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Dopo l’acquisto di un pappagallo, la spesa più rilevante è quella relativa all’acquisto della gabbia e degli accessori. I pappagalli devono essere ospitati in gabbie o voliere che si sviluppano in altezza e con sbarre orizzontali e non verticali. Il costo della gabbia varia in base ai materiali con cui è stata costruita e alle sue dimensioni. In generale più è grande il pappagallo, maggiori devono essere le dimensioni della gabbia in modo a poter ospitare l’animale adeguatamente. Si passa da un minimo di 50 euro per una gabbietta piccola a massimo di 500-600 euro per una voliera capace di ospitare un pappagallo gigante. Le gabbie per pappagalli devono essere costruite con materiali resistenti, non tossici e a prova di becco. All’interno della gabbia bisogna poi prevedere una serie di accessori che sono: i posatoi, le mangiatoie, i beverini e i giochi come altalene e scalette. Questi accessori vanno previsti in numero pari al numero di pappagalli ospitati nella gabbia. I posatoi possono essere sia di plastica sia di legno naturale e costano, a seconda del tipo, da un minimo di 3 ad un massimo di 30 euro. I beverini e le mangiatoie costano in media tra i 3 e i 5 euro. Esistono, infine, altalene di vari modelli con prezzi a partire da 15 euro. La gabbia e tutti gli accessori possono essere acquistati presso negozi specializzati.
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L’alimentazione e la salute sono due voci di spesa molto consistenti quando si alleva un pappagallo in casa. I pappagalli sono essenzialmente vegetariani, si nutrono di piante, bacche, frutta e semi. Solo raramente integrano la loro dieta con proteine animali che si procurano mangiando qualche insetto. Per garantire al pappagallo un’alimentazione ricca ed equilibrata come quella che potrebbero avere in natura si possono acquistare, presso negozi specializzati, dei mangimi appositamente studiati per rispondere alle esigenze nutrizionali di questi uccelli contenenti pollini, frutta, semi, bacche e nettari. Questi alimenti sono in grado di garantire al pappagallo il giusto apporto di proteine, vitamine e sali minerali necessari per il corretto sviluppo. A seconda della razza allevata bisogna scegliere il tipo di mangime più adatto. I mangimi per pappagalli costano in media 5-6 euro al chilo. Esistono in commercio miscele speciali di semi che partono da un minimo di 15-16 euro a chilo. A volte può essere necessario integrare la dieta dei pappagalli allevati in cattività con integratori di proteine. Per quanto concerne la salute, i pappagalli devono essere portati periodicamente dal veterinario per un controllo di routine.
La vendita dei pappagalli è soggetta alle normative per la tutela delle specie a rischio (CITIES). Tale normativa vieta severamente la cattura e la vendita di specie a grave rischio estinzione e ogni sua violazione è punita con una denuncia penale e con pesanti sanzioni pecuniarie. Per evitare di incappare in guai giudiziari bisogna stare molto attenti quando si acquista un pappagallo e farsi sempre consegnare dal rivenditore la certificazione Cities relativa all’esemplare acquistato. Si tratta di una sorta di carta d’identità dell’animale in cui viene certificata la razza, l’età, la provenienza e il nome del proprietario. I pappagalli che ne sono sprovvisti, infatti, potrebbero appartenere a razze protette, essere stati importati illegalmente, o essere stati catturati in natura. L’elenco delle specie protette varia di mese in mese, ma, in generale le specie che possono essere acquistate senza problemi sono le Cocorite, le Calopsitte, i Parrocchetti dal collare e gli Inseparabili.
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