vipera comune

Caratteristiche

La vipera comune o aspide, è un rettile appartenente alla famiglia delle vipere, che può raggiungere una lunghezza massima di circa 90 centimetri. Come tutte le vipere ha la testa di forma triangolare nettamente distinta dal resto del corpo. La punta del muso è rivolta verso l’alto, gli occhi presentano la pupilla verticale ellittica con iride gialla. La coda è distinta dal corpo. La colorazione della pelle è variabile e può andare dal grigio chiaro al marrone tendente al rosso con notevoli funzioni mimetiche. Il dorso presenta un disegno a zig-zag più scuro. Gli incisivi sono cavi e appuntiti per consentire il passaggio del veleno che viene inoculato attraverso il morso. Il veleno è prodotto da apposite ghiandole velenifere.
vipera comune

Mondo Verde - REP94EP - Repellente Rettile da 1000 ml, Colore: Bianco

Prezzo: in offerta su Amazon a: 6,49€


Habitat naturale

e distribuzione

L’areale di distribuzione della vipera comune comprende gran parte dell’Europa occidentale. In Italia è il viperide più comune ed è presente in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna. Il suo habitat naturale è costituito da prati, pascoli e pietraie, radure, siepi, boschi e campi coltivati. Predilige i luoghi freschi e assolati dove poter trascorrere la mattinata a prendere il sole e poi ripararsi all’ombra. Tende a stabilirsi ai margini dei boschi e nelle stradine sterrate di campagna.

  • vipera La vipera, conosciuta anche come aspide, è un serpente appartenente alla famiglia delle Viperidi. Sono caratterizzate dal corpo tozzo, dalla coda corta e dalla testa di forma triangolare che si string...
  • Vipera del corno Le vipere sono dei rettili appartenenti alla famiglia dei Viperidi. Le vipere italiane sono gli unici serpenti velenosi presenti sul territorio nazionale e si dividono in quattro specie distribuite in...
  • mamba verde I serpenti velenosi si dividono in due gruppi principali, gli elapidi e i viperidi. Il primo gruppo comprende i cobra e il serpente corallo, i serpenti africani come il mamba nero e verde; il secondo...
  • biscia In Italia vivono attualmente serpenti appartenenti a due sole famiglie, quella dei colubridi e quella dei viperidi. I primi sono tendenzialmente innocui in quanto sprovvisti di ghiandole velenifere a ...

Fiore Comune del Echium di Vipera-Bugloss della Pianta C1902 di Botanica

Prezzo: in offerta su Amazon a: 17€


Riproduzione

Le vipere sono una specie ovo vipera, il che significa che la femmina cova le uova nel suo ventre per poi dare alla luce i piccoli subito dopo la schiusa. La stagione degli amori per la vipera comune coincide con l’arrivo della primavera e il risveglio dal letargo. Gli accoppiamenti vanno da aprile a maggio e sono preceduti da una serie di lotte rituali tra i maschi per la conquista della femmina. La gestazione dura circa 4 mesi e la femmina da alla luce in media una decina di serpentelli nel mese di settembre. Le serpi, lunghi all’incirca 15-20 centimetri vengono alla luce già completamente formati e autosufficienti e provvisti di zanne e ghiandole velenifere che utilizzano per catturare lucertole, piccoli mammiferi, insetti e invertebrati che in questa fase rappresentano la base della loro alimentazione.


vipera comune: Abitudini

e alimentazione

La vipera comune è un rettile carnivoro. Si nutre principalmente di roditori come tipi, ghiri, topiragni, lucerole, anfibi e uccelli. La vipera cattura le sue prede con la tecnica dell’agguato sferrando il suo velenosissimo morso. E’ una specie molto goffa e lenta nei movimenti, ma, estremamente veloce quando si tratta di attaccare sia per procurarsi da mangiare che come difesa. Il suo veleno è composto da neurotossine e emotossine che difficilmente, però, si rivela mortale per le sue prede. Essendo un animale a sangue freddo, la vipera comune, non può controllare autonomamente la propria temperatura corporea, ma necessita di termoregolarla esponendosi ai raggi del sole per alcune ore durante il giorno. Trascorre l’autunno e l’inverno in letargo. E’ un serpente territoriale, terricolo e diurno.



COMMENTI SULL' ARTICOLO