
Il ramarro è una lucertola tipica delle regioni a clima temperato europee. Si trova in Austria, Italia, Germania, Slovenia, Bosnia, Croazia, Macedonia, Serbia, Kosovo, Montenegro, Albania, Grecia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania, Ucraina e in Turchia. Si tratta di animali territoriali e diurni. Escono dalla tana durante il giorno per cacciare e per riposarsi su qualche muretto al sole. A differenza della lucertola muraiola non ama arrampicarsi ma preferisce restare mimetizzato nell’erba. Il suo habitat naturale è dato da pendii assolati, prati con erba alta, cespuglietti, siepi, boscaglie e bordi di strade e sentieri. Non sopporta il caldo eccessivo e per questa ragione nelle regioni meridionali si troverà in zona più umide o in montagna. Il mattino e al tramonto lo si può trovare a sostare su rocce e muretti esposti al sole per catturare il calore dei raggi e attivare la termoregolazione.
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Sono numerosi i proverbi e le curiosità legate al ramarro. Notissima, ad esempio, è l’ostilità nutrita da questa lucertola nei confronti delle vipere e de i serpenti velenosi in genere con cui ingaggia lotte violentissime da cui esce quasi sempre vincitore. Secondo la tradizione, infatti, il ramarro non teme il veleno dei serpenti perché se morso, poi riesce sempre a salvarsi mangiando una misteriosa erba che annulla l’effetto del veleno. Un detto popolare recita: “Il ramarro tienilo alla tua destra perché ti fischia nell’orecchio”, poiché si pensa che il ramarro avverta le persone della presenza di animali velenosi emettendo un fischio sibilante.
Proverbiale è anche la tenacia del ramarro, tanto che si dice “tenace come un ramarro” alle persone molto decise. Il ramarro deve questa nomea al fatto che quando morde una persona, non lascia la presa per nessun motivo, resistendo anche al fuoco. Il ramarro, infine, viene spesso confuso con il basilisco, figura mitologica di rettile che si pensi nasca da un uovo di gallo.
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