Cuccioli cane

Cuccioli cane: come crescono?

Nel parlare di cuccioli di cane, irrimediabilmente è necessario far un accenno ai due tipi di prole che si possono incontrare in natura; infatti, solo conoscendo che tipo di prole è quella canina, è possibile comprendere tutti gli sviluppi cui questa specie è soggetta.

Quando si parla di specie bisogna individuare, da un punto di vista filogenetico ed ontogenetico, la collocazione di questa specie in natura. In primo luogo bisogna individuare se l’animale che vogliamo considerare è una preda o un predatore; anche perché il comportamento alimentare, predatorio e il tipo di prole saranno tutti diversi. Nella valutazione dei tempi di sviluppo (prenatali e postnatali) si osserva come ogni specie possegga una tempistica completamente differente (questo dipende anche dalle stagioni). La prole viene suddivisa in precocial e altricial.

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La suddivisione della prole

cuccioli cani crescita - Precocial o precoce: è quella prole che a poche ora dalla nascita assume la posizione quadrupedale e cammina. Questo tipo di prole appartiene alle prede (bovini, ovini, ecc … ) le quali, in linea generale, sono animali che vivono in branco. I piccoli devono essere autonomi e in grado di seguire tutta la mandria già a poche ore dal parto.

- Altricial o inetta: è la prole soprattutto dei predatori (canidi, felidi, ecc … ). Il predatore tende a costruirsi un nido dopo il parto (non prima perché nel luogo del parto vi sono dei particolari odori che sono un richiamo olfattivo per altri predatori). Le madri dopo aver costruito queste tante, si allontanano alla ricerca di cibo dato che la prole non è in grado (e non lo sarà per molto tempo) di procacciarselo da sola. Se si vive in gruppo è possibile assistere al fenomeno di accadimento da parte di altre femmine.

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La stimolazione dei cuccioli

cuccioli cani svezzamentoI tempi di sviluppo della prole inetta sono molto più lenti di quelli della prole precoce. Infatti i cuccioli di cane (che sono prole altricial) cominciano a camminare dopo due settimane dalla nascita. Negli animali è presente un processo di apprendimento, pertanto, se sottoposti a particolari stimoli, essi rispondono con un particolare comportamento. La prole inetta alla nascita non è del tutto autosufficiente, soprattutto dal punto di vista sensoriale: si pensi che i cuccioli di cane e di gatto appena nati sono “sordi e ciechi” (più sono esposti alla luce, più ritarderanno l’apertura degli occhi).

La giusta stimolazione dei cuccioli è importantissima, quindi risulta di estremo interesse sapere quando avvicinarsi all’animale: non andare ad affrettare troppo con una manipolazione eccessiva!


I periodi di sviluppo

Nel cucciolo è possibile determinare dei periodi di sviluppo, nei quali si andranno ad individuare dei comportamenti tipici sia del cucciolo che della madre. I distinti periodi di sviluppo sono:

1. Periodo prenatale: recenti studi hanno dimostrato che già la stimolazione della madre (l’alimentazione durante la gravidanza, il rapporto con l’uomo ed altro ancora) si ripercuote in maniera positiva o negativa sull’indole dei cuccioli stessi. Infatti le femmine (discorso che può essere allargato a tutti i mammiferi)mattono in atto tutta una serie di cure parentali. In casi di soggetti alimentati male o fortemente stressati, difficilmente questa riuscirà a mettere in atto le giuste cure o non metterle affatto in atto.

2. Periodo neonatale (dalla nascita fino alle seconda settimane): il cucciolo è “cieco e sordo” e, quindi, dipende interamente dalla madre. Sia i cuccioli che la madre esibiscono comportamenti innati, come quelli della richiesta di cure (vocalizzazioni nel momento in cui la madre si allontana) o come quelli riflessi (orientamento e suzione, i piccoli grazie alla fuoriuscita di piccole gocce di latte riescono a riconoscere la madre). Il tatto è sviluppato, infatti hanno percezione del dolore cutaneo.

3. Periodo di transizione (dalle seconda alle terza settimane): questo comprende la fase della trasformazione. In questo periodo si assiste ad un rapido sviluppo fisico, in particolare degli organi di senso; inoltre i cucciolo prendono coscienza di stimoli ambientali quali luce e rumori. In questa fase comincia ad assumere un’importanza particolare il contatto sociale. Alla fine di questo periodo il cucciolo inizia ad assumere alimenti molli in ciotola (nel caso di cani che vivono a stretto contatto con l’uomo) o inizia a masticare cibo masticato precedentemente dalla madre (per i cani liberi in natura). Nelle primissime fasi di vita è di vitale importanza il sonno, che ha anche la funzione di andare a stimolare l’ormone della crescita.

4. Periodo di socializzazione (dalle terza alle dodicesima settimana): è in questo lasso di tempo che il cucciolo prende piena coscienza dell’ambiente che lo circonda e reagisce in modo appropriato agli stimoli che gli vengono sottoposti (ovviamente solo a quelli che riesce a recepire). I cuccioli iniziano a lasciare la cuccia per manifestare comportamenti di eliminazione. A otto settimane i cuccioli distinguono nettamente le varie aree, ad esempio quelle dove mangiano da quelle dove dormono. Iniziano ad assumere alimenti solidi. Tale periodo comprende la fase sensibile per l’imprinting filiale e sessuale, per cui i cuccioli definiscono l’appartenenza alla specie. Il contatto con la madre diviene meno frequente e viene sostituito da un aumento delle interazioni di gioco con i compagni della stessa cucciolata. Inizia, quindi, il gioco e il comportamento aggressivo verso i fratelli. A cinque settimane i cuccioli corrono insieme come in un piccolo branco e a sette settimane possono iniziare attacchi di gruppo verso un singolo elemento. Questa è la fase in cui hanno inizio le socializzazioni non verbali, basate sulle posture assunte dal corpo; e legata all’insorgenza di comportamenti sociali c’è anche la determinazione al proprio rango, in più l’abilità nell’instaurare relazioni sociali rende anche più facile l’approccio dell’uomo. I cuccioli fino alle cinque settimane non hanno problemi ad avvicinare persone sconosciute, dopo questa età diventano sempre più prudenti verso persone o situazioni sconosciute. Intorno alle cinque settimane, quindi, possono essere tranquillamente essere presi in braccio ed accarezzati. Soggetti che, fino agli oltre sei mesi non hanno avuto mai una relazione con l’uomo, possono reagire alla sua presenza in quanto spaventati. La motivazione sociale all’avvicinamento supera la paura fino al’età di otto settimane. Da questo punto in poi i cuccioli risultano essere particolarmente sensibili a stimoli psicologicamente e fisicamente angoscianti. La tendenza a reagire alla paura è stata relazionata alla fine del periodo di socializzazione.

5. Periodo giovanile (dalla dodicesima alla maturità sociale): lasso di tempo in cui il cucciolo è maggior propenso ad esplorare l’ambiente. Lo svezzamento è ormai completo. La madre rifiuta le richieste diattenzione del cucciolo per cui diviene quasi aggressiva se il cucciolo è troppo insistente (è anche così che il cucciolo impara a relazionarsi con la paura), seguono poi gesti di riappacificazione che riducono le minacce della madre. In questo periodo si stabiliscono le vere basi per l’apprendimento futuro.

6. Maturità sociale: la fine del periodo giovanile è segnata con la maturità sessuale all’età compresa tra i sei e i nove mesi. La maturità sociale comportamentale verranno raggiunte più tandi rispetto a quella sessuale. Anche se nei canidi selvatici la maturità sessuale coincide con quella sociale, il tutto avviene tra i dodici e i diciotto mesi, intorno a tale periodo si iniziano anche a stabilite reazioni di aggressività verso i proprietari e gli estranei.

Questi periodi non sono così nettamente scanditi dal tempo, esistono le varie differenze individuali che fanno si che ogni organismo, a suo modo, sia unico.




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