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Riconoscere la presenza di questa malattia non è sempre facilissimo, in quanto i sintomi ricollegabili alla Leishmania non sono sempre manifesti e, in alcuni casi, potrebbero essere ricollegati ad altri tipi di malattie. Un animale affetto da Leishmaniosi, comunque, potrebbe presentare febbre, anche molto alta, con conseguente indebolimento generale o anemia. La febbre potrebbe essere, inoltre, essere accompagnata da carenza di appetito, problemi di digestione, nausea e perdita di peso. La Leishmaniosi può, inoltre, causare problemi renali anche gravi. L’animale, inoltre, infastidito dalla presenza del parassito sul suo manto, potrebbe essere spinto a grattarsi in modo continuo ed insistente, cosa che potrebbe generare la presenza di lesioni cutanee anche gravi con conseguente sanguinamento della cute e perdita di pelo. Qualora si riscontrasse la presenza di uno o più di questi sintomi, sarà necessario informare urgentemente il proprio veterinario di fiducia che potrà svolgere l’apposito test per verificare l’effettiva infestazione da Leishmania. È importante non tardare nella richiesta di un controllo accurato, in quanto i sintomi potrebbero apparire blandi ma allo stesso tempo essere rivelatori di uno stadio già avanzato della malattia, considerato il lungo periodo di incubazione della Leishmaniosi. Il test del veterinario è necessario per poter richiedere la somministrazione del vaccino contro la Leishmania, vaccino che può essere utilizzato soltanto se l’animale presenta determinate condizioni di salute.
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A causa della sua estrema diffusione, non più soltanto al sud Europa ma anche nei Paesi del Nord, è stato necessario ricercare un vaccino che potesse debellare un’eventuale infestazione del parassita Leishmania. La ricerca di tale vaccino non è stata sicuramente senza problemi ma è, oggi, possibile richiedere comunemente tale medicinale, anche soltanto per scopi di prevenzione. Per somministrare il vaccino sarà, ovviamente, necessario l’intervento del proprio veterinario di fiducia, il quale saprà riconoscere in tempo anche eventuali forme di allergie e reazioni simili, successive all’assunzione del medicinale, per evitare successivi problemi fisici nell’animale. La particolarità di questo vaccino sta nelle “modalità di funzionamento”: un vaccino ordinario, infatti, agisce sugli anticorpi, mentre questo vaccino tende a creare una risposta immediata al contagio. Il vaccino, che prende oggi il nome di CaniLeish, è composto da una serie di proteine purificate e liofilizzate e da un adiuvante, che permette la creazione, nell’animale, di nuovi anticorpi. Molte sono state le critiche relative all’utilizzo di questo medicinale, soprattutto in relazione alla possibilità che l’animale possa essere, in seguito alla somministrazione, vittima di allergie e reazioni affini. È chiaro, ovviamente, che la possibilità di una reazione negativa alla somministrazione sussiste, come, in realtà, accade per ogni tipo di vaccino e medicinale. Nonostante le critiche, però, non si deve dimenticare che, ad oggi, questo vaccino è l’unica sostanza realmente efficace nella lotta alla diffusione del parassita Leishmania e, quindi, il suo utilizzo è estremamente consigliato a tutti i padroni di animali abituati a vivere all’aperto anche e soprattutto anche di notte (in quanto la notte è il periodo di massima presenza di tale parassita) o di animali che devono viaggiare verso località marittime del Sud Europa, zona di massima diffusione del protozoo Leishmania. Una non corretta protezione dell’animale dal possibile contagio del parassita Leishmania, infatti, potrebbe risultare pericolosissimo per la sua salute.
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