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La filariosi viene trasmessa all’animale sano dalla puntura delle zanzare che sono il principale veicolo di trasmissione dell’infezione. La modalità di trasmissione è molto semplice: la zanzare punge un cane infetto e insieme al suo sangue succhia anche le larve in circolo nel sistema sanguigno. Queste larve, dette ‘microfilarie’ saranno inoculate dalla zanzara nel cane che sarà punto successivamente. Una volta iniettate nell’animale ‘ospite’ , le micro filarie entrano in circolo nel sangue, crescono, diventano vermi adulti e vanno ad intaccare il cuore e i polmoni ( nel caso della filariosi cardiopolmonare) o si stabiliscono nella zona sottocutanea (nel caso della filariosi cutanea). Una volta diventate adulte, le micro filarie iniziano un nuovo ciclo riproduttivo deponendo nuove larve che vengono immesse in circolo allargando l’infestazione. Ogni animale ospite può essere infestato da un minimo di tre ad un massimo di 50 vermi adulti che possono sopravvivere anche fino a sette anni.
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La filariosi si presenta con sintomi specifici anche se non sempre evidenti all’inizio dell’infezione che, però, diventano più evidenti nelle fasi successive della malattia. La filariosi cardiopolmonare si manifesta principalmente con tosse, stanchezza e dimagrimento rapido del cane. Quando compaiono questi sintomi vuol dire che i vermi hanno già infestato polmoni e cuore e bisogna, quindi, correre subito ai ripari per evitare il verificarsi di lesioni ancora più gravi ai due organi interni. Se non curata in tempo la filariosi cardiopolmonare può portare a insufficienza cardiaca, problemi neurologici, accumulo di liquidi nell’addome e morte dell’animale. La filariosi cutanea, invece, si manifesta principalmente con eccessivo prurito e con la presenza di noduli sottocutanei. Se si notano questi due sintomi nel cane, è consigliato portarlo dal veterinario per una visita approfondita.
Poiché nelle prime fasi dell’infezione non è semplice notare i sintomi della filariosi, diventa fondamenta - per la salute e il benessere dell’animale - la prevenzione. E’ consigliato eseguire ogni anno – specie nelle zone endemiche – un esame di controllo dal veterinario. L’animale viene sottoposto ad un prelievo del sangue che poi viene analizzato e dopo pochi minuti si conosce già il risultato. Fondamentale, quindi, è seguire la profilassi prevista per questa malattia che consiste nella somministrazione una volta al mese di una pastiglia per tutto il periodo della presenza delle zanzare, nella somministrazione mensile di una fialetta sulla cute dell’animale e in un’iniezione da fare una volta all’anno dal veterinario. Seguire la profilassi è l’unico modo per mettere l’animale al riparo dal rischio di contrarre l’infezione. In caso di infezione in corso è necessario sottoporre il cane o l’animale domestico ad una terapia farmacologica decisa dal veterinario. La somministrazione dei farmaci può avvenire sia per via orale sia per quella endovenosa. Purtroppo la filariosi è una malattia degenerativa e anche dopo la cura l’animale resterà debilitato, specie se la malattia non è stata diagnostica in tempo e i vermi hanno già creato danni al cuore e ai polmoni.
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