Serpenti domestici

Specie consigliate

Non esistono veri e propri ‘serpenti domestici’, ma, serpenti che meglio di altri si adattano alla vita in una teca e al contatto quotidiano con l’essere umano. Si tratta di ofidi non velenosi, poco mordaci e particolarmente mansueti. I serpenti più diffusi e che meglio si adattano alla convivenza con l’uomo sono quelli appartenenti alle specie dei Boidi (pitoni e boa) e dei Colubridi (natrice dal collare e tessellata, la coronella girondica, lampropeltis). Se si sceglie di allevare un serpente in casa la regola che occorre tenere sempre a mente è che non importa quanto docili e tranquilli possano sembrare si tratta sempre di animali dall’istinto predatore molto spiccato, quindi mai distrarsi o compiere gesti imprudenti.

Della famiglia dei boidi fanno parte i pitoni e i boa. Quelli più adatti ad essere allevati in casa sono il pitone reale, il pitone albino e il boa constrictor. Questi ofidi raggiungono notevoli dimensioni arrivando a misurare anche 2-3 metri quindi, per allevarli, bisognerà avere a disposizione molto spazio. I boidi non sono velenosi, ma, tendono ad uccidere le proprie prede per stritolamento, ovvero, le avvolgono nelle loro spire e le soffocano fino alla morte. Sono tendenzialmente docili e difficilmente attaccano se non infastiditi.In genere ben sopportano la manipolazione da parte dell’uomo. Tendono a mordere o ad attaccare solo se sotto stress o se infastiditi. Di solito capita quando sono inseriti in un contesto o in un habitat nuovo.

I colubridi sono una grande famiglia che comprende anche specie velenose. Quelle più semplici da allevare in casa sono la natrice dal collare, quella tassellata, la coronella girondica, il serpente del grano e il lampropeltis, meglio noto come falso corallo, per la sua somiglianza al velenosissimo e vietatissimo serpente corallo. Gli esemplari di questa famiglia sono generalmente più piccoli dei boidi e difficilmente raggiungono il metro e mezzo di lunghezza. Gli esemplari di natrice, sia dal collare che tassellata sono tipiche del territorio italiano mentre, il lampropeltis è originario dell’America centro-meridionale. Sono ofidi non velenosi e molto docili che tendono a scappare o nascondersi in caso di pericolo. Sono molto rari i casi di attacco all’essere umano.

boa constrictor

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Come allevarli

Lampropeltis In linea di massima è possibile allevare in casa qualsiasi tipo di serpente non protetto dalla convenzione di Washington e non vietato dalle leggi italiane. La scelta di quale serpente allevare in casa dipende da molti fattori, primo tra tutti lo spazio a disposizione, l’esperienza dell’allevatore e il budget da investire poiché allevare un serpente in casa può comportare anche spese elevate. Come prima cosa bisognerà procurarsi un terrario grande abbastanza per poter ospitare comodamente il serpente. Al suo interno si dovranno riprodurre artificialmente le caratteristiche dell’habitat naturale di provenienza del serpente. Bisognerà quindi tenere sotto controllo temperatura e umidità, fornire fonti di calore e zone più fredde per permettere all’ofide di termoregolare la temperatura corporea. Il terrario dovrà essere a chiusura ermetica per evitare possibili fughe. Costruite nel terrario anche dei nascondigli e delle tane. Fondamentale è poi la pulizia della teca per evitare che l’animale possa ammalarsi o possa essere attaccato da parassiti. In linea di massima, prima di prendere un serpente in casa, bisogna studiare e informarsi accuratamente sulle sue abitudine, i suoi bisogni e le sue esigenze.

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Alimentazione

L'alimentazione è un altro punto molto importante e anche molto controverso. I serpenti sono carnivori e si nutrono principalmente di mammiferi a sangue caldo come roditori, uccelli o di altri rettili. La ‘letteratura’ è divisa sul fatto se sia meglio dargli da mangiare prede vive o morte dopo averle scongelate e riscaldate. In molti sostengono che l’una o l’altra alternativa non faccia differenza per il serpente, mentre, altri sostengono che sia necessario garantire all’ofide prede vive. In realtà la prima opzione è sicuramente più comoda per chi decide di tenere un serpente in casa. Inoltre è anche più sicura perché così si evita che l’ofide si ferisca durante il combattimento. In generale le prede non devono essere più grandi del punto di maggiore spessore del corpo del serpente. Gli ofidi mangiano una volta a settimana, o comunque ad intervalli di 10-15 giorni


Serpenti domestici: La normativa C.I.T.I.E.S

Prima di comprare un serpente bisogna accertarsi che sia dotato del certificato C.I.T.I.E.S., che attesta la provenienza legale del rettile. Gli animali esotici, previsti dalla legge 89 del 14 dicembre 1990, devono essere accompagnati anche di una autorizzazione sanitaria rilasciata dal sindaco del comune di residenza tramite in servizi sanitari locali. I serpenti come tutte le altre specie di fauna e flora selvatiche sono protetti dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciatE di estinzione (C.I.T.I.E.S) del 1975 entrata in vigore in Italia nel 1980 è attualmente applicata in 150 stati. Una normativa nata dalla necessità di regolamentare il commercio internazionale di animali e piante esotiche che stava portando all’estinzione di molte specie. In Italia la convenzione viene attuata dai Ministeri dell’Ambiente, delle Finanze, del Commercio con l’Estero e dalla Politiche Agricole e Forestali. La convenzione elenca anche le specie protette e quelle commerciabili.



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