La morva è una malattia infettiva trasmissibile anche all'uomo. Non esistono cure efficaci e proprio per questo motivo occorre vaccinare il cavallo per evitare di contrarre la patologia. La morva si riconosce dalle macchie biancastre ed ulcerose che appaiono sulla mucosa del setto nasale, accompagnata da una fuoriuscita di un liquido vischioso e dall'ingrossamento delle ghiandole sotto la mascella. In alcuni casi, la morva si manifesta anche con la comparsa di piccoli noduli o cordoni linfatici sotto cute, che poi degenerano in piaghe. Solitamente, è più facile trovarla negli animali denutriti, ma per una diagnosi sicura occorre chiamare un veterinario ed effettuare una malleinizzazione. Quando poi la malattia è accertata, l'animale va immediatamente isolato e la scuderia disinfettata.
Il farcino criptococcico è anch'essa una delle malattie del cavallo più pericolose. Infatti, anche in questo caso l'animale va immediatamente isolato dagli altri. La patologia si scatena in seguito ad una ferita ulcerativa trascurata, seguita da infiammazione purulenta del sistema linfatico locale. Solitamente, interessa la zona degli arti, il tronco, il collo e la testa dell'animale, ed è difficile da individuare immediatamente considerando che l'incubazione può durare anche molto tempo. Ad ogni modo, se si interviene chirurgicamente in maniera tempestiva per il cavallo si prospetta la guarigione in temi brevi. Educazione e addestramento del puledro: Dalla nascita alla doma Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,85€ (Risparmi 2,71€) |
L'ematuria è una malattia del cavallo che interessa i puledri, caratterizzata dalla comparsa di sangue nelle urine a causa di un virus infettivo. In genere, si manifesta dopo due - tre giorni dalla nascita del puledrino: l'animale perde vivacità e le urine diventano macchiate di sangue, così come le mucose degli occhi e della bocca diventano progressivamente gialle. Altri sintomi dall'ematuria sono la tachicardia e l'abbassamento brusco della temperatura. Solitamente, i capi che riescono a raggiungere il quarto giorno di malattia sono potenzialmente fuori pericolo, in altri casi, invece, il rischio di mortalità resta alto.
Anche l'adenite è una delle malattie del cavallo che toccano prettamente i cuccioli. Questa patologia è caratterizzata dalla tumefazione delle ghiandole presenti sotto la mascella, che in prima battuta diventano dure per poi ammorbidirsi a causa della formazione di pus. I sintomi sono difficoltà di deglutizione e di respirazione, febbre molto alta, scolo nasale e congiutivale profuso, prostrazione. Una volta diagnosticata la malattia, il cavallo va subito isolato e disinfettata la stalla. L'adenite può durare da 15 giorni ad un mese a seconda della gravità.Il ruolo del veterinario per quanto concerne la diagnosi e la cura delle malattie del cavallo è fondamentale. Un animale malato ha bisogno di cure e medicinali specifici, due cose che solo un professionista del settore può offrire. Sebbene molti allevatori abbiano esperienze significative alle spalle in fatto di gestione delle mandrie e delle malattie, un parere medico è sempre richiesto, poiché alcune patologie possono non essere immediatamente riconosciute oppure avere un decorso diverso rispetto alla normalità.
Il compito fondamentale dell'allevatore è quello di monitorare costantemente la salute del proprio animale, sia quella psicologica che fisica, nonché segnalare eventuali anomalie di comportamento del cavallo che possano essere un primo sintomo di una patologia in incubazione. In questi casi, è sempre bene chiamare il veterinario che potrà con una semplice visita accertarsi delle condizioni dell'animale e richiedere, all'occorrenza, analisi specifiche di approfondimento.
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