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La diarrea, in ambito pratico, è dovuta ad un eccesso di acqua nelle feci, dunque ad una ridotta capacità dell’intestino di assorbire liquidi. In base alle sue caratteristiche peculiari si può distinguere in quattro forme diverse: osmotica, secretoria, da alterazione della permeabilità (essudativa) o da alterazione della motilità. La diarrea osmotica è dovuta ad una eccessiva ingestione di soluti non assorbibili, solitamente causata da una eccessiva alimentazione o da un cattivo assorbimento dei nutrienti. In quest’ultimo caso probabilmente la disfunzione è legata a qualche patologia in corso da parte del pancreas, oppure da affezioni della mucosa dell’intestino tenue (ad esempio, in caso di infiammazioni intestinali). La diarrea secretoria è originata da un’eccessiva secrezione di liquidi nel condotto gastroenterico. Può essere causata dalla produzione di una tossina da parte di un batterio, lo Stafilococco aureo oppure semplicemente dall'aumento della presenza di batteri che possono bloccare la funzione di assorbimento dei grassi da parte degli acidi della bile. In questo modo la mucosa gastroenterica viene distrutta causando una cattiva o parziale digestione, portando di conseguenza alla diarrea. La distruzione della mucosa gastroenterica è foriera di ulcera. Altro tipo di erosioni della mucosa possono essere effetto dell’utilizzo di alcuni farmaci antinfiammatori, oppure lascito di patologie come l’enterite virale o infiammazioni intestinali e linfomi. Le alterazioni della motilità infine causano diarrea perché limitano il tempo di contatto tra il contenuto dell’intestino e i villi intestinali. Riducendo questo passaggio i liquidi non assorbiti finiscono per uscire assieme alle feci.
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La terapia per arginare la diarrea, quando questo è sintomo di una patologia, dipendono ovviamente dal tipo di malattia diagnosticata. Spesso non servono medicinali, basterà cambiare le abitudini comportamentali del gatto e variare la sua dieta sostituendo uno o più pasti con cibo altamente digeribile. Quando invece il veterinario ricorre ai farmaci, si può trattare con antibiotici, astringenti, farmaci antiparassitari, o regolatori intestinali, secondo il problema rintracciato e diagnosticato nell’animale. Quando ripetuti fenomeni di diarrea hanno portato ad una visibile disidratazione del gatto il veterinario può anche descrivere la somministrazione di liquidi per via sottocutanea (iniezioni) o endovenosa (flebo). Purtroppo oggi, con la crisi in agguato continuo, una delle prime cose su cui le famiglie tendono a risparmiare è l’acquisto del cibo per i propri animali, capita spesso perciò che il gatto si ritrovi a mangiare alimenti non di elevata qualità o addirittura, gli avanzi del pranzo. Queste condizioni sono tra le prime cause della diarrea nei nostri amici felini. Non è mai abbastanza ripetuto che un relativo (e apparente) risparmio sulla qualità del cibo che offriamo al nostro gatto sarà probabilmente la causa di spese aggiuntive e non prevedibili dal veterinario. Il gatto è in natura un essere carnivoro ed ha bisogno di grandi quantità di proteine e grassi animali, insieme ad una sostanza, la taurina che, essendo presente soltanto nelle interiora dei topi, oggi viene aggiunta come integratore ad alcuni alimenti di alta qualità. Anche il pollo è un alimento che non deve mancare mai nella dieta, anche casalinga, del gatto. E se il micio non sembra gradire le verdure, per fargli mangiare qualcosa che stimoli il suo intestino al posto delle fibre si può provare ad offrirgli dello yoghurt bianco non zuccherato, per somministrargli fermenti lattici.
Se il micio con diarrea non sembra avere altri problemi ma resta vispo e giocherellone si può provare a somministrargli mezza fialetta di enterogermina due volte al giorno, insieme a del macinato freschissimo crudo. Anche un po’di sano digiuno potrebbe servire allo scopo senza l’assunzione di farmaci. Se invece di troviamo davanti ad un micetto con meno di sette mesi e se vediamo che la diarrea si fa insistente e si associa a vomito bisogna consultare immediatamente il veterinario. I gattini molto piccoli si disidratano con una fretta impressionante e questa condizione per loro può essere fatale. Sicuramente la prima prescrizione del veterinario sarà a base di antielmintici, consigliati allo stesso modo per gatti da appartamento e per quelli che sono abituati a uscire, perché gli elminti, un tipo di vermi, sono quasi sempre i primi responsabili di diarrea dissociata da patologie. Il veterinario contattato potrebbe anche consigliare, come dicevamo un giorno di digiuno, che servirà a espellere completamente eventuali cibi non digeriti. Accompagnate al digiuno possono essere consigliate anche soluzioni glucosate, aminoacidiche ed elettrolitiche, oltre all’acqua. Se il digiuno non ha sortito l’effetto sperato il medico potrebbe consigliare di accantonare per un po’ il solito cibo e provare ad offrire al gatto della carne fresca cotta al vapore, sempre accompagnata da somministrazione di fluidi sotto cute o tramite flebo, per recuperare la grande quantità di fluidi che sono andati via con le feci. Anche l’assunzione di un acido grasso come l’omega3 può aiutare a ristabilire la flora intestinale e a placare eventuali infezioni del tratto. Per questo motivo molti alimenti per gatti sono arricchiti di questo acido grasso, per verificarlo basterà leggere sul retro della confezione se l’omega 3 è compreso nella lista. In caso contrario si può arricchire la dieta del nostro gatto con l’aggiunta di succulenti pesciolini come salmone, trota, sgombro, acciuga, meglio freschi per evitare che risultino troppo grassi.
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