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La filariosi è una malattia parassitaria che colpisce sia cani che gatti; le forme di filariosi più pericolose per i nostri amici a quattro zampe sono due, la filariosi cardiopolmonare e quella sottocutanea. Il responsabile della prima e più nota, quella cardiopolmonare, è il Dirofilaria immitis, mentre la filariosi sottocutanea è dovuta a Dirofilaria repens: sono entrambi vermi Nematodi piccoli e bianchi.
Con il termine filariosi si intende una malattia parassitaria che può colpire gli animali domestici e in particolare cani, gatti e furetti. Viene trasmessa dalle punture delle zanzare – in particolare...
La filariosi è una malattia piuttosto grave appartenente alla famiglia delle zoonosi, ossia a quella famiglia comprendente tutte le malattie che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo e vicev...
La filariosi cardiopolmonare nel cane, se non presa in tempo può causare dei danni irreparabili a livello del cuore e dei polmoni. Essa viene anche chiamata filaria o filariosi, è causata da un parass...
Il vaccino contro la filaria è molto importante per i nostri cani, perché in Italia esistono numerosi casi di animali infettati da questo dannoso parassita; le larve di filaria si insinuano nell'organ... ![]() | Digiflex 3 x Grandi Coperte in Morbido Pile - per Cani, Gatti, Conigli E Altri Animali Domestici - Una Buona Aggiunta al Letto del Tuo Animale 70 X 100 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,49€ |
La filariosi cardiopolmonare è la più nota e diffusa fra le due sopracitate; si manifesta soprattutto durante la stagione calda, tra l’inizio della primavera e la fine dell’autunno, ed è purtroppo piuttosto difficile da riconoscere allo stadio iniziale. Infatti in un primo periodo, anche se le filarie sono già presenti a livello cardiaco, la patologia è del tutto asintomatica; solo dopo tempo il cuore, messo costantemente sotto sforzo, comincia a cedere, generando la cosiddetta “sindrome da minor rendimento”, una forma di astenia dovuta all’affaticamento cardiaco: il cane si presenta cioè spossato, tende ad affaticarsi facilmente anche con sforzi minimi, presenta tosse, e col passare del tempo diventa inappetente e depresso.
Se la filariosi cardiopolmonare non viene riconosciuta e curata in tempo porta a crisi respiratorie, collasso cardio-circolatorio, ma anche a problemi neurologici e alla formazione di accumuli di liquido a livello addominale. Alla lunga, se viene trascurata, può facilmente portare alla morte dell’animale.
Per quanto riguarda la filariosi sottocutanea, invece, si tratta di una malattia meno nota, e molti studi al riguardo sono ancora in corso. E’ stato comunque evidenziato come spesso si manifesti con sintomi che includono alopecia, prurito, dermatiti cutanee, noduli, granulomi.
La filariosi è in linea di massima una patologia curabile, ma il trattamento macrofilaricida (cioè quello che uccide i vermi adulti), oltre a essere doloroso, prevede l’utilizzo di farmaci a base di derivati dell’arsenico, e quindi va effettuato con le dovute precauzioni e può presentare un margine di rischio.
La cosa più efficace è sicuramente la prevenzione. Vi sono dei test sierologici che è possibile eseguire sul sangue dell’animale per sincerarsi della presenza o meno della malattia; ma esistono anche, in commercio, dei farmaci atti proprio alla prevenzione della filariosi: possono essere in pastiglie, in fiale da applicare sulla nuca o da iniettare, ed è sufficiente somministrarli regolarmente (a cadenza mensile o semestrale a seconda del prodotto) al nostro quattro zampe durante il periodo di rischio, per scongiurare la comparsa della patologia.Il farmaco più utilizzato nella prevenzione delle filariosi è l’Ivermectina: somministrato una volta al mese, dalla primavera all’autunno, opera un’azione retroattiva, andando a debellare qualsiasi parassita abbia infettato il cane nel 30-40 giorni precedenti al trattamento. E’ un farmaco dotato di grande efficacia, e protegge sia dalla filariosi cardiopolmonare che da quella sottocutanea; inoltre è distribuito in forma di pratiche tavolette a base di carne che risultano anche piuttosto appetibili per il cane, il che rende la somministrazione un’operazione abbastanza semplice.E’ anche utile cercare di tenere il cane il più possibile al riparo dalle zanzare, non facendolo dormire all’aperto in estate, e cercando di utilizzare sempre zanzariere e insetticidi. Queste però sono solo da considerare misure di sicurezza integrative, e da sole non sono assolutamente sufficienti: tenere il cane al chiuso di notte o spruzzare l’insetticida non ci garantisce al 100% che il cane non verrà morso dalle zanzare (come avviene anche per gli umani del resto), e non dimentichiamo che le zanzare tigri colpiscono anche di giorno.
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