Veterinari gatti
Il nome “veterinario” deriva dal latino “veterinarius”, aggettivo che voleva significare “che concerne le bestie da soma”. Al giorno d'oggi, il veterinario è quel medico che si occupa degli animali, delle loro malattie, dei loro medicinali e di tutto ciò che concerne la loro salute.
Il medico veterinario è una figura importantissima per chiunque abbia un animale, che sia esso domestico o d'allevamento. Noi esseri umani ci rivolgiamo spesso al nostro medico, sia per un consulto, sia per prescriverci i medicinali adatti. I nostri amici a quattro zampe, ovviamente, non possono chiederci “Mi porti dal veterinario?” e sta quindi a noi avere la coscienza di condurceli almeno una volta ogni sei mesi per un controllo oppure al minimo cenno di malessere. Molte malattia possono essere diagnosticate in tempo e curate grazie proprio alle visite. È quindi sempre bene avere qualche “precauzione di troppo”, per non rischiare che per una nostra mancanza ne abbiano a soffrire i nostri compagni animali.
Assolutamente dannoso è anche il volere improvvisarsi veterinari: le riviste, Internet e/o i libri possono darci dei consigli, ma non detengono la verità assoluta; questo perchè ogni caso è diverso dall'altro, ogni animale è diverso dall'altro ed è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista.

Il sogno di tantissimi bambini è quello di diventare veterinari e molti lo coltivano fino ad arrivare ad iscriversi alla facoltà di Veterinaria. È consigliato il liceo scientifico, per le basi più “specifiche”, ma non è assolutamente obbligatorio.
Le facoltà di Veterinaria in Italia si trovano a: Bari, Bologna, Camerino (in provincia di Macerata), Messina, Milano, Napoli, Padova, Parma, Perugia, Pisa, Sassari, Teramo, Torino, Udine.
Secondo una ricerca recente, le tre migliori, indicate dai presidi stessi, in ordine sono: Bologna, Torino e Milano. Invece, le tre migliori indicate, stavolta, dagli ordini professionali in ordine sono: Bologna, Milano e Parma.
Per quanto riguarda il resto del mondo, numerosissime sono le facoltà in Europa, Africa, America (sia del Nord, sia del Centro e sia del Sud), Asia ed Oceania.
Per poter accedere al corso di laurea, è necessario (come per la maggior parte delle facoltà di Medicina) superare un test d'ammissione, poiché le facoltà sono a numero chiuso. Il corso di laurea dura 5 anni, al termine dei quali bisogna sostenere l'esame di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione. In seguito, bisogna iscriversi ad un corso di specializzazione, della durata di tre anni, il quale è sempre a numero chiuso e quindi si dovrà prima sostenere un esame di ammissione. Superato quest'ultimo scoglio, l'ultima tappa è quella di scegliere tra aprirsi una clinica privata (ovviamente, se ne si hanno le possibilità) oppure tentare i concorsi pubblici.
In Italia, poi, esistono tre rami principali: la veterinaria per i grossi animali, quella per i piccoli animali e quella che ha per occupazione il controllo degli alimenti di origine animale (come uova, latte, carne, eccetera) ed il controllo dell'igiene di allevamenti e strutture.
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Ogni anno, dal 2008, si svolge la Settimana Veterinaria Europea, cioè l'iniziativa atta ad informare e sensibilizzare tutti i cittadini sull'importanza, il ruolo, la fatica ed il lavoro dei veterinari ed il loro impegno costante per la tutela della salute degli animali. Lo slogan dell'iniziativa è “Animali e persone = una sola salute”. Vengono solitamente organizzati meeting, congressi, mostre ed altre attività di questo genere.
Esiste un'associazione dei veterinari, ovvero la ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), ed è una federazione senza scopi di lucro, volta ad incentivare ed avviare progetti per la tutela della professione veterinaria. La sede è a Cremona, in Palazzo Trecchi, ma l'associazione conta sedi distaccate in tutt'Italia. Venne fondata nel 1999.
Un'altra importante associazione è l'ENPAV (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Veterinari); è anch'essa senza scopi di lucro e venne istituita nel 1958, per poi diventare un'associazione a tutti gli effetti nel 1995. Essa si occupa di fornire le pensioni (di vecchiaia, di anzianità e di invalidità), le indennità, le provvidenze ed i prestiti agli iscritti. I veterinari, quando si iscrivono all'albo della professione, si iscrivono automaticamente anche a questo ente e sono obbligati a pagare i contributi; qualora vi sia la cancellazione dall'albo, vi è automaticamente anche la cancellazione dall'ente. La sede è a Roma.
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