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In una vasca con filtro interno, la pulizia del filtro dell'acquario richiede il cambio parziale dell'acqua: è quindi un'operazione delicata che necessita di tempo e pazienza. Con le mani protette da guanti di gomma si procede alla rimozione della sporcizia e delle alghe dal vetro della vasca; poi si passa allo svuotamento parziale dell'acquario. A pulizia ultimata, si potrà poi procedere al reintegro utilizzando acqua pulita e trattata alla stessa temperatura dell'acquario. La quantità di acqua da togliere dipende soprattutto dallo stato di salute dei pesci: in condizioni normali, basta rimuovere fino al 20% dell'acqua, mentre in presenza di malattie è necessario cambiare un quantitativo di liquido maggiore ( tra il 25% e il 50%). A questo punto si può passare al trattamento del filtro. I filtri interni devono essere sostituiti mensilmente; una volta sostituito, il filtro può poi essere risciacquato una o due volte alla settimana.
Nella pulizia del filtro dell'acquario, il carbone attivo riveste un ruolo di primo piano. Derivato dalla combustione di alcuni particolari tipi di legname ( come il legno di cocco ), questo materiale svolge una preziosa azione filtrante grazie alle sue spiccate proprietà assorbenti: all'interno del filtro, infatti, il carbone attivo si comporta esattamente come una spugna, in quanto attira e assorbe vari tipi di sostanze nocive, quali sporco, batteri e residui chimici. In tal senso, la sua presenza in acquario si rivela preziosa per tutelare la salute dei pesci, in quanto contribuisce in modo significativo alla pulizia e alla purificazione del loro habitat. Per questo è di fondamentale importanza sostituire mensilmente il carbone attivo contenuto nel filtro: con il trascorrere dei giorni, infatti, al suo interno si accumula una grande quantità di batteri che gli conferisce un alto livello di tossicità. In commercio, questo materiale viene venduto in diversi formati, come i granuli e le scaglie.
Oltre alla sostituzione del carbone attivo, la pulizia del filtro dell'acquario non può trascurare il trattamento delle parti meccaniche, come la lana di perlon. Questa zona del filtro ha un elevato potere filtrante: ad essa va riservata una particolare attenzione durante le operazioni di pulizia, poiché la sua superficie è la parte dell'acquario maggiormente soggetta allo sporco e ai batteri. La frequenza di sostituzione che riguarda la lana di perlon è variabile: dipende infatti dalle dimensioni dell'acquario e dal tipo di filtro utilizzato. Generalmente, è necessario cambiarla solo quando è molto sporca: in caso contrario basta semplicemente risciacquarla nella stessa acqua della vasca. La lana di perlon va posizionata sopra la spugna sintetica, un accessorio che ne potenzia l'azione filtrante incentivando allo stesso tempo la proliferazione dei batteri più salubri per l'equilibrio del'acquario. La spugna sintetica deve essere risciacquata settimanalmente e sostituita in occasione del cambio dell'acqua.
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