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Il serpente gatto ha un areale di distribuzione limitato all’Europa meridionale e orientale, all’Asia minore e all’isola di Malta. In Italia è presente soprattutto nelle regioni della costa orientale come il Friuli Venezia Giulia. Il suo habitat naturale è costituito principalmente da zone pianeggiati e aride, sassose e ricche di alberi. Tende a vivere ai margini dei boschi, nei pressi di pietraie, vecchi muri e ruderi. Si può trovare anche nascosto dietro cumuli di legna o in mezzo ai cespugli. In alcuni casi si può trovare anche in zone montane.
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La stagione degli amori per il serpente gatto coincide con l’arrivo della primavera, dopo il risveglio dal letargo invernale. Si tratta di una specie ovipara e la femmina depone in media dalle 5 alle 10 uova all’interno di una buca scavata nel terreno. Le uova si schiudono nel mese di settembre e le piccole serpi misurano in media circa 20 centimetri. Vengono alla luce già completamente autosufficienti e nei primi mesi di vita si nutrono essenzialmente di lucertole e piccoli insetti.
Il serpente gatto è una specie carnivora e si nutre principalmente di lucertole, gechi e ramarri che cattura e uccide con il suo morso velenoso. Non disdegna anche piccoli roditori e nidiacei. Si tratta di una specie tendenzialmente notturna, durante il giorno resta nascosta nella tana o riposa al sole, mentre dopo il tramonto esce alla ricerca di prede. Essendo un rettile a sangue freddo ha bisogno di esporsi per alcune ore al sole per poter termoregolare la sua temperatura corporea. In autunno e in inverno cade in un letargo che si interrompe solo con l’aumento delle temperature e l’arrivo della primavera.
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