Mamba
Il Dendroaspias polylepis, comunemente noto come mamba nero è uno dei rettili più pericolosi e velenosi finora conosciuti. Appartiene alla famiglia degli Elapidi, la stessa dei cobra,e può arrivare a raggiungere fino a 4 metri di lunghezza. Ha il corpo sottile e muscoloso che gli consente di spostarsi a notevole velocità nonostante la stazza. Il Mamba Nero, infatti, è il serpente più veloce al mondo con i suoi 20 chilometri orari. Riesce a muoversi senza problemi su ogni terreno e se necessario riesce a sollevare tre quarti del corpo, raggiungendo quindi un’altezza di 3 metri. Caratteristica che gli consente di raggiungere le cime degli alberi senza difficoltà. Diversamente da quanto lascerebbe pensare il nome, questo ofide non è nero bensì verde scuro sul dorso e color crema sul ventre. Il nero a cui fa riferimento il nome è dovuto all’interno della bocca ben visibile quando il serpente la spalanca per attaccare o se si sente minacciato. Una particolarità che gli è valsa anche il soprannome di “ombra della morte”, anche e soprattutto per la potenza del suo veleno che uccide in mneo di 20 minuti tramite il blocco di tutti gli organi vitali.
Si tratta di un serpente con abitudini diurne. Esce a caccia durante il giorno, mentre trascorre le ore notturne nascosto nella tana o in qualche rifugio scavato nel terreno. Si nutre principalmente di anumali a sangue caldo, come uccelli e mammiferi, che cattura utilizzando tecniche diverse a seconda della dimensione delle prede. Quando si tratta di animali di dimensioni ridotte allora il mamba prima li morde, iniettando il suo potentissimo veleno, e poi con uno scatto veloce li avvolge con il corpo per bloccarli finchè non muoiono a causa del veleno. Se invece le prede sono grandi, allora, dopo averle morse le lascia allontanare, ma, senza perderle di vista. Quando il veleno fa effetto e la preda muore allora si avvicina e la mangia. Il
mamba nero ingoia le sue prede per intero grazie alla particolare forma della mandibola inferiore che si separa da quella superiore consentendo un'apertura maggiore della bocca, tale da consentire il passaggio di prede anche di grosse dimensioni.
Questo pericolosissimo serpente africano vive principalmente nella savana sub-sahariana, nelle regioni che vanno dalla Somalia al Sud Africa. In particolare il mamba nero si può incontrare in Burkina Faso, Guinea, Liberia, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Benin, Congo, Camerun, Sudan,Eritrea, Etiopia, Kenia, Tanzania e Uganda. E’ difficile trovare questa specie di serpente oltre i 1000 metri di altitudine. Si tratta di un ofide estremamente adattabile, che trova il suo habitat naturale sia nelle foreste che nelle savane, lungo zone rocciose o in ambienti umidi come stagni e paludi. In generale comunque, predilige le aree secche e semiaride della savana. Non è possibile trovarlo in foreste fitte o aree desertiche. Costruisce le tane in formicai abbandonati, alberi cavi, radici o caverne. Con il progressivo assottigliarsi del suo habitat naturale ha cominciato a spostarsi nelle piantagioni di canna d zucchero.
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La stagione degli amori per questi rettili inizia a primavera inoltrata o sul principio dell’estate. Il maschio del mamba conquista la femmina con una rituale di corteggiamento prestabilito e non sono rari i casi di combattimenti tra maschi per conquistare una femmina. Come per la maggior parte dei serpenti, durante l’accoppiamento maschio e femmina si attorcigliano l’uno sull’altro, fino a quando il maschio non feconda la compagna. Dopo l’accoppiamento il maschio torna al suo nido lasciando la femmina da sola durante la gestazione e la deposizione delle uova. I mamba sono vivipari, quindi la femmina depone e uova da un minimo di dieci ad un massimo di venti, in una buca scavata nel terreno. Appena nati i mamba sono già autosufficienti, dotati di ghiandole velenifere e in grado di procurarsi da soli da mangiare, cacciando prede che possono raggiungere anche la grandezza di un topo.
Il mamba nero, tra i tanti soprannomi, ha anche quello di “serpente dei sette passi”. Secondo una leggenda indigena, infatti, tanti sarebbero i passi che un uomo riesce a compiere prima di morire a causa di un suo morso. Il veleno dei mamba neri è estremamente letale e tra i più potenti al mondo. Si calcola che impieghi al massimo 20 minuti per uccidere, 15 se si è deboli o se la vittima è di piccola taglia. Il siero prodotto dalle ghiandole velenifere, situate, dietro il capo è costituito principalmente da neurotossine e cardiotossine, inoltre, ha una viscosità maggiore rispetto al veleno degli altri serpenti e questo ne aumenta ulteriormente la velocità con cui viene immesso nel sistema circolatorio della vittima. Con ogni morso, il mamba nero, inietta circa 120 mg di veleno e senza la tempestiva somministrazione dell’antidoto, la mortalità del morso è pari al 100%. Il veleno viene iniettato grazie a due appuntiti canini cavi internamente. Si tratta di un veleno neurotossico, ovvero attacca il sistema nervoso bloccando gli organi vitali.
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