Pappagallini

Caratteristiche

Quando si parla di pappagallini ci si riferisce principalmente a due specie particolari: i pappagallini ondulati e i pappagallini inseparabili. Si tratta di pappagallini appartenenti alla famiglia dei Psittacidae dalle dimensioni molto ridotte. I pappagallini ondulati, infatti, non superano i 18 centimetri di lunghezza, mentre gli inseparabili sono addirittura più piccoli, non arrivando a superare i 16 centimetri. Si tratta di uccelli esotici. La cocorita, detto anche pappagallino ondulato, è un uccello tropicale caratterizzato dal piumaggio dai colori molto vivaci, solitamente verde chiaro sull’addome e sul dorso con le ali a righe nere e gialle. La testa è gialla e attraversata da righe ondulate nere che si uniscono con quelle presenti sulle ali. Le guance presentano delle piccole macchie di colore blu. La coda è blu e gialla, mentre sulla gola sono presenti altre quattro macchioline viola. Oggi si possono trovare esemplari anche di altri colori come il giallo, il viola, il blu, il bianco, il cobalto e il grigio. Queste colorazioni sono il risultato del lavoro degli allevatori. Il becco è curvo e circondato da una membrana sporgente, chiamata cera, che negli esemplari maschi è blu scuro mentre nelle femmine è marrone. Grazie alla cera, quindi, è possibile riuscire a distinguere il sesso di ciascun esemplare. Nei pappagallini albini, la cera del maschio è rosata molto simile a quella delle femmine. Le cocorite hanno la coda lunga e il corpo snello e slanciato. L’occhio è nero con un cerchio giallo. Il verso delle cocorite è una una sorta di cicaleggio intervallato da suoni forti e striduli. Gli inseparabili sono pappagallini domestici appartenenti al genere Agapornis, che in greco significa ‘uccelli che si amano’. Questi uccelli si scelgono e restano insieme per tutta la vita. Sono molto diffusi come animali domestici per le loro dimensioni ridotte e per la bellezza del piumaggio molto variopinto. Hanno zampe piccole con quattro dita, due rivolte in avanti e due indietro, con cui s aggrappano ai rami degli alberi e per restare anche a testa in giù. La testa è più grande rispetto al corpo con gli occhi posti in posizione più laterale che gli consentono una migliore visione periferica. Il becco è grande e robusto e viene usato per spaccare i gusci dei semi e cresce continuamente per far fronte all'usura. Gli inseparabili, come suggerisce lo stesso nome, sono animali molto socievoli e vivono in gruppi, costituendo anche famiglie che vanno dai 5 ai 20 esemplari. Hanno dei rifugi comuni, dove trascorrono la notte. Durante il giorno non è insolito trovarne anche gruppi di più di 100 individui appollaiati sullo stesso albero da frutta. Vivono fino a 10-15 anni. Sono animali molto puliti e dedicano molte ore al giorno alla pulizia del corpo, del becco e del piumaggio. Hanno l'abitudine di levigare il becco costantemente, mentre sul corpo spargono una particolare secrezione oleosa prodotta da una ghiandola situata alla base della coda.

coppia agapornis

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Habitat naturale

e distribuzione

pappagallini inseparabili I pappagallini ondulati sono originari del continente australiano, dove vivono principalmente nelle pianure erbose con clima arido e secco. Si adattano comunque a habitat e climi diversi resistendo anche a grossi sbalzi termici. In generale comunque la temperatura del loro habitat non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 7 gradi e mai superare i 40 per evitare di incappare in congestioni, ipotermie, letargie. Si tratta di animali molto socievoli che tendono a vivere in stormi di alcune decine di individui e a spostarsi spesso alla ricerca di cibo e di condizioni climatiche migliori. Il loro habitat naturale è comunque quello delle grandi distese semi-desertiche con climi aridi e secchi. I pappagallini inseparabili sono, invece, originari delle foreste tropicali e sub tropicali dell'Africa. Si trovano dalla Guinea fino all'Etiopia e dal Kenya fino in Tanzania. Si possono trovare anche nel Mozambico, nello Zambia, nel Malawi, nell'Angola e nella Namibia. Le zone di diffusione comunque variano a seconda della specie. Il loro habitat naturale è dato dalle steppe, dalle savane nei pressi fiumi o ruscelli. Si trovano spesso anche nei boschi di acacie. Preferiscono le foreste pluviali della fascia equatoriale, con un clima caratterizzato da piogge abbondanti. Qui vivono la maggior parte delle specie d’inseparabili. Alcune specie si trovano anche in aree con clima più arido come nella savana africa. Qui gli Agapornis trovano le erbe e i semi che costituiscono la base della loro alimentazione come l’acacia a ombrello e il baobab.

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Riproduzione

I pappagallini tendono ad isolarsi e a fare vita a parte rispetto agli altri esemplari del gruppo solo nel periodo degli amori. Poi una volta covate le uova ritornano ad unirsi al gruppo con la prole a seguito. I pappagallini inseparabili raggiungono la maturità sessuale intorno ai sei mesi di vita. Le pappagalline preparano il nido in cui dovranno deporre le uova. Generalmente i nidi vengono realizzati all’interno di pareti rocciose, in fori all’interno di alberi o nei nidi abbandonati da altri uccelli. La femmina degli inseparabili depone le uova, in numero di 4 o 5. La cova dura circa tre settimane ed è un’operazione di cui si occupa solo la femmina. Il maschio interviene in un secondo momento, quando, già sono nati i piccoli per cominciare a nutrirli fino allo svezzamento a sei sette settimane dalla nascita. Appena nati, i pulcini sono ciechi, privi di pelo e dipendo interamente dai genitori. I pulcini ricominciano a volare dopo un mese e mezzo dalla nascita. In media se la coppia è molto affiatata si possono avere anche tre o quattro covate all’anno. Per le cocorite la stagione degli amori coincide con la primavera e si protrae fino all’autunno per la nascita dei cuccioli. L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da un complesso rituale di corteggiamento con il maschio che porta il cibo alla femmina. I maschi tendono a litigare tra di loro per conquistare la femmina. Dopo l’accoppiamento, la femmina depone cinque o sei uova fino ad un massimo di tre volte all’anno. La schiusa avviene dopo 18 giorni circa. Dopo la nascita, i piccoli restano nel nido e vengono accuditi dalla madre fino alla settima settimana di vita. La madre li nutre con il cosiddetto “latte di pappagallo” che è una sostanza oleosa prodotta da alcune ghiandole situate all’altezza della gola. Per far riprodurre due pappagallini in casa occorre allestire il nido all'interno della gabbia dove la femmina possa deporre le uova quando sarà il momento. La gabbia per la riproduzione deve essere grande almeno 70x40x30 per ospitare comodamente la coppia di pappagallini. La gabbia va posizionata in un luogo tranquillo per nono procurare stress ai due animali. Nella gabbia bisogna prevedere un nido da cova e tutto il necessario per imbottirlo come rametti di pioppo, di bambù e di fieno. Fondamentale per propiziare l'accoppiamento è l'alimentazione che deve prevedere la somministrazione di alimenti ricchi di vitamina.Prevedere nella gabbia anche una vaschetta con dell’acqua per consentire alla femmina di bagnarsi quando ne sente il bisogno.


Pappagallini in casa

I pappagallini vanno tenuti all’interno di una gabbia o di una voliera abbastanza grande da poter ospitare comodamente almeno due esemplari. Le gabbie devono svilupparsi sempre in orizzontale. Le misure standard sono 90 centimetri di lunghezza, 50 di altezza e 40 di profondità. Le sbarre devono essere disposte in orizzontale ad una distanza di un centimetro l’una dall’altra per consentire all’animale di arrampicarsi con il becco. L’alimentazione dei pappagallini tenuti in cattività deve essere la più varia possibile e deve comprendere una buona miscela di semi, frutta e verdura fresca. Bisogna limitare l’uso dei semi di girasole poiché sono molto grassi e possono portare problemi agli animali. Nel periodo della cova bisogna fornire alla femmina un buon pastoncino da allevamento. Può essere utile inserire nella gabbia anche un osso di seppia per la cura del becco. All’interno della gabbia non devono mai mancare i posatoi, un beverino e le mangiatoie in numero pari a quello dei volatili ospitati nella gabbia. Si possono poi mettere giochi come altalene e scalette. Bisogna fare molta attenzione al diametro dei posatoi che non devono essere troppo piccoli per evitare problemi alle zampine. Le mangiatoie possono essere sia interne sia esterne. Bisogna sempre accertarsi inoltre che il beverino funzioni alla perfezione e che l’acqua scenda sempre. Tutti gli oggetti contenuti all’interno della gabbia devono essere lavati e disinfettati con acqua, sapone e candeggina inodore. Prima di porli nuovamente nella gabbia bisogna sciacquarli accuratamente. Il fondo della base deve essere costituito da materiali tali da consentirne il cambio ogni giorno. Tra i materiali consigliati ci sono la carta da cucina o i fogli di giornale che possono essere puliti molto facilmente. In estate, infine, bisogna prevedere anche una vaschetta per il bagno che deve contenere sempre acqua fresca. Serve all’animale per rinfrescarsi e pulirsi, ma, anche alla madre per inumidire il nido durante la cova.


Malattie più comuni

I pappagallini sono animaletti molto forti, ma, necessitano comunque di essere sottoposti a visite veterinarie almeno due volte l’anno. Tra i principali campanelli di allarme relativi alla salute dei pappagallini ci sono la scarsa vivacità, l’inappetenza, sete eccessiva, ali cadenti, respirazione difficoltosa e affannosa. Ancora tosse, occhi gonfi, movimenti scoordinati, diarrea e ventre duro. Di fronte ad uno di questi sintomi bisogna rivolgersi subito ad un veterinario perché potrebbero essere spia di un’infezione in corso. I pappagallini sono spesso vittime di raffreddori e tosse quindi bisogna fare attenzione a dove viene posizionata la gabbietta che deve essere messa sempre in un luogo riparato e lontano da correnti d’aria. I pappagallini poi possono contrarre anche malattie molto contagiose, come la chlamydion che è una sorta di polmonite che può essere trasmessa anche all’uomo. L’alimentazione sbagliata può causare diarrea, vomito, anoressia e stati di agitazione. La salmonellosi, invece, attacca soprattutto i cuccioli ed è quasi sempre mortale. I sintomi sono feci bianche, inappetenza e piume scomposte. C’è, infine, la colibacillosi che è una malattia batterica causata dall’escherichia coli e va curata con la somministrazione di antibiotici.




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