono studio e dedizione, per cui un bravo allevatore non ne tratterà mai più di un paio contemporaneamente. Diffidiamo anche di allevatori che tengono troppe fattrici all’opera tutte insieme, perché probabilmente non seguono a dovere le gravidanze. Il metro di giudizio più affidabile, comunque, è sempre il nostro istinto. Chiediamo di poter parlare con l’allevatore e visionare la struttura, saremo noi stessi a renderci conto delle condizioni in cui vengono tenuti i cani e dell’affetto che l’allevatore nutre verso di loro. E teniamo d’occhio anche le reazioni dei cani quando lo vedono: se sono contenti, scodinzolano, e in generale mostrano affetto verso chi li alleva, vuol dire che sono stati cresciuti in un ambiente sereno; se, al contrario, si mostrano indifferenti all’allevatore, o addirittura nutrono timore verso di lui, probabilmente si tratta di animali che hanno vissuto traumi o che sono stati trattati con poco riguardo.
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