
In primo luogo, dobbiamo tenere presente che la dimensione di una vasca contenente pesci d’acqua salata deve essere adeguata non solo alla grandezza e al numero dei pesci, ma anche alle condizioni naturali di vita dei suddetti.
Infatti, questi pesci, essendo soliti vivere in ambienti molto più vasti rispetto ai pesci d’acqua dolce, non riescono a sopportare la limitazione di spazio, cosa che può portarli ad una vita molto tormentata e finanche alla morte.Si consiglia di acquistare un acquario di questo tipo solo se si avrà l’effettiva possibilità di sistemarlo in una zona molto spaziosa e tranquilla della propria abitazione. È necessario, inoltre, che questa struttura non sia posizionata accanto a zone di luce intensa o di correnti eccessivamente forti, sia esse d’aria calda o fredda: la struttura, quindi, deve essere posizionata il più lontano possibile da eventuali finestre o porte. È essenziale, inoltre, che siano rispettate le temperature necessarie per questo tipo di acquario: solitamente, infatti, in ambienti d’acqua salata ordinaria, le temperature raggiungono i 23° C, mentre in ambienti tropicali, esse possono raggiungere anche i 28° C. Risulta indispensabile l’acquisto di un apposito strumento, denominato riscaldatore, che ci permetterà di innalzare le temperature in modo da non ostacolare il normale ciclo biologico dei nostri pesci.
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Approntare un acquario marino è difficile e costoso perché richiede conoscenze specifiche, una vasca di grandi dimensioni e molta attrezzatura. Bisogna quindi mettere in conto da subito un buon budget oltre al tempo da impiegare per la pulizia e la manutenzione.
Un acquario marino non è molto diverso da uno comune, ma necessita di ulteriore attrezzatura per garantire il movimento dell’acqua, la sua filtrazione e il giusto grado di salinità. Si tratta di allestimenti dall’equilibrio biologico molto delicato (specialmente se di decide di optare per il “sistema naturale” che non richiede filtri): si consiglia quindi di partire subito da vasche molto grandi, garantendo un minimo di 40 litri di acqua a pesce.
È molto costoso perché richiede l’utilizzo di mezzi chimici e fisici per ottenere la massima igiene: sono necessari filtri potenti, lampade UV per la sterilizzazione dell’acqua e il trattamento di ogni suppellettile che vogliamo inserire.
Non è strettamente necessario dotarsi di un filtro. Chi ha una buona conoscenza dei processi chimici e biologici marini può cercare di ottenere un equilibrio naturale, capace di mantenersi nel tempo con pochissimi interventi. Per ottenere buoni risultati, oltre ai pesci, dovremo inserire grandi quantità di alghe, coralli e spugne che faranno da vero e proprio filtro meccanico e biologico. È fondamentale la presenza di crostacei e molluschi, attivi nella pulizia del fondo e delle pareti.
Ai principianti si consiglia di partire con gli elementi più semplici ed adattabili cioè i pesci pagliaccio insieme ad anemoni, coralli molli e corallimorfi.
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