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Se la madre del cucciolo è sana, e tutto procede regolarmente, fino alle 3-4 settimane non dovremo preoccuparci dell’alimentazione del cucciolo. Durante quel periodo, infatti, sarà la madre ad allattarlo ogni volta che ce ne sarà bisogno, e il cucciolo crescerà forte e riceverà tutti i nutrienti necessari. Teniamo comunque sotto controllo la crescita del piccolo, e, in caso di anomalie o di sospetti rallentamenti nello sviluppo, consultiamo tempestivamente un veterinario: a volte il latte materno non è sufficiente, e sarà necessario nutrire artificialmente il cagnolino. Attenzione: non va mai utilizzato il latte vaccino! E’ inadatto dal punto di vista nutrizionale, e inoltre mal tollerato dallo stomaco del cucciolo. Va invece acquistato in un negozio per animali dell’apposito latte in polvere per cuccioli. Verso la terza settimana, sarà il cucciolo stesso a cominciare a interessarsi ad altri tipi di cibo. Comincerà ad avvicinarsi con circospezione alla ciotola della madre e tenterà di assaggiarne il contenuto, in genere con risultati abbastanza comici. Dopo un po’ di tempo, guardando la mamma, diventerà più pratico e comincerà a mangiare cibo solido regolarmente. Se invece dobbiamo procedere manualmente allo svezzamento del cucciolo (perché cresciuto con alimentazione artificiale o senza un animale adulto di riferimento), cominceremo verso la terza settimana a proporgli un po’ di cibo diverso dal latte, magari qualcosa di soffice e appetibile come un omogeneizzato o un’apposita mousse per cuccioli. Se il piccolo si rifiuta di mangiarlo, non forziamo la mano, ma lasciamo che si abitui gradualmente a questo nuovo tipo di alimentazione. Quando è molto piccolo, il cucciolo dovrà essere nutrito di frequente, anche ogni 2-3 ore. Una volta completato il passaggio dal latte al cibo solido (che dovrà comunque avvenire in maniera graduale), invece, sarà pronto a seguire un regime alimentare più regolare.
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Abbiamo completato con successo lo svezzamento del cucciolo, o ne abbiamo adottato uno già svezzato (e in genere tutti gli animali che vengono venduti da un allevatore o affidati da un canile lo sono già, dato che per legge devono avere un’età superiore ai due mesi)… e ora? Come ci regoliamo per la sua alimentazione? Come si è già detto in precedenza, la dieta casalinga è sconsigliata. Se già per un cane adulto il rischio di squilibri alimentari è alto, ciò è ancor più vero nel caso dei cuccioli, che devono affrontare la delicata fase della crescita e hanno bisogno di tante sostanze nutritive. Fortunatamente, ci vengono ancora una volta in aiuto i mangimi industriali. Esistono infatti delle tipologie di cibo pensate apposta per i cuccioli, ricche di elementi necessari alla crescita: se acquistiamo un mangime specifico (facciamoci consigliare dal veterinario una buona marca) e seguiamo le dosi riportate sulla confezione, assicureremo al nostro cucciolo un’alimentazione equilibrata. Possiamo sia optare per le crocchette, che sono facilmente digeribili, si conservano a lungo e fanno bene ai denti, sia per un’alimentazione combinata di crocchette e cibo umido (quest’ultimo, più profumato, soddisferà anche il palato e l’olfatto del nostro Fido); sconsigliata invece un’alimentazione a base di solo cibo umido. Per quanto riguarda la frequenza dei pasti, molto cambia in base alla razza e alla taglia dell’animale, quindi è meglio chiedere consiglio al veterinario. In linea di massima, comunque, i cuccioli dovrebbero mangiare 4-5 volte al giorno; col passare dei mesi, poi, sarà possibile ridurre progressivamente la frequenza dei pasti, fino ad arrivare ai canonici due pasti al giorno di un cane adulto.
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