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Perché comprare un pastore tedesco in allevamento, spendendo non poco? Semplicemente, perché l’allevamento ci dà la garanzia che quello che stiamo acquistando è davvero un cane di razza. In giro è facile trovare annunci di persone che dicono di vendere “pastore tedesco di razza senza pedigree”, o anche di sedicenti allevatori non riconosciuti da alcuna federazione. Innanzitutto, va detto che ciò che definisce la razza è il pedigree stesso, quindi cani di razza senza pedigree semplicemente non esistono: il semplice fatto che non abbiano il pedigree, rende impossibile considerarli animali di razza. Nel secondo caso invece, quello dei sedicenti allevatori, rischiamo di trovarci addirittura di fronte a cuccioli importati dall’est, sicuramente non puri e magari anche malati. Si tratta in ogni caso di gente che cerca di truffarci: spendiamo magari un po’ meno al momento dell’acquisto, ma ci ritroviamo poi con un cane senza documentazione, praticamente considerabile un meticcio, e che probabilmente andrà incontro a problemi di salute anche gravi. Un allevatore serio, invece, seleziona con cura i suoi cuccioli: ne conosce la discendenza, li segue fin da piccoli, e sarà in grado di darci un cucciolo che risponda pienamente alle caratteristiche fisiche e comportamentali della razza, e da cui non avremo sgradite sorprese col passare del tempo. E’ quello infatti che paghiamo quando acquistiamo un cane di razza: non il cane in sé, quanto piuttosto tutto il lavoro di selezione e dedizione che c’è dietro.
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Non è semplice, però, distinguere un buon allevatore da uno poco affidabile. Innanzitutto, assicuriamoci che l’allevatore in questione sia riconosciuto dall’ENCI. Poi, lasciamoci guidare dal nostro buonsenso. Un allevatore competente è in genere specializzato nell’allevare una sola razza, o al massimo due o tre razze con caratteristiche simili: questo perché allevare una razza richiede uno studio specifico, e quindi è assai improbabile essere esperti abbastanza da poter allevare quindici razze differenti. Inoltre, un allevatore serio vuole bene ai suoi cani: non tiene mai troppe fattrici all’opera, in modo da poter seguire con la giusta attenzione ogni cucciolata, e continua a tenere con sé anche i cani anziani non più utili a scopo riproduttivo, o almeno si assicura che vengano affidati a famiglie che possano prendersene cura. Altra prerogativa dell’allevatore serio è quella di cercare di limitare l’insorgenza di patologie genetiche caratteristiche della razza, tramite il controllo degli incroci. Nel caso del pastore tedesco la malattia più diffusa è la displasia dell’anca, seguita da quella del gomito e da –sebbene con insorgenza minore- patologie oculari. Purtroppo eliminare del tutto queste patologie è impossibile: non si può mai essere sicuri al cento per cento della perfezione del codice genetico di un individuo. Compito dell’allevatore non è quello di sostituirsi a dio creando esemplari perfetti, ma semplicemente quello di tenere sotto controllo la diffusione delle malattie, per quanto possibile. Infine, i cuccioli d’allevamento non vengono mai venduti troppo piccoli (al di sotto dei due mesi d’età), e sono sempre già svezzati, sverminati, e con alle spalle almeno una vaccinazione. Saranno inoltre venduti accompagnati da tutta la documentazione del caso: a partire, ovviamente, dal pedigree, ma anche libretto sanitario, documenti relativi al microchip e via dicendo.
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