L’allevamento dei polli per potersi dire ruspante deve rispettare precise regole. Come prima cosa i polli devono essere allevati in uno spazio aperto dove devono essere lasciati liberi di razzolare e ruspare alla ricerca di vermi, granaglie e semi. All’interno del recinto di allevamento bisogna prevedere anche un capannone chiuso in cui i polli possano ripararsi durante la notte o quando fa troppo freddo. I polli ruspanti sono gallinacei a crescita lenta e regolare che raggiungono la maturità fisica e sessuale solo dopo i sei mesi di vita. La loro macellazione quindi deve essere successiva e non precedente a tale data. L’accrescimento lento è una delle principali differenze tra le razze ruspanti e quelle da allevamento industriale. Non tutte le razze, quindi, sono adatte a essere allevate in maniera ruspante, ma, vanno evitati gli ibridi industriali che difficilmente sopravvivono tanto a lungo da raggiungere i sei mesi di vita, essendo il frutto di una selezione volta a creare polli da macellazione precoce e quindi a rapido accrescimento. I polli più adatti sono, invece, quelli appartenenti a razze autoctone. Altro elemento fondamentale è dato, infine, dall’alimentazione che deve prevedere solo semi di qualità come il mais e il grano.
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I polli ruspanti tendono a ricavare buona parte della loro alimentazione quotidiana dal terreno, beccando vermi, chicchi, semi ed erbe di campo. La loro dieta va, quindi, integrata esclusivamente con granaglie nobili come il grano, il mais, l’orzo e la soia. L’alimentazione dei polli ruspanti può essere arricchita – come si faceva un tempo – con avanzi dell’orto e scarti di cucina. I gallinacei sono essenzialmente onnivori quindi tendono a mangiare di tutto con voracità. La composizione della dieta, inoltre, può variare anche in base al tipo di carne che si vuole ottenere. Se si desiderano carni gialle e saporite, allora la dieta deve essere composta essenzialmente da mais spezzato, mentre se si vogliono carni bianche e delicate, bisogna somministrare razioni più abbondanti di orzo. Un’alimentazione corretta, unita alla continua attività fisica all’aria aperta renderanno le carni di questi polli magre, sode e saporite.
La legislazione in materia di allevamenti di polli ruspanti prevede che vengano allevati solo polli maschi provenienti da razze ovaiole a crescita lenta. Possono essere immessi nel mercato solo macellati, interamente o parzialmente eviscerati con zampe e testa. Il pollo ruspante deve essere stato raffreddato all’aria in appositi stabilimenti e confezionato singolarmente o in pacchi multipli. I polli ruspanti devono pesare all’incirca un chilo e trecento grammi se completamente eviscerati o un chilo e 400 se eviscerati parzialmente. Possono essere macellati solo in stabilimenti autorizzati, separatamente e in giorni specifici. I produttori autorizzati di ‘galli ruspanti’ devono tenere un registro in cui devono riportare i propri dati, la data di invio alla macellazione e il numero di capi macellati, l’età degli animali, i dati dell’acquirente e i quantitativi e l’origine dei mangimi utilizzati. I macelli autorizzati, invece, devono tenere due registri, uno in cui sono riportati i dati e gli indirizzi dei produttori e un altro con i dati del macello, le date di arrivo e di macellazione degli animali, il peso da vivi e da morti dei capi, il totale dei polli macellati e i dati dell’acquirente finale. I polli ruspanti si riconoscono, infine, per la presenza di un contrassegno con la dicitura, “Gallo Ruspante. Specialità Tradizionale Garantita”, così come previsto dalla Comunità Europea.
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