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Per tutelare e salvaguardare la salute intestinale nel nostro cane è importante spingerlo ad assumere costantemente una buona quantità di fibre, le quali, non essendo assimilabili, aiutano a tenere il suo intestino pulito e sgombro. Altre fibre, parzialmente assimilabili, forniscono energia alla flora intestinale del cane contribuendo ad un suo corretto funzionamento. L’importante è non esagerare con l’assunzione di fibre perché se una dieta povera di fibre potrebbe causare qualche danno nel cane e debilitarlo rendendolo recettivo di fronte a patologie dell’intestino, anche una dieta troppo ricca di fibre potrebbe finire per creare un problema per la sua salute. Un buon modo per controllare l’assunzione da parte del nostro amico a quattro zampe delle fibre è di leggere attentamente dietro la confezione del suo cibo e assicurarsi che la “fibra cruda” non sia presente in esso con valori al di sopra del 5%”. Questo anche perché un cibo con una dose maggiore di fibre potrebbe risultare difficilmente digeribile, e quindi contribuire ad una digestione troppo lenta se non problematica. Troppa fibra, per assurdo, potrebbe portare nel cane anche a fenomeni di stitichezza.
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Un corretto regime dietetico per il nostro cane prevede non uno ma tre tipi di fibra differenti, che vengono classificati secondo il loro grado di fermentabilità. Abbiamo quindi fibre altamente fermentabili, moderatamente fermentabili e non fermentabili. Esempi di fibra altamente fermentabile sono presenti nella pectina, gomma di semi di carruba, gomma di semi di robinia e gomma di talha. Queste fibre vengono scomposte ed assimilate subito nell’intestino, per questo motivo se nella dieta del cane sono presenti troppe fibre di questo tipo, le sue feci perderanno di consistenza fino a diventare liquide e potrebbe formarsi una quantità innaturale materiale gassoso. Le fibre non fermentabili, (ne è un esempio la cellulosa), non vengono attaccate dai batteri dell'intestino durante la digestione, restano intatte e vanno a formare dei depositi che stimolano la motilità dell’intestino. Le fibre moderatamente fermentabili infine, come la barbabietola, contribuiscono all’assorbimento delle sostanze nutritive permettendo quindi il rifornimento di energia da parte delle cellule dell'intestino ed il loro continuo ricambio, mantenendo quindi il tessuto in perfetta salute. Sono anche le responsabili delle feci di consistenza normale.
Se il nostro cane ha un intestino delicato può succedere che la diarrea diventi un disturbo, nel complesso innocuo ma frequente. Per questo motivo può essere utile essere preparati all’evenienza tenendo in casa una scorta che comprenda: un gastroprotettore in forma di polvere o gel, un blando antispastico contro i dolori intestinali e, se consigliato dal veterinario, un antibiotico che rimetta in sesto i batteri intestinali.
Nel caso si decida di portare il proprio cane affetto da diarrea dal veterinario, può essere utile portare con sé un campione di feci da fargli analizzare, che servirà per individuare, nel caso, la causa della diarrea. Oltre alla visita e all'esame delle feci, a volte c’è bisogno di altri tipi di indagini, come i più comuni esami del sangue, radiografie o ecografia; il discorso vale soprattutto quando nonostante le prime cure non si riesca a riscontrare un netto miglioramento. Probabilmente esami così approfonditi non sono necessari ogni volta che il cane accusa il disturbo, ma spesso possono servire a scongiurare il rischio di patologie più serie. Per fortuna nelle forme di diarrea lieve può bastare una terapia medicinale (che, in base alla causa può prevedere antiparassitari, antibiotici, regolatori della motilità intestinale, o semplici astringenti) assieme all’accortezza di dare al cane malato degli alimenti più leggeri e digeribili. Quando invece la diarrea è persistente e va avanti da tempo potrebbe esserci bisogno di recuperare liquidi attraverso flebo di soluzione fisiologica e glucosio.
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