Alfie va in vacanza Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,5€ (Risparmi 1,5€) |
Tra le malattie virali che più facilmente e con frequenza possono andare ad intaccare lo stato di buona salute del nostro amico felino possiamo ricordare: la rinotracheite felina, ossia un’influenza felina piuttosto diffusa e di facile contagio; la rinotracheite va a colpire l’apparato respiratorio del nostro amico a quattro zampe, provocando febbre, starnuti, forti attacchi di tosse, secrezione eccessiva di muco e pus e anche inappetenza e depressione; contro questa malattia è possibile agire con una semplice vaccinazione. Ancora, possiamo ricordare la leucemia felina, denominata FelV, la quale provoca un blocco dell’apparato respiratorio unito ad uno stato di debolezza generale dell’animale, che gli porterà inappetenza, vomiti, nausee e simili effetti; anche in questo caso, si consiglia di sottoporre l’animale ad una preventiva vaccinazione contro tale malattia. Ricordiamo, inoltre, la gastroenterite infettiva, il cui nome scientifico è panleucopenia, malattia che provoca un generale ed intenso indebolimento dell’animale che, nei gatti molto piccoli, può provocare addirittura la morte; anche in questo caso, si consiglia di sottoporre il cucciolo alla vaccinazione specifica contro tale malanno, onde evitare un pericolo così forte per la sua salute fisica. Ancora, può essere ricordata la rabbia, una malattia che colpisce non solo i gatti ma anche altri animali, come, ad esempio, i cani, e che può facilmente essere trasmetta all’uomo tramite morsi o ferite anche lievi; i sintomi della rabbia sono estremamente evidenti, l’animale, infatti, tende ad avere sbalzi di umore e a diventare, in alcune occasioni, molto aggressive; anche in questo caso, risulta estremamente opportuno vaccinare preventivamente l’animale, anche in virtù del fatto che non esiste, ad oggi, una cura ritenuta totalmente valida. Ancora, ricordiamo l’immunodeficienza felina, la quale provoca un generale indebolimento dell’animale, con perdite eccessive di peso, dermatiti, gengiviti, diarrea e vomiti ed altri sintomi simili; si tratta di una malattia altamente contagiosa che non può essere evitata ancora tramite vaccino. Infine, possiamo ricordare la clamidiosi, ossia una malattia molto forte che va a colpire le vie respiratorie dell’animale e che può essere trasmessa all’uomo o ad altri animali; questa malattia può, però, essere evitata tramite la sottoposizione dell’animale ad una vaccinazione o può essere curata con degli ordinari antibiotici. Ovviamente, si tratta di un elenco non esaustivo delle malattie virali che possono colpire il nostro amico a quattro zampe; nel caso in cui, quindi, si manifestino dei sintomi e dei comportamenti non usuali nel nostro amico felino, si consiglia di rivolgersi immediatamente al proprio veterinario di fiducia, il quale saprà senza dubbio indicarci l’eventuale presenza di un malessere diverso da quelli sopra elencati.
Il gatto che chiedeva aiuto Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,07€ (Risparmi 1,43€) |
Le malattie virali che possono andare a colpire il nostro amico felino possono, in alcuni casi, essere trasmesse anche all’uomo. Questo particolare tipo di contagio, infatti, riguarda le zoonosi, ossia quelle malattie che possono essere trasmesse dagli animali, domestici o meno, agli uomini. Il contagio può avvenire in maniera differente, a seconda della malattia che ha colpito il gatto: in alcuni casi, infatti, il semplice contatto con l’animale può risultare infettivo, a causa della trasmissione di aria o di saliva, in altri casi, invece, è necessario, affinché avvenga il contagio, il realizzarsi di un’azione diversa, come un morso o un graffio, come, ad esempio, nel caso della rabbia. I soggetti più a rischio sono, ovviamente, coloro che posseggono delle scarse difese immunitari, come soggetti affetti da patologie di diversa natura o come, ad esempio, i neonati o le persone estremamente anziane e deboli. È importante, in caso di zoonosi, evitare un contatto eccessivo con l’animale, soprattutto nel caso di persone a rischio, ed essere molto attenti all’igiene, propria e dell’animale.
COMMENTI SULL' ARTICOLO