I sintomi della tigna nel cane sono molto evidenti in quanto si localizzano a livello del pelo e delle unghie, quindi in zone abbastanza visibili dell’animale. La regione infettata dal fungo porta alla caduta del pelo nella zona circoscritta, lasciando dei segni di forma circolare. Inizialmente, questo stato provoca molto prurito e desquamazione della pelle stessa. Solitamente la zona tende a espandersi verso l’esterno mantenendo la forma di un cerchio. A questo proposito è conveniente attuare non soltanto una cura preventiva antimicotica ma, controllare periodicamente la pelle e il pelo del collo, del dorso, le natiche, il muso e le zampe. Oltre alla desquamazione si possono presentare delle croste, alterazione della struttura delle unghie, eritemi e simili. Nel momento in cui ci si accorge che l’animale è affetto da tigna, si avverte il veterinario che provvederà a prelevare del materiale dalla lesione, si prepara il terreno colturale e dopo 15 giorni circa i funghi saranno cresciuti e potranno essere identificati.
Come affermato in precedenza, la trasmissione della tigna nel cane a un altro suo simile o verso l’uomo, segue una linea ben precisa. Il contagio può avvenire secondo due canali: il contagio diretto o indiretto. Nel primo caso, la trasmissione del fungo avviene mediante contatto diretto con l’animale infetto; il contagio indiretto invece, avviene solo quando si entra in contatto con le spore fungine. Il parassita predilige una stagione particolare, un clima e temperatura specifiche, per cui occorre fare molta attenzione durante la stagione autunnale, durante i climi caldi e umidi. La tigna non si manifesta sono in esemplari canine specifiche; colpisce animali di tutte le razze, taglie, età, può manifestarsi anche nei felini e negli umani; solitamente aggredisce esemplari molto deboli, con mancanze di vitamine, indeboliti da un recente intervento chirurgico, cani stressati o con un sistema immunitario molto basso.
La cura della tigna nel cane segue due iter ben precisi che il medico veterinario mette in atto secondo lo stadio della malattia. La terapia può essere topica o sistematica. La prima consiste nell’uso di prodotti a base di Ketoconazolo, enilconazolo, econaolo, miconazolo e clorexidina. Solitamente si applicano delle pomate sulla zona infetta con lo scopo di evitare un’espansione e propagazione della malattia. La terapia sistematica utilizza itraconazolo e griseofulvina. Oltre a questi principi attivi si applica sulla zona infetta della formalina, clorexidina e dell’enilconazolo in modo tale da disinfettare per bene la parte. Successivamente a queste terapie, sempre sulle zone infette e desquamate, si applica una garza, sempre se la zona è circoscritta a piccole aree del corpo del cane. Oltre alla cura, è conveniente fare in modo che lambiente in cui il cane stia sia ben pulito e disinfettato, non soltanto per evitare ricadute ma anche perché, trattandosi di una malattia fortemente contagiosa, il proprietario del cane e i suoi familiari potrebbero essere colpiti dai funghi della tigna.
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