Serpente corallo

Caratteristiche

Il Micrurus Fulvius, meglio noto come Serpente Corallo, è un rettile appartenente alla famiglia degli elapidi. E’ caratterizzato da un manto molto vistoso e lucente, con bande colorate rosse, gialle bianche e nere la cui disposizione varia a seconda delle diverse sottospecie. Le bande colorate (colorazione aposematica) hanno spessore variabile e ricoprono il corpo dalla testa fino alla coda. Ha il corpo allungato e la testa a bulbo con gli occhi tondi e piccoli. Appartiene alla stessa famiglia dei cobra, dei mamba e dei serpenti di mare. E’ lungo circa 70-80 centimetri ed è tra i serpenti predatori più velenosi al mondo. Il serpente corallo si ciba principalmente di altri serpenti, compresi quelli della sua stessa specie, di lucertole, uccelli, anfibi, pesci e anche insetti. Per uccidere le sue prede usa naturalmente il suo potentissimo veleno che inocula attraverso il morso tramite i denti anteriori. Il veleno del serpente corallo è detto neurotossico poiché agisce sul sistema nervoso bloccando in sequenza prima i muscoli e poi le funzioni respiratorie. La morte sopraggiunge per collasso cardio-respiratorio. Il veleno di questo tipo di serpente può metterci anche 12 ore per manifestarsi. In caso di morsi occorre, però, procedere il prima possibile con una cura a base di antidoti per evitare che la neurotossina inizi a distruggere le connessioni tra cervello e muscoli. Questo rettile è un animale essenzialmente solitario eccetto che nel periodo degli accoppiamenti. E’ un serpente attivo soprattutto di giorno, quando esce dalla sua tana per procurarsi da mangiare e assorbire il calore dei raggi del sole. Tra i più famosi ci sono oltre a quello nordamericano, quello brasiliano, quello di Spix che può arrivare a misurare anche 150 centimetri e il serpente corallo dell’Arizona che vive in tane scavate nel terreno.
serpente corallo

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Habitat naturale

e distribuzione

serpente corallo Il serpente corallo vive soprattutto nelle regioni sudorientali degli Stati Uniti e nel nord-est del Messico. Il suo habitat naturale è costituito da zone boscose, aride e pietrose. Non è insolito, comunque, incontrare qualche esemplare anche in zone umide e paludose. Quello sudamericano vive principalmente nelle foreste pluviali, sulle rive dei fiumi e nelle zone soggette ad inondazioni stagionali.

I serpenti corallo prediligono le aree con i climi umidi e tropicali. Trascorrono la maggior parte del tempo nascosti nel terreno e tra le foglie in decomposizione, uscendo solo per procurarsi da mangiare. In generale i serpenti di questa specie si trovano soprattutto nelle zone umide e nella giungla, anche se a causa dell’eccessiva urbanizzazione e della distruzione del loro habitat naturale, non è insolito trovarli nelle immediate adiacenze delle città. Generalmente, però, i serpenti corallo preferiscono le aree non frequentate dall’essere umano. Questi serpenti, infatti, attaccano l’uomo solo quando si sentono minacciati o vengono calpestati. La maggior parte dei morsi però non portano l’uomo alla morte immediata, anche grazie anche alla scoperta dell’antidoto.


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Riproduzione

La stagione degli amori per questi serpenti inizia in primavera da metà marzo fino a fine giugno. Come la maggior parte dei serpenti la fase di corteggiamento è molto lunga e complessa e una volta conclusa i due esemplari si attorcigliano l’uno sull’altro e danno vita alla fecondazione vera e propria. Dopo l’accoppiamento maschio e femmina si separano quasi subito per evitare che la femmina dopo essere stata fecondata divori il maschio, generalmente di dimensioni più piccole. La gestazione dura circa cinque settimane alla fine delle quali la femmina depone le uova, in numero che può variare da 5 a 7. Le uova ci impiegheranno due mesi per schiudersi. I piccoli appena nati si disperdono immediatamente nella natura. I piccoli nascono già con la capacità di inoculare il veleno, ma, nelle prime settimane sono molto vulnerabili e facili vittime dei predatori. In queste prime fasi di vita si nutrono essenzialmente di insetti. Le femmine diventano sessualmente mature intorno ai due anni di vita, mentre i maschi possono riprodursi già dopo il primo anno.


Serpente corallo: Curiosità

In natura esistono esemplari di serpenti detti ‘falso corallo’ che somigliano molto al serpente corallo, ma, non sono velenosi e sono tendenzialmente innocui. Questi serpenti come l’Anilius scytale sono diffusi in Sudamerica e hanno una livrea rossa, nera e bianca che assomiglia molto a quella dei serpenti corallo ma a differenza di questi ultimi il loro morso non è velenoso. Questi rettili utilizzano tale somiglianza per spaventare eventuali predatori che scambiandoli per i pericolosissimi ‘parenti’ non li attaccano per paura di essere uccisi. Esiste addirittura una filastrocca utilizzata dagli indigeni per riconoscere il vero serpente corallo dai suoi ‘sosia’ e che recita: “rosso su giallo, serpente corallo, rosso su nero non è quello vero”. Il veleno del serpente corallo, infine, è molto utilizzato nella ricerca medica per produrre antidoti contro altri veleni e per curare i suoi stessi morsi.



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