Gatto Anziano

La vita media dei gatti

La vita media dei gatti che vivono in casa sta crescendo continuamente e questo sicuramente avviene grazie alle grandi cure che oggi i padroni riservano ai loro amici pelosi, fatte di diete sempre più sane ed equilibrate, di tutte le vaccinazioni necessarie e di pronte cure veterinarie. Fino anche solo venti o trenta anni fa al gatto di casa venivano serviti i resti dei pasti di famiglia, ovvero cibi cucinati e prodotti per gli esseri umani, che dunque niente o poco avevano a vedere con le loro reali esigenze, ed al veterinario li si portava davvero raramente. Così, oggi, l’affetto ed il calore dei nostri amati e più sani amici gatti, i loro sguardi e i loro piccolo guai in casa, rendono più serene le nostre vite. Ma questo significa, dall’altro lato della medaglia, trovarsi a convivere spesso con un gatto anziano, fortunatamente è sempre più frequente. Purtroppo, e non si può fare in altro modo, l’età inoltrata del gatto porta con sé una serie di problematiche fisiche e modificazioni del suo comportamento che richiedono qualche accorgimento in più da parte di chi lo alleva, per mantenerlo il più possibile in salute.

Il gatto di casa ben curato che vive in casa può arrivare a vivere anche oltre venti anni, sempre in ottime condizioni fisiche, e seppure esistono gatti che già da 10 0 12 anni cominciano ad accusare i primi acciacchi della vecchiaia, può darsi che altri gatti arrivino a 16 anni senza alcun problema evidente. Qualunque sia il caso del nostro micio, è comunque opportuno che, a partire dai dieci – dodici anni, questo sia portato in visita almeno una o due volte l'anno dal veterinario, i modo da sottoporsi ai controlli di routine, che serviranno per continuare a prevenire o, nel caso, ad individuare l'insorgere di una patologia dovuta all'età.

Anche se il gatto anziano pare nel complesso continuare a comportarsi come lo conosciamo, la vecchiaia potrebbe causarsi un aumento delle ore di sonno o sonnecchia mento e che diventi anche meno attivo. Potremmo accorgerci anche che tende ad ingrassare o, al contrario, a dimagrire, ed a bere un po’ in più del solito.

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Attenzioni particolari

La prima cosa da fare nei confronti del nostro anzianotto è lasciargli sempre a disposizione acqua fresca e pulita, dato che potrebbe cominciare a richiederne di più. Il controllo costante della pulizia e dell’igiene sarà accentuato se è possibile, visto che sarà piano piano più difficile per lui badare da solo alla sua pulizia quotidiana. Gli tornerà difficile anche espellere le palline di peli che ingoia nel caso di auto pulizia, ecco perché è il caso che cominciamo ad aiutarlo noi con l’erba gatta o con prodotti specifici. Anche lo stato delle sue unghie deve diventare un nostro compito, perché un gatto anziano non le consuma più come una volta ed è quindi possibile che crescano diventando fastidiose, che diventino per questo curve oppure, con il passare del tempo, che si gonfino all'interno delle zampe. Per tagliare le unghie del nostro gatto esistono nei negozi specializzati dei taglierini appositi, ma se non ce la sentiamo di farlo possiamo portare il gatto dal veterinario o in una struttura per la toeletta. E’buona norma controllare ciclicamente anche lo stato dei denti e delle gengive del nostro micione, per evitare l'accumulo di tartaro che può provocare un'infiammazione alle gengive. Durante questa fase della vita del gatto una particolare cura per il luogo in cui riposa è essenziale, il giaciglio deve essere caldo e, per evitare che prenda reumatismi o affezioni broncopolmonari, è meglio che sia posto in un luogo dove non siano presenti correnti d'aria (ai lati di una finestra o di una porta che si apre spesso). Man mano che il gatto invecchia è normale che lo si veda sempre più impacciato e con diminuzione delle sue capacità auditive e visive; questo cambiamento deve essere accettato con serenità dal padrone, è una cosa naturale.

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Malattie del gatto anziano

I sintomi più comuni del Diabete sono l’aumento della sete, un alito sgradevole, un aumento consistente, seguito spesso da un calo improvviso. Per diagnosticare con certezza questa patologia il nostro veterinario provvederà a fargli le analisi dell'urina e del sangue e se il gatto ha il diabete gli prescriverà una dieta specifica e iniezioni d'insulina.

L’Ipertiroidismo invece si presenta con aumento di peso e tanta voglia di bere. Questa patologia è provocata da un minuscolo tumore formatosi a livello della tiroide e, nonostante non sia maligno, stimola una secrezione abnorme dell'ormone prodotto dalla tiroide. Come avviene dell’uomo, se il gatto è affetto da questa malattia presenta un appetito convulsivo, accompagnato spesso da diarrea, inoltre è possibile che il gatto sia agitato e diventi iperattivo. Un micio del genere andrà curato con la somministrazione di farmaci specifici o, in alternativa, con una asportazione chirurgica del tumore che, sebbene sia un metodo invasivo, si è rivelato molto efficace per la guarigione completa.

La Cataratta è una delle malattie più frequenti nei gatti una volta diventati anziani. La prima nebulosa nell’occhio che si può vedere ad occhio nudo poi comincia a ingrandirsi e peggiorare man mano che il gatto invecchia, in ogni caso la cecità completa arriva soltanto in una età molto avanzata. Per questo motivo il gatto malato ha tutto il tempo per abituarsi piano piano alla graduale perdita della vista. Ma la scelta di un intervento che la rimuova deve essere appannaggio del veterinario, che potrebbe crederla la soluzione migliore, in base al tipo di gatto, alle sue abitudini e dalla sua salute generale.

Anche se da giovane ed adulto il gatto è sempre stato un patito della pulizia ed ha fatto sempre i suoi bisogni nella lettiera, può capitare che con l’avanzare dell’età comincia a perdere colpi ed a lasciare sorpresine in giro per casa. La cosa non è mai volontaria, anzi, spesso per un gatto non riuscire a raggiungere la sabbietta può essere anche traumatico, ma quando gli sfinteri cominciano a cedere la colpa è solo dell’età. Può succedere però che con l’età arrivi anche una infiammazione renale, è quindi consigliabile consultare il veterinario. Se invece si tratta di pigrizia psicologico si dovrà avere la pazienza di riabituare il gatto nuovamente. Se invece è proprio a livello fisico che il gatto nonostante gli sforzi, non ce la fa più potrebbe essere una buona soluzione piazzare più di una lettiera, soprattutto in case molto grandi.


Gatto Anziano: Problemi dentali e alimentazione

LLa pulizia dei denti è, come anticipato, di importanza fondamentale per un gatto anziano, perchè il tartaro può provocargli fastidi seri tanto fargli passare addirittura la voglia di nutrirsi, con tutto quello che poi ne consegue. Come per l'essere umano, anche per il gatto vivere anche in età avanzata con una dentatura san pulita ed in salute ha un effetto positivo sulla qualità di tutta la sua vita. Certamente il nostro gatto non può servirsi di impianti o altro tipo di protesi dentarie, perciò bisogna avere sempre più attenzione per i suoi denti curando l'igiene dentale da piccolo e poi, in particolar modo, da anziano. Il tartaro infiamma velocemente le gengive, arrivando presto ad attaccare anche le radici dei denti, ed esponendole a rischio di infiammazioni. Queste infiammazioni possono portare alla caduta definitiva dei denti e limiteranno parecchio il povero micio al pasteggio. È quindi fondamentale pulire gli accumuli di tartaro sui denti e, nello stesso tempo, prendere tutte le precauzioni per far sì che non si crei, usando per esempio il cibo secco che costringe il gatto a fare esercizio e contribuisce a ridurre l'accumulo di tartaro sulla dentatura.

Per quanto riguarda la sua dieta, deve essere adattata al suo nuovo metabolismo, solitamente parecchio più lento, oppure al suo stato di salute, al fine di scongiurare problemi come l’obesità o le patologie renali, che, come abbiamo visto, sono molto frequenti nei soggetti anziani. In molti casi è opportuno abituare il gatto a diete create dalle ditte specializzare in cibo per animali, proprio per gatti anziani, che solitamente sono anche caratterizzate da un basso tenore calorico e un alta digeribilità. I cibi così concepiti sono integrati con corrette dosi di vitamine e sali minerali e sono molto gradite ai gatti per il loro sapore. Anche perché con l’avanzare dell’età i gatti incorrono in una diminuzione del senso dell'olfatto e quindi dell’appetito.

Ultimo consiglio, siccome il gatto anziano per pigrizia o per gli acciacchi dell’età può incorrere in ipotonia muscolare, ovvero in una riduzione fisica del tono muscolare, è una buona norma spronarlo a muoversi ed a giocare con il padrone, magari con l’ausilio di palline che suonano o piccoli altri giochini.



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