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Il cavallo possiede un apparato digerente molto complesso, che rende il processo di assimilazione del cibo assolutamente peculiare. Una prima digestione del cibo avviene in bocca, dove a seguito della masticazione si forma il bolo, che permette agli alimenti così triturati di passare nello stomaco.
Essendo quest'ultimo piuttosto piccolo rispetto alla mole del cavallo stesso – è capace di contenere non più di 10/12 litri -, qui viene digerita solo l'ultima parte della razione ed è proprio per questo motivo che l'animale deve essere alimentato seguendo precisa somministrazione degli alimenti. Infatti è necessario dare da mangiare al cavallo sempre prima il fieno e poi i concentrati, così come è fondamentale bagnare farine e crusche prima della somministrazione. Dopo questo passaggio, il cibo passa attraverso l'intestino tenue per essere ulteriormente digerito: in questo momento vengono metabolizzate le sostanze “concentrate” come orzo, avena e mais, con conseguente produzione di aminoacidi, zuccheri semplici e acidi grassi. Gli alimenti così elaborati passano al grosso intestino dove risiede il fermentatore, una sorta di intestino cieco fondamentale per la digestione del cavallo, dove è presente una popolazione microbica numerosissima. Nel fermentatore vengono digerite le sostanze più complesse e si ha la produzione di vitamine appartenenti al gruppo B. Connemara - 700 ml Prezzo: in offerta su Amazon a: 65,58€ (Risparmi 8,41€) |
Essendo un animale erbivoro, va da sé che il cavallo abbia bisogno di alimentarsi su foraggiere naturali e che la somministrazione degli alimenti debba essere quanto più possibile vicino alla semplicità. Esistono tuttavia degli alimenti cosiddetti composti (o speciali) che servono per integrare la dieta dell'animale, ma che vanno impiegati con razionalità e senza esagerare. Per quanto concerne l'acqua, invece, occorrono dai 15 ai 20 litri al giorno, mentre un cavallo impiegato nel lavoro può arrivare a bere anche fino a 40 litri di acqua al dì. Molto importante è che all'animale venga sempre lasciata acqua pulita in abbondanza, in modo che questi possa gestire in autonomia i propri bisogni.
Ritornando all'alimentazione naturale possiamo dividere in due grandi macro categorie il cibo destinato ai cavalli: - i foraggi: erbe, semi e radici appartenenti alle angiosperme suddivisibili a loro volta in ulteriori sub categorie: leguminose: (Trifoglio, Erba medica, Fieno maremmano, Lupinella, ecc.), graminacee (Gramigna, Orzo selvatico, Orzo, Logliarella, Erba dei Fossi, Paleo, Paleino odoroso, Panico selvatico, ecc.) e altre famiglie botaniche (Carota, Lattuga, Radicchio selvatico, Tarassaco, Grano saraceno, Barbabietola, ecc.). - i mangimi semplici: offrono in piccole quantità una grossa carica di energia. Fanno parte di questa categoria alimenti quali l'Avena, la Carruba, le Fave e il Malto. Inoltre è sempre buona abitudine lasciare nella stalla un pezzo di salgemma.La dieta del cavallo deve essere, al pari di quella di ogni altro animale, tenuta sotto stretto controllo. Come già accennato, è molto importante che il cavallo sia alimentato con cibi naturali, ma spesso occorrono integrazioni che vadano a completare il quadro nutrizionale. Tali integrazioni, però, dovranno essere dosate e non esagerate, in alcuni casi addirittura prescritte dal veterinario e da far assumere solo in particolari momenti della vita del cavallo, come ad esempio la gravidanza.
Gli integratori alimentari sono particolari sostanze che contengono uno o più principi nutritivi, che mirano a fornire vitamine e sali minerali non sempre presenti nell'alimentazione naturale. Inoltre tali integratori vengono impiegati anche per avere azioni farmacologiche, antiparassitarie e via dicendo. Esistono poi i mangimi composti bilanciati che sono delle miscele di prodotti di origine vegetale e animali, formulati in funzione del fabbisogno specifico del cavallo. Quando invece tali mangimi vengono tecnicamente manipolati per essere ridotti in formati quali pellets e granulati, allora vengono detti mangimi composti bilanciati speciali.
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