Il primo suggerimento è di capire la “personalità” del gatto e riflettere sull'affetto che si lega tra il padrone e il micio. Se il gatto è abbastanza indipendente, lo si può lasciare solo, assicurandosi ovviamente, che una persona di fiducia, incaricata dalla famiglia, provveda alla cura e al fabbisogno dell'animale ogni giorno, gestendolo però, adeguatamente. E' importante la somministrazione del cibo e dell'acqua una volta al giorno e di lasciare non una, ma due cassette per i bisogni, così che sarà il gatto a scegliere. La casetta deve essere pulita regolarmente e quindi, indicare alla sorvegliante del gatto, di pulirla costantemente. Inoltre lasciare molti giochi per il gatto, così da non sentirsi solo. Se invece l'animale ama la compagnia, la pensione per gatti, potrebbe essere un'opzione.
I gatti sono animali del deserto, di qualsiasi razza appartengano e il loro patrimonio genetico, è predisposto, a conservare quanto più possibile l'energie e l’acqua anche in condizioni più estreme. Il comportamento che si può vedere nei giorni di gran caldo ne è una dimostrazione: infatti passano il loro tempo, sdraiati o comunque appiattiti sul pavimento da sembrarne parte, mangiano molto di meno e soprattutto la notte, sono di solito meno attivi di quanto si è abituati a vedere in un gatto. I gatti a pelo lungo, soprattutto i persiani, e dotati di un tipo di pelo che tende ad annodarsi, devono essere tosati all’inizio dell’estate, così da disperdere meglio il loro calore corporeo, non ingeriranno pelo che possono causare gastriti e fecalomi e la pelle sarà più asciutta e pulita, così da essere più resistente alle spore fungine, che sono più aggressive durante il periodo estivo. Anche il cibo deve essere calibrato, con la preferenza di cibo umido (servita però, solo dopo il tramonto -ndr). Le crocchette vanno sempre bene e possono sempre essere lasciate a disposizione, per gli spuntini che adorano fare durante la giornata. Un trucco per fare bere ai gatti, che sono molto parsimoniosi nella loro assunzione di acqua, è di aggiungere nella ciotola dell'acqua 1 o 2 gocce di tintura madre di valeriana, che è una pianta il cui profumo, simile a quello dell’erba gatta, attrae i gatti. Se le vacanze sarebbero sempre così tranquille, andrebbe tutto bene, ma quando si fa una vacanza, arriva il problema. Il gatto? Ci sono tre opzioni: lasciarlo a casa da solo, portarlo insieme a sè oppure lasciarlo presso una pensione per gatti. Ogni opzione ha i suoi pro e i suoi contro, anche se conoscendo i gatti, la prima, ovvero quella di lasciare il gatto in casa da solo, è sicuramente quella che ameranno di più. I gatti sono animali molto abitudinari, vivono in un mondo tutto loro, fatto di odori per marcare il territorio, e sentendo giorno dopo giorno, questi loro odori, che ha un effetto molto simile a quello delle endorfine, li tranquillizza e li rassicura. La disponibilità di un familiare o addirittura di un cat sitter esperto, disponibile ad andare a trovare il micio ogni giorno, provvedendo a tutte le necessità del micio come anche coccole e giochi, farà si che il gatto superi l'assenza dei padroni, senza alcuna sofferenza.
Oggi è molto più facile decidere di portare con sé in vacanza il proprio gatto, dato che la scelta di alberghi e strutture attrezzate che accettano gatti, si sta sviluppando ogni giorno sempre di più. Prima di avventurassi in una vacanza con il proprio gatto, è meglio portarlo prima dal veterinario, per un controllo generale e per verificare tutte le vaccinazioni, così da non crearsi nessuna spiacevole sorpresa. Se Il soggiorno della vacanza è all'estero, oppure in Sardegna, o in Trentino o in Valle d’Aosta, è necessario effettuare la vaccinazione contro la rabbia. I gatti di solito non amano viaggiare, anche se in realtà non soffrono il mal di macchina. In realtà, i gatti che stanno male in macchina, avendo sintomi come il vomitare o episodi convulsivi, sono davvero pochissimi, e in questi casi il veterinario di fiducia potrà somministrare al paziente, un sedativo. Alcuni gatti esprimeranno la loro disapprovazione di non voler viaggare, nei primi chilometri, miagolando o addirittura facendo pipì, per poi dormire per il resto del tragitto. La migliore sistemazione per il proprio gatto, mentre si è in macchina, è quella di un trasportino chiuso, di dimensioni abbastanza grandi ma non eccessive, con un fondo ricoperto da alcuni pannoloni assorbenti; il trasportino va posizionato in un punto ben areato della macchina ed evitare di metterlo sotto il sole. Vietato somministrate cibo e acqua durante tutto il viaggio. Se non si ha l’aria condizionata nella macchina, bisogna fermarsi almeno ogni 3 ore ed accarezzate il micio, con la mano bagnata, così da rinfrescarsi un po'. In ogni caso, il micio non deve mai uscire dal trasportino mentre la macchina è in movimento, perché oltre ad essere vietato per legge, è anche pericoloso per il conducente che guida l'auto. Se il viaggio è all’estero, oltre alle varie vaccinazioni che si deve sottoporre il gatto e di cui detto prima, è necessario che il micio sia provvisto di microchip e di passaporto. Ogni regione comunque, ha le sue regole in materia, ma in qualsiasi posto si dovrà essere provvisti di passaporto veterinario dell'animale e microchip integrato.
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