Rogna

Cosa è la rogna

La rogna è una patologia causata da parassiti, della famiglia degli Acari. Questi animaletti sono di forma solitamente tondeggiante e con zampette millimetriche intorno al corpo. Gli acari sono presenti ovunque, anche in casa nostra, per fortuna il particolare tipo di acaro che infetta la rogna non si riproduce senza la presenza di soggetti infetti. Per il gatto la rogna più diffusa è conosciuta come Rogna dell’orecchio, ma presente e pericolosa (o almeno fastidiosa) è anche la rogna da notoedris , che infetta tutta la superficie corporea: segni evidenti li lascia su corpo, testa, arti e collo. Anche l’acaro della scabbia può infettare il genere felino, anche se con possibilità meno accentuate, la malattia che ne consegue però è altamente contagiosa. La scabbia è conosciuta anche con il nome di “rogna sarcoptica”. Da ciò che si è detto è quindi risultato chiaro che vi siano vari tipi di rogna a seconda dell’agente infettante. La rogna Sarcoptica per esempio, è causata dall’acaro Sarcoptes scabiei, che le da il nome. Si parla, in genere, di parassiti “obbligati”, ovvero che non hanno possibilità di sopravvivere lontano dal corpo che li ospita e quasi sempre quindi concludono l’intero ciclo vitale sull’ospite stesso. Il loro ciclo vitale è assai rapido: l’evoluzione uovo, larva, parassita adulto si completa in soli ventuno giorni.
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Il Contagio

gatto La più importante via di trasmissione è sicuramente il contatto. Infatti gli acari che hanno già deposto le uova sul corpo ospite possono lasciarle incustodite ed insidiarsi in un nuovo soggetto per ricominciare il ciclo riproduttivo. Le larve del primo ospite si nutriranno da sole di cellule morte e liquidi infetti per diventare adulti. Dunque in caso di rogna attestata da parte del veterinario è necessario isolare l’animale da altri, per impedire il diffondersi della malattia. Sono pochissime le tipologie di rogna che attecchiscono sull’uomo, una volta consultato il veterinario sapremo se dobbiamo prendere provvedimenti anche per tutelare la nostra salute durante la terapia nei confronti del nostro gatto. Per avere la certezza del tipo di rogna, dunque l'unica cosa da fare è recarsi dal veterinario per sottoporre il nostro gatto a degli esami specifici. Si tratta di procedure molto semplici e minimamente invasive. Solitamente basta prelevare un campione di pelle o un ciuffo di peli dall’animale malato e sottoporlo ad una accurata osservazione al microscopio. In questo modo si individua il parassita e, di conseguenza il tipo di malattia. Questa comprensione servirà anche per decidere la cura più adeguata per debellare il parassita in questione. Spesso il medico è costretto a prescrivere anche una terapia per le lesioni provocate più che dalla malattia stessa dall’insistente grattarsi del gatto.

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Cheyletiellosi

cane con rognaProvocata da un gruppo di parassiti del tipo cheyletiella, anche questa patologia è una rogna che infetta non solo i gatti, ma anche cani, esseri umani e pure altri mammiferi domestici di dimensioni ridotte. Come succede nella rogna sarcoptica, questi parassiti passano con molta semplicità dagli animali portatori a quelli sani, in questo caso si trasferiscono senza problemi anche da razza a razza, è perciò molto contagiosa per cui bisogna correre subito ai ripari e curarla al più presto possibile. Il forte prurito la accomuna agli altri tipi di rogna, così come le conseguenti lesioni sulla pelle, autoindotte dall’animale stesso, e una forte desquamazione della cute. Nella Cheyletiellosi la pelle del gatto si squama così tanto da farla definire in gergo la "forfora ch cammina". Il riconoscimento di questo tipo di acari è molto facile: il medico posa sulle zone sospette del suo corpo una striscetta di scotch chirurgico e posiziona la striscia, assieme a ciò che resta appiccicato alla sua superficie adesiva, su vetrino di un microscopio, in modo da individuare, isolandoli, gli agenti patogeni. Anche il trattamento è quasi sempre semplice da praticare, i ritrovati specifici utilizzati con la rogna auricolare e la sarcoptica si sono mostrati funzionali anche se utilizzati per i problemi legati alla cheyletiellosi, portando la guarigione completa e definitiva nell’animale trattato.


I Sintomi

gatto con rognaLa rogna oggi difficilmente porta alla morte del gatto, come patologia non è quindi molto grave, resta però uno dei problemi che apporta maggior fastidio sia all’animale che al suo proprietario. Se un gattino molto piccolo è già portatore di rogna probabilmente lo deve alla madre, ed ancora più probabile è che tutti i fratellini ne siano stati contagiati alla stessa maniera. La sintomatologia clinica non lascia quasi mai ombra di dubbio sulla natura della malattia: il micio si gratta, con insistenza locale o diffusamente, appaiono crosticine su più parti del corpo. Se si tratta di rogna dell’orecchio il gatto può presentare una grossa quantità di cerume di colore scuro e, nel tentativo costante di scrollare e scuotere il capo per il forte prurito può rischiare di crearsi lividi interni all’orecchio (che il veterinario chiamerà otoematomi). Sempre nel caso della rogna dell’orecchio, lo stadio cronico porta a vere e proprie complicanze di tipo batterico, che sfocia in otite purulenta. Se Naturalmente il gatto colpito da rogna si rivela molto nervoso, non riesce più ad essere affettuoso e giocherellone come quando era sano e l’energia impiegata per grattarsi e leccarsi continuamente potrebbero farlo apparire molto stanco. Il suo, più che uno stato di malessere, finisce per essere uno stato di estremo disagio, che lo frustra in maniera profonda, data la sua risaputa fissa per la pulizia del proprio pelo. Il padrone dovrà avere moltissima pazienza dunque, sia nella gestione della malattia nel suo complesso, sia, come è prevedibile, per la pulizia accurata delle lesioni e per la somministrazione dei medicinali.

Il proprietario attento nota subito sul gatto arrossamenti della pelle, diradamento del pelo, prurito cronico, crosticine e, talvolta anche dimagrimento e depressione. Sono molto frequenti le ferite anche alla testa, intorno agli occhi ed al naso. L’alopecia diffusa è un altro sintomo della malattia, così come le papule ovvero eruzioni della cute che si coprono di croste.

In ogni tipo di rogna, nel complesso, il sintomo principale è un intenso prurito ma, come abbiamo avuto modo di vedere tra le descrizioni, esiste anche la rogna senza sintomi particolari ed in quel caso non ci si accorge della rogna finchè la patologia non è giunta ad uno stadio piuttosto grave. L’evoluzione della rogna parte solitamente con l’infestazione della nuca, per poi estendersi a orecchie, muso, collo, fino a ricoprire interamente il corpo del gatto. Altro campanello d’allarme è la perdita di interi ciuffi di pelo, per quanto il gatto di peli ne perde naturalmente per il suo costante ricambio, se ci si accorge che interi ciuffi vengono via dal corpo con il bulbo pilifero intatto, quindi non si tratta di peli strappati, c’è da preoccuparsi e portare il micio dal veterinario. Anche la presenza di vescichette di liquido che il gatto rompe grattandosi è sintomo probabilmente di rogna, così come l’apparente aspetto “spelacchiato” di un gatto normalmente dal pelo folto.


Rogna Auricolare e Rogna Dermodettica

Nota anche come oto-acariasi, rogna auricolare e otite parassitaria, fa parte delle patologie infettive che colpiscono oltre ai gatti anche i cani e un buon numero di piccoli mammiferi domestici (tra cui coniglio e furetti). I parassiti che la provocano (della famiglia degli acari) si stabiliscono nel condotto auricolare, ovvero la parte che collega il padiglione auricolare agli organi di udito interni, ed il loro lavorio provoca nell’animale ospite un prurito costante ed intenso. I gatti invasi si grattano continuamente le orecchie utilizzando una zampa posteriore, finendo per provocarsi ferite più o meno profonde e lesioni sanguinanti sul padiglione auricolare che poi, con il naturale ciclo di guarigione, lasciano lo spazio a croste. Il fastidio fa loro scuotere continuamente il capo, proprio come quando si bagnano senza volerlo. I parassiti di questo tipo si duplicano molto velocemente, in particolare in estate. In un primo momento non creano problemi, poi però, di settimana in settimana procurano al gatto un’otite che si rivela parecchio fastidiosa. E se la patologia si sviluppa senza le necessarie e pronte cure, può provocare danni tanto profondi al timpano da trascinare il micio verso la completa sordità.

Se puliamo regolarmente le orecchie del nostro gatto e siamo abituati a controllarle, ci accorgeremo senza problemi della presenza di cerume scuro e puzzolente, soprattutto se si sfrega le orecchie con la zampa in continuazione e dimena il capo. Il gatto và in queste condizioni portato immediatamente dal veterinario, la tempestività è molto importante per questo tipo di rogna.

La Demodicosi, o Rogna Dermodettica, o anche Rogna Rossa, è causata dal Demodex Canis e rappresenta una delle più note malattie parassitarie della cute del cane, rara ma non assente del tutto anche nel gatto. L’agente patogeno che la provoca in entrambi i casi infatti è lo stesso. Questa malattia è così contagiosa che quando una femmina la contrae, o quando nella sua cucciolata si riscontra qualche caso, lei viene allontanata immediatamente ed interdetta ad altri parti. Esistono due forme di Rogna demodettica. Nella prima forma, che è quella localizzata, le parti del corpo solitamente coinvolte sono circoscritte: si tratta per lo più di testa o estremità degli arti superiori ed inferiori, dove si presentano croste e macchie rossastre simili a lividi. Il prurito in questo caso non è molto intenso. Cosa diversa avviene per la demodicosi diffusa, dove si nota un ispessimento della pelle, screpolature e iperpigmentazione (colorazione innaturale) su tutto il corpo. Durante il decorso di questo tipo di malattia il prurito più diventare per il gatto insopportabile.

Generalmente la rogna rossa guarisce senza bisogno di interventi esterni, ma può peggiorare, in gatti immunodepressi, quando per esempio per qualche motivo il gatto è già debilitato, quando ha subito da poco un intervento, quando ha partorito in tempi recenti o ha subito un qualsiasi altro tipo di stress. I gatti affetti da Rogna rossa in queste condizioni possono più facilmente essere colpiti da infezioni batteriche accessorie. In presenza di casi più difficili, poi, si può arrivare a un ingrossamento dei linfonodi, alopecia, debilitazione generale, infiammazione diffusa e pelle estremamente secca.


Diagnosi e Cura

Il veterinario, come abbiamo visto, potrà facilmente individuare gli acari e prescrivere la cura adatta in base al tipo di parassita che ha infestato il gatto.

La diagnosi viene effettuata anche sulla base dei segni clinici, l’esame otoscopico (per i problemi legati all’orecchio) ed il raschiamento della pelle (per i problemi legati ala cute) decreteranno la certezza che si tratti di rogna. Nel complesso l’esame del veterinario, che aggiungerà un paio di gocce di KOH al diciotto per cento al vetrino del microscopio a basso ingrandimento gli dirà tutto quello che deve ancora sapere.

Anche la scabbia non è una malattia grave, ma come le altre non guarisce senza adeguato trattamento medico. Anche in questo caso è prevista l’applicazione sulla cute di farmaci antiparassitari. In commercio si trovano prodotti molto validi in forma di lozione o crema, da usare esclusivamente e rigorosamente secondo prescrizione medica. È indispensabile, qualunque sia il prodotto prescelto, convincere il micio a fare un bagno, o qualcosa che gli somigli molto, prima di ogni applicazione e cambiare spesso la tappezzeria di casa, come fodere di cuscini o copri divani. Per fortuna la contagiosità della rogna si riduce gradualmente durante il corso della terapia riabilitativa, per cui l’impegno e l’attenzione necessari andranno con essa via via scemando. La rogna sarcoptica è una delle patologie cutanee più facili da curare: si utilizza attualmente (ovviamente sempre dopo il consulto del veterinario) lo stronghold spot on, e la rogna viene solitamente debellata in dieci-quindici giorni. Alla terapia strettamente medica anche in questo caso c’è bisogno di disinfestare l’ambiente con l’aiuto di acaricidi o con vapore caldo. Questa patologia tra i gatti è molto contagiosa, infatti si deve assolutamente isolare temporaneamente il gatto infetto, che comunque con la cura adatta e con una alimentazione di sostegno (che può comprendere anche integratori per rinforzare le difese della cute) guarisce in tempi rapidi.


La scabbia nel gatto

gatto malato Quella che tutti noi conosciamo come scabbia del gatto è in realtà una forma particolare di rogna, ovvero la rogna notoedrica. E' una malattia parassitaria estremamente contagiosa, provocata dall'acaro Notoedres cati che vive sulla superficie dell'epidermide e scava gallerie nello strato corneo per cercare nutrimento. Si presenta con sintomi piuttosto caratteristici come pustole crostose e scaglie (inizialmente intorno al padiglione auricolare ma che poi si estendo al resto del corpo). Le croste diventano, via via, sempre più spesse e causano prurito intenso. Proprio a causa del prurito il gatto tenderà a grattarsi spesso, provocandosi lesioni e ulcere che potrebbero dare origine ad un infezione secondaria. Malgrado la malattia sia piuttosto pericolosa per l'animale, la terapia è invece piuttosto semplice. Sarà sufficiente praticare dei bagni frequenti con prodotti topici studiati per la cura dei parassiti. Anche la prevenzione ha una fondamentale importanza, essendo estremamente contagiosa bisogna evitare di esporre il gatto al rischio di entrare a contatto con gatti malati e, soprattutto, isolarlo quando presenta i sintomi della malattia. Può capitare, in casi veramente rari, che la scabbia del gatto contagi anche l'uomo. In questo caso però, non si presenta così pericolosa perché gli acari non scavano gallerie, come negli animali, ma si fermano soltanto sulla superficie dell'epidermide, causando solamente macchie pruriginose da curare con creme anti parassitarie.




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