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Acquistiamo anche delle spazzole per coccolare il pelo del nostro micio, e dei giochini appositi per farlo divertire. Può essere utile anche munirsi di un tiragraffi (anche un pezzo di tronco va benissimo), per permettere al gatto di affilarsi gli artigli e cercare di salvare la mobilia.
Di fondamentale importanza, infine, è la lettiera.L’invenzione della lettiera si fa risalire alla fine degli anni 40, ad opera di un americano del Minnesota, ed è al giorno d’oggi uno degli accessori fondamentali per chiunque voglia tenere un gatto in casa.In commercio esistono cassettine di diverso tipo, sia aperte, sia chiuse e dotate di filtri antiodore. Se teniamo la lettiera sul balcone (cosa comunque sconsigliata nei mesi invernali, o se il gatto è troppo piccolo, poiché gli sbalzi di temperatura potrebbero essere dannosi), va benissimo una lettiera aperta: a tale scopo possiamo anche utilizzare una semplice cassettina di plastica, purché sia abbastanza ampia.Se invece la teniamo in casa, è meglio optare per una lettiera chiusa, così da ridurre al minimo il rischio di cattivi odori.Una volta sistemata la cassettina, il passo successivo è la scelta della lettiera vera e propria, ovvero della sabbietta che andremo a mettere al suo interno. Evitiamo di utilizzare ciò che capita (sabbia, segatura e simili), e affidiamoci invece alle numerose lettiere apposite in commercio; non esiste la lettiera universalmente perfetta, sta a noi provarne più di una e vedere con quale ci troviamo meglio, e quale è più apprezzata dal nostro micio.
I tipi principali di lettiere sono:- Lettiere normali: sono le più economiche e le più semplici da trovare, ma hanno l’inconveniente di essere complicate da pulire. Spesso infatti è difficile circoscrivere la parte sporca, e questo porta a doverle cambiare completamente tutti i giorni;- Lettiere profumate: utili per coprire i cattivi odori, sono comunque in linea di massima sconsigliate, perché la profumazione il più delle volte infastidisce il gatto e lo porta a sporcare fuori;- Lettiere agglomerabili: più costose di quelle normali, risultano però alla lunga più convenienti. La parte sporca, infatti, va a formare una sorta di ‘pallina’ facilmente eliminabile, riducendo al minimo gli sprechi;- Lettiere naturali: costituite da trinciati naturali, sono comode perché possono essere semplicemente gettate nel wc, ma devono essere sostituite tutti i giorni e spesso non sono particolarmente gradite ai gatti.La corretta pulizia della lettiera è fondamentale, se vogliamo che il nostro gatto la utilizzi (e che la nostra casa non puzzi perennemente di pipì).
La frequenza della pulizia dipende dal tipo di sabbia utilizzata: in linea di massima, le lettiere normali vanno cambiate anche una volta al giorno, mentre quelle agglomeranti vanno sostituite totalmente una volta a settimana, avendo cura di eliminare però ogni giorno, con una palettina, i rifiuti solidi e le palline di sabbietta sporca.Una volta gettati rifiuti organici e sabbia negli appositi contenitori, puliamo la cassettina con un goccio di detersivo (va bene quello per i piatti; assolutamente da evitare invece l’ammoniaca, che potrebbe essere dannosa per il micio). Raschiamo bene dal fondo qualsiasi residuo di sporco con una spugnetta.Terminata l’operazione, asciughiamo la cassettina e riempiamola circa fino a metà di sabbietta pulita.Educare il gatto all’utilizzo della lettieraSi è già detto che i gatti sono animali molto puliti, nonché piuttosto abitudinari: questo semplifica le cose, rendendoli naturalmente predisposti all’utilizzo della lettiera. Appena portiamo il micio a casa, mostriamogli tutti gli spazi che lo riguarderanno più da vicino, e quindi la cuccia, le ciotole, e ovviamente la lettiera. Appoggiamolo delicatamente sulla lettiera, e muoviamogli le zampine simulando il gesto di scavare: generalmente, questa semplice cosa è sufficiente a far sì che il gatto capisca che quello è il luogo deputato ai suoi bisognini.Può capitare che il gattino non capisca al primo colpo: in tal caso non scoraggiamoci e non perdiamo la pazienza… continuiamo a ripetere la manovra altre volte, finché non capisce ciò che gli stiamo comunicando.E se il gatto sporca comunque in casa, che fare? Teniamo presente che fare i bisogni a terra non è un comportamento naturale per un gatto: se ciò avviene, evidentemente il felino sta cercando di comunicarci che c’è qualcosa che non va. Sta a noi capire dove sbagliamo e risolvere il problema .
Alla base del suo comportamento poco educato potrebbe esserci una semplice ricerca di attenzione: forse di recente lo abbiamo trascurato, o abbiamo passato troppo tempo fuori casa, o siamo stati avari di coccole. Facciamogli sentire il nostro affetto e dedichiamogli del tempo; spesso basta questo a risolvere l’emergenza bisognini.Se invece siamo sicuri di esserci dedicati a lui a sufficienza, il problema potrebbe risiedere in una cattiva gestione della lettiera. Assicuriamoci che sia posizionata in un posto tranquillo, non di passaggio, in cui il gatto possa avere la sua privacy e fare ciò che deve senza sentirsi osservato; inoltre, va ribadito nuovamente che è importantissimo tenere la lettiera lontana dalle ciotole. Nessun felino pulito sporca nello stesso posto in cui mangia, questa è una regola fondamentale.Infine, accertiamoci che la lettiera sia tenuta ben pulita, ed eventualmente cambiamo la tipologia di sabbietta utilizzata… il nostro gatto potrebbe preferirne un tipo diverso: cercando tra i diversi tipi di lettiere in commercio, troveremo alla fine qualcosa che incontra i suoi gusti.Una menzione particolare va ai gatti anziani: proprio come le persone, anche gli animali anziani possono soffrire di occasionale incontinenza, e in tal caso bisogna chiudere un occhio e avere pazienza, putroppo non possono fare nulla per evitarlo.Ricordiamoci inoltre che rimproverare il gatto quando sporca in giro per casa è un nostro diritto, ma la cosa ha reale utilità solo se lo si coglie sul fatto: in tal caso, prenderlo per la collottola e metterlo nella cassettina può essere realmente utile a fargli capire dove ha sbagliato.In tutti gli altri casi, invece, quando il rimprovero non è immediato, risulta totalmente inutile: il gatto non capirà perché siamo arrabbiati con lui, e otterremo come unico risultato quello di indispettirlo e metterlo di cattivo umore.
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